Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Galeotta fu Noli!


Ah i ricordi, i ricordi, queste ”ombre troppo lunghe del nostro breve corpo, questo strascico di morte che noi lasciamo vivendo” (Cardarelli). Bisogna stare molto attenti, non urtare la suscettibilità di nessuno.

di Massimo Germano

I Bagni Vittoria di Noli

Mia moglie mi prende in giro: ”Hai ottantadue anni, e vai a chiedere se qualcuno si ricorda di tuo nonno”, le figlie mi accusano di averle trascurate, di aver sempre solo pensato a me stesso e al mio lavoro.
Mi sono sposato troppo presto. Con mia moglie abbiamo bruciato le tappe, siamo passati dalla scuola al lavoro nel tempo di un’estate, studiare, lavorare, sposarsi, fare dei figli, mai una pausa, la vita in quegli anni si è aperta davanti a noi con infinite possibilità, oggi non sembra vero.

Quando mi sono laureato ero già praticamente assunto, ho avuto solo l’imbarazzo della scelta, lavorare ai primi computer o addirittura al progetto di una nave nucleare. Si sceglievano le strade più immediate, io scelsi l’Università, allora era la meno pagata.
Oggi il matrimonio è molto più meditato, è pianificato e organizzato nei dettagli, spesso ci si arriva dopo altre esperienze che permettono di conoscere meglio la vita. La difficoltà stessa di inserirsi nel mondo del lavoro gioca a favore di un accresciuto senso di responsabilità.

Noi eravamo bambini, avevamo tutto e niente allo stesso tempo. Il lavoro non mancava, ci accontentavamo di poco, ed il modo più semplice di spiccare il volo era quello di sposarsi il più velocemente possibile.
Mi sono sposato troppo presto, e galeotta fu Noli, una notte di luna piena ed una bellissima canzone di Gilbert Becaud. Il luogo la terrazza dei Bagni Vittoria, oggi rinomato ristorante, (vedi foto), ma allora semplice luogo di ritrovo serale. Si ballava ai ritmi del juke-box. Era il venti di Luglio del 1962, lei mi chiese quanti anni avevo ed io le dissi che era il mio compleanno.
Avevamo la stessa età, vent’anni. Ci siamo incontrati a Noli, una storia semplice, come tante altre.
Massimo Germano


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