Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Liguria: alla Sanità 4,27 miliardi. Renato Giusto medico: ‘Si chiude la porta della stalla quando i buoi sono scappati’. 2/Vaccarezza: ‘A bocca asciutta gufi e cassandre, vince Savona’


Approvata dalla giunta regionale del presidente Toti la manovra finanziaria per il 2024: 4, 27 miliardi saranno stanziati per la Sanità. Il dr. Renato Giusto da giugno 2022 presidente emerito del Sindacato medici italiani commenta: “Purtroppo si chila porta della stalla quando i buoi sono scappati”.

Giusto da mezzo secolo in prima linea e personaggio popolarissimo a Savona. Tantissime le battaglie in difesa della sanità e a favore dei pazienti. Uno dei suoi slogan è sempre stato «Guarire la sanità dal virus della politica; meno tagli e più competenze nel servizio pubblico. Anche nella nostra provincia la situazione complessiva non rassicura i cittadini bisognosi di cure».

di Gianfranco Barcella

Il prof. Nino Cartabellotta

Citiamo il report della Fondazione Gimbe, presieduta da presieduta da Nino Cartabellotta sui finanziamenti per la sanità, contenuti nella manovra, consegnato alla Commissione Bilancio del Senato:”Dalla manovra non emerge alcun potenziamento strutturale del servizio sanitario sanitario”. Di contro però sono previsti più soldi alle Regioni che già ricorrono al Privato  ed è previsto un nuovo modello di remunerazione delle farmacie, per il quale “l’impatto sulla finanza pubblica appare ancora difficile da quantificare. I fondi per la Sanità sono aumentati ma dobbiamo considerare che gran parte delle somme saranno destinate al rinnovo contrattuale del personale sanitario. I soldi che rimangono sono talmente esigui da non riuscire nemmeno a compensare l’inflazione. Se poi si considera il fabbisogno sanitario nazionale del 2024 non si intravede per la sanità pubblica alcun progressivo rilancio del finanziamento pubblico. Anche per il 2025 ed il 2026 è prevista <una manutenzione ordinaria>.

La manovra prevede però, l’aggiornamento al tetto di spesa per gli acquisti di prestazioni sanitarie da ospedali privati accreditati, una misura formalmente inserita tra quelle finalizzate all’abbattimento delle liste d’attesa. Il testo <indica un incremento rispetto alla spesa consuntiva nel 2011 dell’1% per il 2024, del 3% per il 2025 e  del 4%  La decorrere dal 2026>, sottolinea la fondazione. Ciò si tradurrà in un incremento di 123 milioni nel 2024, di 368 nel 2025 e di 490 a partire dal 2026. “Questa disposizione appare finalizzata a sostenere le strutture private accreditate, già esistenti”, sostiene ancora il presidente Nino Cartabellotta. Inoltre, “avendo come riferimento il consuntivo 2011 delle Regioni, gli incrementi del tetto di spesa sono proporzionali a quanto ciascuna Regione ha speso 12 anni fa”.

Un incremento di spesa è preventivato anche a favore delle farmacie, per le quali è previsto un nuovo modello  di remunerazione per il rimborso dei farmaci erogati in sistema di Ssn. L’effetto complessivo della disposizione dovrebbe essere pari a 53 milioni di euro per il 2024 e a 77 milioni dal 2025. Ma secondo la fondazione Gimbe , è “verosimile che l’impatto sulla finanza pubblica di questa disposizione sia sottostimato”. In conclusione secondo Gimbe, le cifre previste potrebbero essere insufficienti per consentire alle Regioni di attuare tutti gli obiettivi della manovra con la necessità di scelte gestionali difficili per allocare le esigue risorse tra i vari obiettivi e di dover ricorrere, ancora una volta, a strumenti per razionalizzare la spesa, a decremento della qualità dell’assistenza. In questo clima di incertezza e di precarietà, per la Liguria,  sembrano arrivare tempi migliori, sotto il profilo finanziario.

