“E io me ne frego”. Ad Alassio non se ne parla. Tutto tace. Ignorata ormai la triste sorte dell’ultima antica villa fronte mare con giardino alberato. Al suo posto due ‘torri’ (seconde case) e box interrati. I media più affermati (Secolo XIX-Stampa e IVG.it) pur avendo gli strumenti redazionali ed entrature per aggiornare i cittadini, i propri lettori, sono assenti. Ignorano? Così sappiamo poco o nulla, ad esempio, dell’esito di un ricorso al Tar e di una causa civile di chi ha interessi opposti rispetto ai ‘palazzinari’.
ULTIMA ORA – Avviso pubblico per la nomina dell’amministratore unico della GESCO causa dimissioni di Igor Colombi presentate il 02-01-2024 con decorrenza 01-02-2024. La nomina è a carattere fiduciario a carico del sindaco di Alassio e deve “considerare i requisiti di moralità pubblica, competenza e professionalità nonché tutti quelli discendenti da norme di legge, statuti e regolamenti” (vedi modulo domanda …..). Curiosità: in realtà non mancano i requisiti di titoli per le cariche da ricoprire, ma forse pochi contenuti e nell’organigramma non si prevede (per mero errore?) il direttore generale che stanno nominando.
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Alassio ‘silente e dormiente’, persino il periodico L’Alassino, storico ed un tempo rigoroso guardiano della cosa pubblica e del rispetto dell’ambiente. Quanti ricordi in tipografia caro maestro (ora buonanima) Richero ? Non è un singolo articolo che fa opinione. Se poi chi scrive si pente pure di un post un una pagina Facebook e di cui ha preteso la rimozione (‘era riservato solo a pochi amici….’). Post pubblicato integralmente da Trucioli.it. (e rimosso per il quieto vivere) ebbene c’è ben poco da attendersi. Se si chiedono ‘favori’ al Palazzo restano i motivi di opportunità e indipendenza.
Due recenti esempi calzano a pennella. A Pietra Ligure un Comitato di cittadini e un rappresentante della minoranza del consiglio comunale (Mario Carrara indipendente e già assessore, decano quanto a consigliere) che si mobilitano concretamente per la tutela di due antiche ville sulla collina. E la Soprintendenza del Ponente Ligure, di fronte agli esposti, prende posizione e blocca la speculazione edilizia per realizzare 14 appartamenti seconde case. Ad Alassio solo un paio di cittadini ci ha inviato segnalazioni chiedendo comunque l’anonimato. E’ il predominio del potere clientelare e dell’indifferenza ? L’incapacità dell’opposizione (di sinistra?) di confrontarsi almeno con la comunità? Lasciamo perdere, per amor di patria, dove è finito il ‘mondo della cultura’ alassina. Non c’entra essere ambientalisti talebani. Anzi fanno molti danni alle cause giuste.
Tra ‘grida di gioia’, qualche passante curioso e stupito, le ruspe hanno abbattuto l’ultima villa storica unifamiliare sul lungomare, con alberi e giardino (almeno questo sarà ricostruito e alberato). Un cumulo di macerie. Non vogliamo né pensare, né credere agli osanna di alassini, albergatori, esercenti, Bagni marini (già in piena estate non hanno posto per tutti i bagnanti), commercianti, artigiani, professionisti. Tutti (in)felici per la valorizzazione dell’ambiente con due nuovissimi edifici (da 7 e più mila € il mq.) a fare da guardia al Grand Hotel Mediterranee che da lavoro ad oltre una quarantina di dipendenti nella stagione turistica.
Ad Alassio nessuno fiata e allora avanti con nuovi volumi (grazie all’ampliamento del nuovo Piano Casa Liguria targato Marco Scajola), con aggravio di insediamenti abitativi, corsa continua a nuovi parcheggi comunali, bengodi con l’IMU (oltre 8 milioni), incassi record dai park pubblici (vedi Gesco Srl), oltre a quello dei Salesiani che rappresenta davvero un gran servizio per la comunità tutta e dove nei fine settimana, all’ingresso, si fa la coda e a costo inferiore delle ‘colonnine’ pubbliche. (L.Cor.)