Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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A Savona ci sono uomini da buttare


Le considerazioni di un impolitico ed i comunicati del dott. Renato Giusto consigliere comunale di minoranza.

      di Gianfranco Barcella

Era la sera del 2 Gennaio u.s. Inizio d’anno sereno in compagnia dei soliti problemi di salute che per fortuna riesco ad affrontare ancora in modo autonomo. Esco per recarmi in farmacia ad acquistare i farmaci per mia moglie ma prima devo passare dal bancomat: molti sono a pagamento. Per strada incontro pochi passanti infreddoliti, impegnati a riportare a casa solo i loro pensieri. Sulla via del ritorno, prima di raggiungere Piazza Martiri della Libertà a Savona, famosa per il monumento di Agenore Fabbri, in via Angelo Bevilacqua, dove sono ubicati molti cassonetti quasi sempre strabordanti  di rifiuti, ho scorto un uomo di colore, sdraiato a terra, avvolto in un cumulo di stracci ed un cappellino di lana, in capo. Era girato sul fianco con le mani giunte sul petto sotto il porticato di un palazzo! Per materasso aveva un cartone sporco che mal si conciliava con un sonno benefico. Era di notevole statura ma molto smagrito. Mi fermo un attimo, contrariato. Poi penso a mia moglie che era in attesa dei farmici e mi infilo nel portone di casa. Racconto l’episodio alla mia signora che mi rimprovera. “Dovevi accertarti che non fosse bisognoso di aiuto, e non lasciarlo in quello stato di abbandono disumano. Un uomo non è un rifiuto da abbandonare accanto ad un cassonetto dell’indifferenziata!”.

Io cerco di buttarla in politica, per distogliermi dai rimorsi di coscienza. Agli immigrati, in Africa, dovrebbero far pervenire questo messaggio: <Pagate fino a sei mila dollari, rischiando di morire in mare, per approdare in Italia dove potreste perire di fame e di freddo…>. “Sei il solito sofista!”, mi rimbrotta mia moglie-. Dovresti essere più sensibile verso tutti i bisognosi senza considerazioni superflue. Lo sai che solo a Milano, i senza tetto, censiti, sono 2021. E mille di loro vivono abitualmente in strada”.

Riprendo io: “Meno male  che a Savona non siamo coinvolti in questo problema. Almeno questo!”. Il dialogo finisce lì ma mi torna alla mente Mark Twain quando affermava che l’uomo è l’unico animale, capace di arrossire quando, alla sera, mi giunge un messaggio dal dott. Renato Giusto. Insieme agli auguri allega questi comunicati con tanto di foto dimostrativa. Così scrive: “Troppi immigrati indigenti ed irregolari senza lavoro e senza competenze lavorative, restano in giro senza un’occupazione e la possibilità di campare onestamente anche a Savona. Sopravvivono, vagabondando, e prima o poi sfociano in una condotta trasgressiva, cercando di sottrarre qualche soldo o un telefonino per avere almeno l’indispensabile per mangiare. Chi, purtroppo, non riesce a <sbarcare il lunario>, finisce così in mezzo ad una strada. Molti immigrati stanno facendo questa fine! Sarebbe molto meglio che coloro non sanno e non possono integrarsi, restassero nel suo paese d’origine. Bisogna aiutare i Paesi depressi affinché contengano questi flussi indiscriminati di persone senza arte né parte”.

Ma c’è di più! Trascrivo diligentemente l’altro comunicato stampa: “L’Amministrazione Comunale di Savona applichi il regolamento per la gestione del campo nomadi di via Fontanassa”. “Lo chiedono i consiglieri di Fratelli d’Italia Massimo Arecco e Renato Giusto che hanno presentano una nuova interpellanza sul tema, nella quale interrogano il sindaco sulla sicurezza degli impianti presenti nell’area. “Nei giorni scorsi– dichiarano i due consiglieri di minoranza- si è appreso dai quotidiani che sarà messa in sicurezza l’impiantistica elettrica, ma nulla si evince in merito alle restanti problematiche di sicurezza dell’impiantistica antincendio, lo smaltimento delle acque, l’eventuale presenza di bombole del gas e di materiale infiammabile”.

“I filosofi hanno solo interpretato il mondo in vario modo ma il punto ora è di cambiarlo” (C.Marx)

POST DI RENATO GIUSTO-

Povera Città di Savona.
Ecco come chi ha festeggiato dormendo in strada ha pensato bene anche di rovinare e sporcare indelebilmente la strada, in particolare Corso Tardy e Benech con farneticazioni islamiche. Siamo veramente messi molto male!
Renato Giusto Consigliere comunale di Savona


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G.F. Barcella

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