Intanto la Liguria è sulla via del declino socio-economico in modo più veloce della media nazionale, ma il suo governatore si può permettere di impiegare soldi per far navigare una zattera sul Tamigi, trasportando il modello gonfiabile, formato maxi, del mortaio e pestello, ossia gli strumenti necessari per realizzare la tipica salsa al pesto di basilico della gastronomia genovese. Quasi certamente il pubblico british ha confuso il nostro <oro verde> con la locale salsa alla menta, che nella gastronomia inglese accompagna il tipico arrosto d’agnello. E nella migliore delle ipotesi quell’investimento pubblicitario resterà infruttuoso.

Si è addobbato il meraviglioso paesaggio delle Cinque Terre con una passatoia rossa, il red carpet che ci fa sognare Hollywood. E non parliamo dell’ingaggio della ex-velina come testimonial delle bellezze di Liguria o dell’allestimento di un concerto di fine anno con l’ausilio di Mediaset. E tra una coreografia e l’altra i giovani emigrano dalla Liguria e la popolazione che resta è tra le più vecchia d’Italia, le famiglie arrancano sempre più per arrivare a fine mese ed i carrelli della spesa si svuotano a poco a poco. Non si assisteva da anni alla diminuzione dei patrimoni bancari delle famiglie, frutto del loro sudato risparmio, un fenomeno che ha visto primeggiare da sempre, gli Italiani.

Luca Garibaldi capogruppo Pd in Regione Liguria

E tra una coreografia e l’altra è stata approvata dalla Giunta ligure la manovra di bilancio che andrà poi vagliata dalla commissione consiliare in vista della definitiva approvazione da parte del Consiglio regionale della Liguria. Le prime reazioni da Luca Garibaldi, capogruppo PD in Regione, sono state le seguenti “Tanti annunci e nessuna valutazione sulle ricadute dei tagli del governo. Vedremo in dettaglio nei prossimi giorni, mi pare che, come sempre, ci sian molte promesse, con investimenti annunciati e che ritornano per la quinta volta ed elementi che non ci fanno ben sperare rispetto al futuro. Toti finalmente si è accorto che esistono le liste di attesa e dopo otto anni annuncia 50 milioni per ridurle ”. Garibaldi sostiene ancora: “ Questi fondi sembrano andare principalmente ai privati, senza rafforzare il pubblico. Negli scorsi due anni ne sono stati spesi altrettanti senza risultati, visto il fallimento del Piano Restart. Non si comprende che impatto avrà sulla Liguria , il taglio nazionale del governo alla Sanità Pubblica, ai fondi sulla disabilità,ai trasporti e che misure intende mettere in campo la Regione su questo. Per non parlare di pensioni, sanità scuola, lavoratori pubblici, un taglio enorme sui redditi medio bassi su cui non c’è a oggi una misura regionale. Anzi sparisce, finora, l’intervento  sull’Irpef degli scorsi anni, seppur insufficiente”. “Sugli asili nido-conclude Garibaldiverificheremo l’impatto e l’efficacia nella discussione, perché oltre all’accesso, servono investimenti per realizzarne di nuovi, aspetto che il Governo ha rinviato. Come sempre Toti annuncia, ma non risolve”.

Soddisfatta è la Lega di Salvini che in una nota del gruppo regionale parla di “misure che riteniamo fondamentali per aiutare e sostenere le famiglie attraverso politiche concrete. Grazie all’azione del Governo che ha stanziato 3 miliardi di euro in più per il comparto sanità, la Regione avrò la possibilità di investire 50 milioni di euro per abbattere le liste di attesa. Altro capitolo importante  è quello della messa in sicurezza dei fiumi ed ottenere compensazioni, consentendo ai sindaci che sono coloro che meglio conoscono il territorio, di pter agire in autonomia. Un importante aiuto all’economia  della famiglia verrà inoltre dall’asilo nido gratis, per i redditi inferiori ai 35 mila euro di Isee, e dalla dote sport che permetterà di avere un aiuto economico alle famiglie per poter far praticare attività sportiva ai ragazzi”.

