Quante sono in Liguria le città con il Piano regolatore scaduto, anche da 20 anni come a Pietra Ligure che ha per sindaco un ex consigliere regionale del Pd. Chi ricorda, sempre in Liguria, la proposta di legge dei Verdi ĺper nuove regole negli interventi edilizi. “Almeno il 20% della superficie va destinato a parchi, giardini, aiuole”. Previsti incentivi per le amministrazioni “virtuose”
Siamo oltre la metà degli anni 2000. Il gruppo consiliare dei Verdi ha presentato la “Proposta di legge Disciplina delle funzioni in materia di tutela e valorizzazione del verde urbano: la normativa è indirizzata ai Comuni e punta a favorire la creazione di spazi verdi individuando una serie di criteri da rispettare negli interventi edilizi”. La proposta – che riguarda parchi, orto botanici, giardini storici, aree di verde attrezzato, piazze, arredi urbani, aiuole stradali, aree agricole e orti – è stata illustrata dal capogruppo Cristina Morelli e dal consigliere Carlo Vasconi che era Presidente della Commissione Assetto ed Utilizzazione del Territorio.
I contenuti della Proposta di legge- Il documento prevede che i Comuni si dotino entro 36 mesi del Piano del verde urbano, quale strumento di pianificazione che affianca il Piano urbanistico comunale (il Piano regolatore), con l’inserimento di ampie zone verdi nelle aree a elevato inquinamento ambientale, per compensare le emissioni di gas clima- alteranti.
I Comuni, contestualmente al nuovo strumento di pianificazione, sono obbligati a dotarsi del Regolamento del verde urbano, che comprende il censimento del verde e la progettazione di questi spazi con adeguate norme per lavori di ripristino conseguenti a manomissioni, e la procedura per l’affidamento in gestione ai cittadini di aree verdi.
Il Piano garantisce il concorso e la partecipazione attiva dei cittadini, prevedendo forme di affidamento gratuito delle aree verdi, anche attraverso la realizzazione dei cosiddetti orti urbani.
La Regione eroga contributi ai Comuni sia per la realizzazione del Piano del verde urbano che per la redazione del Regolamento.
Tra gli aspetti più significativi è previsto che nei progetti di nuovi insediamenti residenziali e produttivi almeno il 20% sia destinato ad aree verdi.
Il progetto edilizio va corredato dell’ impianto vegetale, che può essere realizzato da un agronomo, tecnico forestale, perito agrario, agrotecnico, a seconda delle specifiche competenze richieste dall’intervento.
Vengono introdotte, inoltre, sanzioni per gli abbattimenti di alberature privi di autorizzazione: sono previste multe da 250 euro fino a 750 euro, esclusi eventuali danni a piante di pregio o monumentali, ovvero casi in cui il valore del danno è calcolato con apposita perizia di un tecnico abilitato. A carico del trasgressore c’è anche l’obbligo di reimpiantare essenze autoctone della stessa specie abbattuta o similare.
L’abbattimento di una pianta dovrà essere preceduto da autorizzazione che dimostri l’effettiva necessità d’intervento.
COSA SUCCEDE IN LIGURIA E IN ITALIA AI NOSTRI GIORNI
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TRA LE CITTA’ CHE ATTENDONO IL NUOVO PUC. LE SECONDE CASE SONO 11 MILA. C’E’ CHI TIFA PER NUOVE COSTRUZIONI.
Il 7 dicembre 2023 trucioli.it pubblicava un reportage: Liguria, il futuro raso al suolo? Reportage di VanityFair. L’orto a Loano di Paola Cenere. Non abbiamo ricevuto rettifiche per poi accertare che non si trattava di un orto a Loano, bensì’ a Borghetto S. Spirito e riguardava l’appello di una cugina dell’ex sindaco di Loano, Francesco (Franco) Cenere. (2 mandati da 1993 al 2001 con la Dc e il Polo per le Libertà di Berlusconi)