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Noli non dimentica un suo turista. Leo Chiosso autore di canzoni, cinema, teatro, televisione, scrittore, poeta e giornalista


Leo Chiosso tra i più grandi autori di canzoni, di cinema, di televisione e di teatro, oltre che scrittore, poeta e giornalista. Un personaggio tra i più rappresentativi del secolo scorso che ha frequentato Noli per lungo tempo. Come ricordarlo ? Con uno spettacolo del figlio? Coinvolgendo l’Amministrazione comunale e la Pro Loco.

Leo Chiosso con Fred Buscaglione

A Torino gli hanno di recente intitolato il giardino di Largo Montebello; a Chieri l’Auditorium. Madrina della cerimonia l’attrice Margherita Fumero professionalmente legata all’autore.

Lo swing dei successi di Fred Buscaglione, ma anche altre canzoni come “Sangon blues” e  “Matilde Pellissero” di Gipo  Farassino, o ancora “Parole parole”, cantata da Mina e Alberto Lupo, e “La torpedo blu”, interpretata da Giorgio Gaber, e tante altre ancora. Per non parlare di film, spettacoli teatrali, famosi show televisivi, come “Canzonissima” e poi ancora libri, primo fra tutti “ Kuore. Una molotov per De Amicis”, racconti , poesie, articoli de La Stampa e del Messaggero.

Non è certamente un caso che sia stato scelto proprio un cuore pulsante del quartiere di Torino in cui Leo Chiosso ha vissuto per lungo tempo, a pochi metri da Fred Buscaglione, altro personaggio rappresentativo del borgo. Ed è proprio lì che nacque la collaborazione tra i due, dando vita a straordinari successi da “Che bambola” a “Teresa non sparare”, da “Che notte” a “Eri piccola”, solo per citarne alcuni.

Un ricordo doveroso, dunque, che ha nel figlio Fred,- nato qualche giorno dopo il tragico incidente in cui perse la vita Buscaglione, destinato ad essere il suo padrino e di cui porta il nome – l’artefice dell’iniziativa.

Leo Chiosso con il figlio Fred

“A dir la verità, sarebbe stato bello che questa cerimonia avesse avuto luogo tre anni fa, in occasione del centenario della nascita di mio papà – commenta Fredma purtroppo le note vicende pandemiche ce lo hanno impedito il tutto. L’ importante è stato comunque riuscire a portare a termine il progetto: proprio per questo voglio ringraziare, innanzi tutto, Luca Deri, presidente della VII Circoscrizione, che ci ha dato un valido aiuto nell’individuare il luogo adatto, ma anche tutti coloro che si sono adoperati affinché questo sogno potesse diventare realtà”. 

La cerimonia ha avuto un’appendice, nel pomeriggio, con un convegno organizzato nell’ambito del Torino Film Festival, grazie all’iniziativa del Direttore Steve Della Casa e in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale. L’evento, organizzato da Giulia Muggeo (Università di Torino) e Matteo Pollone (Università del Piemonte Orientale) si è svolto alla Galleria Little Nemo.

Le celebrazioni in ricordo di Leo Chiosso hanno avuto una sostanziosa quanto deliziosa anteprima a Chieri, sua città natale. Con una cerimonia presieduta dal sindaco Alessandro Sicchiero all’Auditorium,  comunemente noto come sala della Conceria, ora intitolato proprio alla memoria di uno dei più grandi autori di tante e svariate espressioni artistiche del secolo scorso. E’ seguito lo spettacolo  “Che notte questa notte!”, che ha visto sul palco Fred Chiosso, figlio di Leo, accompagnato dal gruppo musicale “i Noi duri 2.0”, per raccontare la vicenda umana e artistica di Fred Buscaglione e Leo Chiosso, attraverso i tanti episodi inediti e le più famose canzoni di questi due grandi personaggi.

CHIOSSO E LE SUE VACANZE A NOLI – C’è chi ricorda Chiosso come sincero amico di Gian Giacomo Pignata (1928-2021), giornalista sportivo a Stampa Sera e La Stampa, con cui condivideva anche le uscite in barca per pescare. Gianni, bambino, con i suoi tre fratelli, frequentava Noli già prima della seconda guerra mondiale, in soggiorno estivo con i genitori, bagnante ai Bagni Vittoria. Qui ha conosciuto, per poi sposarla, Lia. Due figli: Maurizio ed Enrico. Gianni ha continuato a frequentare Noli e ogni occasione era buona per trascorrervi un sereno relax.