Fabio Tosi capogruppo M5S

Fabio Tosi del Movimento 5 Stelle esprime soddisfazione per l’accoglimento delle misure su sport  e bonus animali, proposte proprio dai <Grillini>. Precisa Tosi: Si va finalmente nella direzione giusta: penso agli animali da affezione; bene la gratuità della prima visita dal veterinario per i proprietari degli animali di affezione ed in relazione all’Isee. Tuttavia si poteva fare di più!” Conclude Tosi: “Il cashback per ottenere direttamente sul proprio conto corrente le detrazioni delle spese veterinarie e delle spese veterinarie e dei farmaci , se effettuate con pagamento elettronico, poteva aiutare maggiormente le famiglie”.

Renato Giusto, medico, consigliere comunale di minoranza, così si esprime in merito ai fondi stanziati per la Sanità:”Purtroppo devo citare un vecchio e saggio proverbio dei nostri padri che è e sarà sempre molto vero: quando i buoi sono scappati è inutile chiudere le porte della stalla! Tentare di risolvere con un investimento anche se cospicuo, il problema grave delle esagerate attese per le visite mediche e gli esami, servirà molto parzialmente, perché sono le strutture che ormai non ci sono più, il problema di fondo. Ed il solo fatto di credere di poter sostenere la carenza dei medici con colleghi assunti in modo estremamente pericoloso ovvero con autocertificazioni, da parte delle cooperative che speculano sulla medicina pubblica, denuncia una colpevole inconsapevolezza del problema. Bisognava pensarci prima, ovvero anni fa, invece di ridurre le strutture  specialistiche sul territorio”.

Il dr. Renato Giusto consigliere comunale a Savona

Ancora Renato Giusto ricorda l’antropologa Margaret Mead la quale riteneva che il primo segno di vera civiltà, presente nella storia umana, fosse la capacità di curare un femore rotto, guarendo il paziente, e rimettendolo in piedi.  Lo studente che le aveva rivolto la domanda si aspettava che la professoressa facesse riferimento  all’invenzione degli ami da pesca, delle pentole di terracotta o della macina a pietra, ma l’antropologa spiegò: Nel regno animale, se ti rompi una gamba, muori. Non puoi scappare dal pericolo, andare al fiume e bere o cercare cibo. Ti riduci a carne per bestie predatrici che si aggirano intorno a te. Nessun animale sopravvive ad una gamba rotta abbastanza a lungo perché la gamba guarisca. Un femore rotto che è guarito è la prova che qualcuno si è preso il tempo di stare con colui che è caduto, ne ha bendato la ferita, lo ha portato in un luogo sicuro e lo ha aiutato a riprendersi.”

Margaret Mead disse che la possibilità di aiutare qualcuno nelle difficoltà è stato il punto di partenza della nostra civiltà. Noi  offriamo il nostro meglio quando serviamo gli altri.  Essere civili è questo! Restare umani o forse ritornare umani: questa pratica  è la madre di tutte le battaglie che dobbiamo combattere per riprendere la strada della civiltà. Dobbiamo prendere atto che si tratta anzitutto di portare avanti una guerra spirituale e culturale per un’umanità nuova che permetta di contrapporre l’amore per l’uomo e per la vita al gelido cinismo delle oligarchie di potere egolatriche e senz’anima.

Solo sul  piano materiale e strumentale, la battaglia è persa contro i padroni dell’economia e delle tecnologie. Se la Sanità Pubblica poi non si riporterà sotto la competenza dello Stato Centrale e non si rimetterà in discussione la convenzione con le strutture private convenzionate, sarà molto dura ottenere qualche successo. Lo Stato continua ed elargire sempre maggiori fondi pubblici ai privati nella sanità come nella scuola, senza verificare il buon fine degli stanziamenti.

E noi siamo arrivati al punto di dare meno medicine agli anziani poveri, per accelerarne la morte”. (Papa Francesco).    

Gianfranco Barcella

2/VACCAREZZA: IL PIANO SANITARIO È LEGGE, A BOCCA ASCIUTTA GUFI E CASSANDRE, VINCE SAVONA.

