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Liguria e Basso Piemonte

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Liguria. Finalmente! Corruzione no grazie. Destinare le risorse risparmiate nella Sanità pubblica. Considerazioni di un impolitico


Apprendiamo con piacere e con favore che finalmente  la Regione Liguria (strutture della Giunta Regionale) sta definendo gli interventi  e le azioni in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da programmare per il 2024, secondo la normativa prevista dalla legge 6 novembre 2012, n.190.

 di Gianfranco Barcella

Apprendiamo con piacere e con favore che finalmente  la Regione Liguria (strutture della Giunta Regionale) sta definendo gli interventi  e le azioni in materia di e trasparenza da programmare per il 2024, secondo la normativa prevista dalla legge 6 novembre 2012, n.190. Tali obiettivi saranno inseriti nel prossimo Piano Integrato di Attività e Organizzazione 2024/2026.

A tal fine, il responsabile della prevenzione della corruzione di Regione Liguria ha predisposto una proposta di obiettivi strategici in materia di anticorruzione degli enti sanitari liguri e degli altri enti regionali. E’ importante infatti che le pubbliche amministrazioni adottino strategie e percorsi applicativi comuni a livelli territoriali al fine di garantire una maggiore efficacia ed efficienza delle misure di prevenzione.

Agli obiettivi e alle linee d’azione comuni, illustrate nel documento in consultazione, ogni ente potrà aggiungere obiettivi peculiari della propria realtà organizzativa. Allo scopo di raccogliere il contributo in termini di proposte, suggerimenti ed osservazioni di tutti i cittadini liguri, delle imprese e delle organizzazioni della società civile, delle associazioni e degli stakeholders della Regione Liguria, è stato predisposto un modulo compilabile per esprimere osservazioni e suggerimenti da inviare al seguente indirizzo e.mail: trasparenza@regione.liguria.it.

A seguito del decreto legge n.80/2021 convertito con legge n.113/2021, il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (Ptpct) confluisce nella specifica sezione dedicata ai rischi corruttivi e trasparenza del nuovo strumento programmatorio, denominato Piano Integrato di Attività Organizzazione (Piao).

<S’ode a destra uno squillo di tromba. A sinistra risponde uno squillo>. Di recente presso il comune di Savona è stato sottoscritto il protocollo d’intesa che ha lo scopo di rafforzare le azioni a tutela della legalità delle attività amministrative  finalizzate alla destinazione e all’impiego delle specifiche risorse economiche messe a disposizione dal Pnrr.

Il sindaco avv. Marco Russo e il colonnello Aldo Noceti comandante provinciale della Guardia di finanza di Savona dal 28 lug 2023

L’accordo è stato firmato dal comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Aldo Noceti e dal sindaco di Savona, avv. Marco Russo. L’obiettivo è migliorare l’efficacia complessiva delle misure volte a prevenire,ricercare e contrastare le violazioni a danno degli interessi economico-finanziari dell’Unione Europea, dello Sto, delle Regioni e  degli Enti Locali, connessi alle misure di sostegno e finanziamento del Pnrr in particolare per quanto riguarda la prevenzione e l’individuazione elle frodi,dei casi di corruzione,dei conflitti di interesse e della duplicazione dei finanziamenti.

I firmatari impegnano i rispettivi enti per monitorare sull’attuazione dei progetti di investimento e delle opere pubbliche, finanziate con risorse del Pnrr. Dal canto suo, il Comando Provinciale dele Fiamme Gialle assicurerà il raccordo informativo e l’interessamento della componente territoriale competente per l’esecuzione di eventuali accertamenti e controlli d’iniziativa e nel rispetto delle norme che regolano il segreto delle indagini penali, della riservatezza della fase istruttoria contabile e del segreto d’ufficio, comunicherà al Comune, laddove necessario per lo svolgimento dei relativi compiti istituzionali e limitatamente alle informazioni necessarie per tali adempimenti, le risultanze emerse all’esito dei propri interventi. Allo scopo di consolidare procedure operative efficaci, l’intesa prevede altresì la possibilità di promuovere ed organizzare, di comune accordo fra entrambe le parti, incontri, seminari, nonché interventi formativi, rivolti ai dipendenti e corsi di aggiornamento professionale riservati al personale preposto allo svolgimento delle rispettive attività d’istituto. Il protocollo d’intesa si inquadra perciò nella generale strategia di contrasto alla criminalità economico-finanziaria costantemente portata avanti dalla Guardia di Finanza che non può prescindere dalla stretta sinergia con gli attori istituzionali che operano sul territorio, incrementando così la possibilità di intercettare e colpire, sul nascere, le manifestazioni di illegalità che tentano di penetrare nel tessuto sano del Paese.

Il colonnello  Noceti ha affermato: “Innanzitutto sono grato all’amministrazione ed al sindaco per la sottoscrizione di questo protocollo. Sancisce ulteriormente l’importanza del ruolo della Guardia di Finanza quale forza di Polizia Economico-Finanziaria, specializzata nella tutela della spesa pubblica, chiamata ad assicurare il controllo della corretta gestione delle risorse a valere sul bilancio dell’Unione Europea”.

Il sindaco Russo ha aggiunto. “Questo accordo è la conferma concreta che il Comune pone la massima attenzione e cautela nell’utilizzo dei fondi pubblici e nella gestione corretta e trasparente dei finanziamenti, non solo da parte del nostro ente, ma anche di tutti i soggetti coinvolti”

Di certo, se ci fossimo attivati prima, forse non ci saremmo ritrovati a lasciare le persone tre e più giorni, in Pronto Soccorso, in attesa di un posto letto in reparto, avendo dei medici che hanno come stipendio da primari, all’apice della carriera, la stessa cifra dei neo assunti in Europa.

