Aldo Acquarone sulla pagina Facebook: “Un paio di secoli dopo la stesura di questa carta a valle di Cerexiola”.
“In prossimità del termine di confine (ben visibile ancora oggi in centro strada) il Vinzoni consigliava alla Repubblica di costruire un posto di guardia con almeno 10 soldati in presenza stabile. C’era un alto muro (almeno 7 metri) che se demolito avrebbe bloccato su questa via i commerci verso il Piemonte. Io in quel posto ci sono stato. Si vede una traccia di sentiero che va verso il baratro. La “strada” in quel punto è stata nel tempo modificata. Quel muro non c’è più. Attentato o frana? Quelli di Cerisola erano terribili.”
COMMENTI SOCIAL –Mario Balbo: Il Bireu…da sempre luogo di perenni confini ben definiti…in una valle che di confini ne farebbe anche a meno!!!…Ricordo bene i vecchi abitanti cerisolesi degli anni 50…avevano parole e modi di dire molto più ormeaschi che garessini o liguri…
Ezio Michelis- Credo che gli ormeaschi volessero impadronirsi di Garessio e avevano iniziato l’avvicinamento da Cerixola e Erli, ma poi rinunciarono. Di questo fatto mai citato nei libri di storia rimane la parlata di Cerixola e qualche parola a Erli…
Rossana Acquarone- L’avevo letto in una delle Cronache dei Savoia, Tullio Galvagno mi aveva dato le fotocopie che riguardavano Ormea, le aveva trovate nella biblioteca a Imperia.
Rossana Acquarone a Paolo Bria -Puoi dirlo forte, sempre su queste Cronache dei Savoia, si diceva che ad Ormea facevano un tessuto, mi pare di lana (si coltivava anche molto la canapa), ma non c’era verso, avevano dovuto obbligarlo a farlo con una legge! C’è stato il primo sciopero delle donne: avevano vietato l’uso del telaio personale a casa, ma lo avevano in tante e si tessevano tutto, dalle lenzuola al tessuto per i vestiti, camicie e sottovesti, di canapa, così non sono più andate alla filanda, l’attuale Municipio, hanno dovuto lasciargliela tutti! Ahahahah