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Liguria e Basso Piemonte

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Servizi Ambientali Spa: si dimette l’ing. Bollorino, amministratore delegato, torna l’avv. Vignola. L’ex direttore generale Paganelli fa causa. 2/Ato in provincia di Savona? Altro rinvio di due anni. Esempio virtuoso di Imperia con Claudio Scajola


L’ing. Giovanni Bollorino si è dimesso da amministratore delegato di Servizi Ambientali Spa- Ciclo integrato dell’acqua. Una Società pubblica (aderiscono 10 Comuni) che gestisce il depuratore consortile di Borghetto S.Spirito e il servizio idrico del ponente savonese

L’avv. Alessandro Vignola nuovo Amministratore delegato della Servizi Ambientali Spa.  I Comuni aderenti sono: Balestrino, Boissano, Borghetto S.Spirito, Borgio Verezzi, Ceriale, Giustenice, Loano, Magliolo, Pietra Ligure, Toirano.

A tamburo battente è stato  chiamato a sostituirlo l’avv. Alessandro Vignola che aveva già ricoperto l’incarico. Bollorino, professionista stimato, forse troppo impegnato nella sua principale attività (mentre alla Spa serve un vertice a tempo pieno) era stato indicato dallo stesso Cda della partecipata. Il professionista condivide, a Loano, lo studio con l’avv. Manuela Zunino che ha la delega Affari Generali,Politiche Sociali, Giovanili e Scuola. Bollorino successore del cav. Pietro Oliva che aveva deciso di rimettere l’incarico assegnato dal neo sindaco loanese Luca Lettieri e ratificato dall’assemblea dei sindaci dei Comuni soci di Servizi Ambientali. A incidere sulla decisione dell’ex consigliere regionale, ex presidente del consiglio comunale di Loano, ex vice sindaco, era stata la condanna a 18 mesi e 10 giorni al termine del processo per le “Spese pazze” in Regione della legislatura 2005/2010 (assolto in appello il 13 dicembre 2022).

Non è tutto. L’ex direttore generale Giovanni Paolo Paganelli, (classe 1955), ‘ ‘accompagnato’ alla pensione controvoglia, per raggiunti limiti di età, ha fatto causa di lavoro. Si parla di una richiesta risarcitoria di 80 mila €. La Servizi Ambientali gli chiede, a sua volta, la restituzione degli stipendi percepiti dopo il compimento dei 67 anni. Poteva restare, secondo legge (dipendenti pubblici), ma gratis. E’ il caso, ad esempio, dell’ing. Vincenzo Gareri, Dirigente del Settore Tutela del Territorio e dell’Ambiente della Provincia di Savona.

Un’ultima doverosa annotazione di ordine professionale. Non si tratta di notizie ed eventi delle ultime 48 ore. Risalgono ad una quindicina di giorni fa. Evidentemente a chi pratica, per mestiere, il giornalismo tutto questo è sfuggito. Non pensiamo che si sia rinunciato di proposito di darne conto ai propri lettori. Trucioli.it, già a suo tempo informato, ha atteso. Non dobbiamo fare concorrenza, semmai piccoli cani da guardia anche dello stato dell’informazione del ponente ligure. E di chi pensa di essere il ‘padrone’, possedere la ‘Ferrari’ di notizie on line con il favore del potere, di certe associazioni e di chi è non è più abituato alle inchieste giornalistiche e soprattutto all’approfondimento di cosa accade dietro le quinte. Manco a dirlo, sappiamo che Trucioli.it è fuori dal coro, non si fa amici. Ma siamo dei volontari senza interessi da salvaguardare ed incrementare.

Affrontiamo ora un tema assai più dolente ed esteso rispetto alle vicende non certamente da ignorare della Servizi Ambientali. A che punto procede l’Ato provinciale ? Ieri una nuova riunione a Savona dei sindaci. Hanno deciso di procrastinare la fusione di altri due anni, pare che il Comune di Alassio abbia chiesto ancora più tempo.

Quale riflessione e considerazione? La politica, i suoi rappresentanti locali, la Provincia in primis, pare non abbiano fretta e siano più sensibili agli interessi di campanile, anzi difendere le poltrone che vengono assegnate ai loro ‘protetti’. Un sistema perverso che vede i cittadini impotenti, forse distratti dall’accavallarsi di eventi di cronaca, altri rassegnati, il polo dei non votanti e chi si tura il naso.

In provincia di Savona le aziende che gestiscono acquedotti (e depurazione) sono diverse, la maggioranza è in mano pubblica, se si eccettua il colosso Iren Spa multiservizi in quel di Savona e la San Lazzaro a Loano (e non solo), due realtà amministrate con capacità imprenditoriale e una buona resa quanto a servizio e in particolare ritorno economico.

Sta di fatto – e basta seguire l’archivio stampa – che la Provincia denota tutti i suoi limiti, una buona dose di incapacità politica divisa com’è nella spartizione di maggioranza e minoranza, gli amministratori locali non sono stati in grado di superare gli ‘interessi di bottega’ (chiamiamoli così). Si passa da un rinvio all’altro, si fanno dichiarazioni stampa di intenti e indicazioni generiche, propositi i cui risultati sono evidenti.

All’Amministrazione provinciale di Savona (come per altre province) spetta il compito di coordinamento dell’autorità ed ai Comuni il compito decisionale, con diritto di voto nella Conferenza d’Ambito. Il Servizio Idrico Integrato e ATO Savonese. Gestione del Servizio e Ambiti Territoriali Ottimali Savonesi.

La stampa (informazione) locale dovrebbe svolgere un ruolo più incisivo, più pressante, non dare tregua, denunciare le conseguenze e il danno per la comunità. Ad esempio il ginepraio delle tariffe da una zona all’altra, da un ambito all’altro (anche per la depurazione). C’è chi paga troppo e chi assai meno. Il virtuoso ‘caso Imperia’, di cui diamo conto, dovrebbe fare scuola agli ex ‘discepoli’ di Claudio Scajola sindaco, presidente della Provincia e commissario dell’Ambito idrico del Ponente.

La Legge Regionale n. 1 del 24/2/2014 e s.m.i. ha operato la ridelimitazione degli ambiti territoriali ottimali con la individuazione di due ATO Centro Ovest (1 e 2, rispettivamente ato costiero e padano). Con la Legge Regionale n.17 del 23/9/2015 l’Ato costiero Centro Ovest 1 era stato suddiviso in due ambiti territoriali ottimali (Centro Ovest 1 e 3). La sentenza della Corte Costituzionale n.173, depositata il 17/7/2017 ha comportato la abrogazione della L.R. 17/2015 relativamente alla delimitazione del terzo Ato, ripristinando la situazione iniziale prevista dalla L.R. 1/2014, con un unico ambito costiero (ATO Centro Ovest 1) ed uno padano (ATO Centro Ovest 2).

(L.Cor.)

IL SECOLO XIX E LA STAMPA – IMPERIA


L.Corrado

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