E poi si arriva al punto, in Liguria, di permettere alle strutture sanitarie private accreditate (anche parzialmente) di avvalersi dell’operato dei medici dipendenti dal servizio sanitario nazionale che abbiano optato per il servizio intramoenia.

E’ quanto prevede un emendamento alla legge di bilancio presentato dalla giunta Toti in commissione. Si tratterebbe di una misura transitoria fino al 2025. “Si tratta dell’ennesima picconata di questa maggioranza alla sanità pubblica per favorire gli interessi dei privati– ha commentato il consigliere Ferruccio Sansa che ha diffuso la notizia, insieme ai colleghi della sua lista Roberto Centi e Selena Candia– “Non bastava l’intramoenia che di fatto ha già introdotto una sanità diversa per tutti ed a pagamento, ma almeno utilizzando medici e strutture pubbliche. Adesso i medici, formati a spese delle università e degli ospedali pubblici, potranno essere arruolati dai privato. In pratica allo stato i costi ed ai privati il ricavo”.

A proposito mi permetto di citare anche una considerazione pubblicata su Facebook dall’Avv Mauro Cerulli: “In Svizzera pagano medici ed infermieri 4 volte di più rispetto all’Italia. E’ vero che laggiù il costo della vita è più alto ma non così tanto da giustificare certi stipendi. E allora si capisce perché i nostri giovani emigrano. Bisognerebbe invertire le cifre fra ospedalieri e politici. Così magari emigrano i secondi e vanno a fare danni all’estero”.

Noi purtroppo ormai concepiamo la democrazia come la possibilità per tutti di appropriarsi indebitamente del denaro pubblico non sentendoci più né tutelati, né garantiti dallo Stato neppure per quel che riguarda i nostri diritti fondamentali. Ci si arrangia insomma, come si può. Il CENSIS ci dice nell’ultimo rapporto annuale, che ormai gli Italiani vivono come sonnambuli e sono tutti ciechi dinanzi ai presagi di futuro. L’insipienza di fronte ai cupi presagi si traduce in una colpevole irresolutezza politica. E ci si dimentica che un diritto non è ciò che qualcuno ti concede, ma e ciò che nessuno può toglierti.

Siamo arrivati a questa situazione disastrosa socio- economica, anche  per la mala gestio sposata alla corruzione ed al ladrocinio dì ogni tipo che dissipano le risorse pubbliche. La nuova veste della corruzione italica è di tipo pulviscolare, molto differente da quella di Tangentopoli, registrata negli Anni ’90. Attualmente  le mazzette sono di piccolo calibro rispetto al passato, anche se il denaro continua a rappresentare il principale strumento dell’accordo illecito (48%), si ricorre sempre più ad altre contropartite non convenzionali.

In particolare il posto di lavoro si configura come una delle monete di scambio più gradite; si <vendono> l’assunzione di coniugi, congiunti o soggetti comunque legati al corrotto. A seguire l’assegnazione di prestazioni professionali (l’11% sotto forma di consulenze, ristrutturazioni edilizie, riparazioni, servizi di pulizia trasporto mobili, lavori di falegnameria, giardinaggio, tinteggiatura prestazioni sessuali…).

Infine ci sono regalie di vario tipo che vengono concesse nel 7% degli episodi. Il 74% dei casi registrati nel triennio 2016-2019 hanno riguardato appalti pubblici, per il resto, principalmente, cncorsi, procedimenti amministrativi, concessioni edilizie. Proprio per la natura pulviscolare che sta assumendo, il fenomeno della corruzione sembra prestarsi meglio ad essere aggredito con misure repressive e preventive.

In sintesi, la corruzione costa all’Italia almeno 237 miliardi all’anno, pari a circa il 13% del Pil, secondo una recente ricerca internazionale del centro RAND, datata 22 dicembre 2002.

L’effetto che produce oltre il danno economico rilevantissimo, in aggiunta ad una sua dannosissima distorsione non è da sottovalutare il degrado morale della società italiana. A volte si assiste anche ad una collusione tra enti pubblici e/o privati e criminalità  organizzata. Cito in ultimo gli ultimi dati riferiti al 2020, anno in cui l’Agenzia delle Entrate  dispone di dati concreti. Il tax gap ammonta a 67,5 miliardi, a cui vanno aggiunti poco meno di 11 miliardi di contributi no pagati e altri 10 miliardi di imposte locali, evase per un totale di 90 miliardi, meglio di 89,8. Temi di cui la destra-destra al governo parla davvero molto poco ed accumula condoni su condoni. Copia i tempi di Berlusconi presidente. Ma anche la sinistra nei fatti non si è distinta. Il ‘partito degli evasori’ prevale tra gli elettori e al quale segue il ‘partito del cemento’.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della recente giornata contro la corruzione ha rilasciato la  seguente dichiarazione: “La corruzione altera la vita delle persone e attacca i diritti di ciascuno, corrode le fondamenta della società, mina lo Stato di Diritto, altera i mercati. Combattere questa piaga, che riguarda tutti Continenti, è un dovere delle Istituzioni, e al tempo stesso, un impegno etico e civile delle forze sociali, delle comunità, dei cittadini”.

“La rassegnazione è un suicidio quotidiano” H. de Balzac.

Gianfranco Barcella


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G.F. Barcella

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