Chi era Leo Chiosso- Torinese di Vanchiglia (anche se nato a Chieri), è stato uno dei più grandi autori di canzoni del’900: il creatore delle parole dei più clamorosi successi di Fred Buscaglione e di Gipo Farassino (da “Che bambola” a “Teresa non sparare”, da “Che notte” a “Eri piccola”, da “Sangon blues” a “Matilde Pellissero” ), ma anche l’autore del testo di “Parole, parole”, cantata da Mina e Alberto Lupo, della “Torpedo blu”, interpretata da Giorgio Gaber, di “Love in Portofino”, che lanciò Johnny Dorelli, , di “Una ragazza in due” dei Giganti, di “Grassa e bella”cantata da Louis Armstrong al Festival di Sanremo, e di canzoni portate al successo da Gino Latilla, Lelio Luttazzi, Enzo Jannacci, Rita Pavone, Quartetto Cetra e tanti altri.

E’ stato anche autore televisivo (“Canzonissima” nel 1962 con Dario Fo e Vito Molinari, “La tintarella” con Italo Terzoli e Gino Bramieri, “Stasera Rita” con Lina Wertmüller e Antonello Falqui, “Teatro 10”, che ospitò l’unico duetto della storia tra Mina e Lucio Battisti, “L’appuntamento”, con Walter Chiari, Carlo Campanini e Ornella Vanoni, che cantava la sigla “Ma come ho fatto”, anche questa scritta da Leo Chiosso), scrittore di commedie (“Scusa mi presti tua moglie?” e “Vergine, leone e capricorno”, entrambe con Nino Taranto; “Il marito in collegio”, tratta da Guareschi, scritta con Guglielmo Zucconi e recitata da Gino Bramieri e Lina Volonghi) e di poesie. E ancora ,  è stato l’autore di svariate edizioni di “Buonasera con”… e della miniserie televisiva “Le avventure di Laura Storm” con Lauretta Masiero ed Aldo Giuffrè, per la regia di Camillo Mastrocinque.

Leo Chiosso ha lavorato anche per il cinema come sceneggiatore e soggettista, e nelle vesti di giornalista ha collaborato con La Stampa, Paese Sera e Il Messaggero. Inoltre,  ha pubblicato anche libri  come “Kuore una molotov per De Amicis”, “Fiat Blues” (una raccolta di racconti popolani nella Torino anni 70), una raccolta di poesie intitolata “Tempo stracciato”.

Per non farsi mancare nulla, ma forse anche per puro divertimento, ha scritto anche il testo di alcune canzoni dello Zecchino d’Oro, come “Il lungo, il corto e il pacioccone” e “Il topo Zorro”. La sua poliedricità faceva dire a Giampiero Boniperti che Chiosso era “un elemento atipico a tutto campo”.

L’ Associazione di Promozione Sociale “LEO CHIOSSO”-

Nata nel marzo del 2013 da un’idea di Fred Chiosso, figlio primogenito di Leo, l’associazione si prefigge il compito di tutelare, divulgare e promuovere il patrimonio artistico di questo autore. Spesso in passato si sono sistematicamente ripetuti episodi dove personaggi ed artisti di grande spessore hanno dimostrato di possedere una memoria cortissima, pensando esclusivamente al proprio successo e mettendo nel dimenticatoio il vero artefice della loro gloria.

Proprio in questa prospettiva l’Associazione intende lavorare perché anche a Leo Chiosso venga data la giusta e meritata visibilità e “gloria”, cosa quest’ultima ampiamente guadagnata sul campo.

L’ A.P.S. LEO CHIOSSO ha inoltre in programma una serie di iniziative musicali come ad esempio il “Premio Leo Chiosso” (attualmente in fase di studio e progettazione). C’è da augurare possa assumere un carattere di respiro nazionale, volto alla scoperta ed al lancio di nuovi artisti, magari proprio torinesi doc…(www.leochiosso.com)


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