Comunicato stampa – Buongiorno Amici.Ci sono volute 26 ore consecutive di Consiglio Regionale, ma ne è valsa la pena; nuovo Piano Sanitario, in barba ai gufi e alle cassandre è, finalmente, realtà. Molte le novità contenute nel Piano, e i Liguri potranno verificarlo a breve.
Un ringraziamento all’ Assessore Angelo Gratarola, che non ha disatteso la parola data e ha consolidato le migliori aspettative sulla rete ospedaliera della Provincia di Savona.
Sintetizzando: confermato il DEA di Secondo livello del Santa Corona di Pietra Ligure, confermando il Trauma Center e il Punto Nascite e ottenendo la deroga necessaria per il mantenimento dell’ unico DEA di secondo livello non genovese.
Confermato il DEA di Primo Livello al San Paolo di Savona, confermando la deroga per tutte le eccellenze aggiuntive alle specialità previste in un DEA di Primo Livello, confermando, inoltre, il punto nascite. La Provincia di Savona quindi, come detto fin dall’inizio, mantiene due punti nascita. Proseguiamo: conferma di due punti di primo intervento, P.P.I., sia al nosocomio San Giuseppe di Cairo Montenotte che al Santa Maria di Misericordia ad Albenga. Nell’immediato è confermata l’apertura per 12 ore con richiesta di deroga per 24 ore nei periodi di maggior afflusso o se la situazione facesse emergere questa esigenza.
Confermata l’automedica in Valbormida su 24 ore e la sperimentazione di India, il mezzo con a bordo un infermiere per implementare il servizio di emergenza della provincia di Savona: per ora sulle 12 ore ma con l’ impegno se il territorio lo richiedesse , ad estensione alle 24 ore.
Confermato il potenziamento del servizio di elisoccorso.
Senza dimenticare Case e Ospedali di Comunità, i nuovi Ambulatori Territoriali e il potente investimento sull’abbattimento delle liste di attesa.Aver mantenuto la parola è una grande soddisfazione, ad altri lasciamo le polemiche e le strumentalizzazioni.

3/COMUNICATO STAMPA DELLA LISTA TOTI DEL 20 NOVEMBRE 2023

TANTO PER CAMBIARE, IL PD E LA SANITA’ TRA OMISSIONI E DISTORSIONI

Il Gruppo PD, tanto per cambiare, si erge ad improbabile giustiziere della sanità ligure, tanto per cambiare, con altrettante improbabili dichiarazioni. E, tanto per cambiare, allarmismo, strumentalizzazione delle informazioni, omissione di dati, sono gli ingredienti del cocktail del giorno. Se non ci si preoccupasse delle persone, dei liguri, sarebbe da non dar seguito a certe affermazioni, ma visto il tema così delicato proviamo a spiegare ancora una volta, più a loro che ai cittadini, la realtà dei fatti, punto per punto…tanto per cambiare!

Partiamo dai numeri. Il primo tema da loro affrontato è quello di chi rinunci a curarsi, della spesa, del bilancio, alla carenza di organico e, provano col carico, degli “ospedali non realizzati”. Ovviamente omettono “piccoli” dettagli a loro scomodi, come il fatto il Pd abbia chiuso alcune strutture, mentre la nuova giunta ne ha previste 3 – Felettino, Taggia ed Erzelli – oltre ai nuovi Galliera e monoblocco del Santa Corona;  o come, nonostante in tutta Italia vi sia difficoltà a reperire infermieri e specialisti, tra 2019 e 2023, il numero degli infermieri è aumentato, mentre il dato che riferiscono ai medici specialisti (-800) corrisponde esattamente alle assunzioni in programma per il biennio 2023/24.

Non che non si voglia riconoscere le difficoltà di reperimento del personale, la trasparenza, noi, la abbiamo sempre mantenuta. Ma almeno riconoscere il lavoro svolto, l’avvio di concorsi che nell’ultimo anno hanno prodotto 1800 assunzioni tra infermieri ed Oss e la predisposizione di nuovi bandi. Senza dimenticare la stabilizzazione di centinaia di addetti.

Anche su questo, soliti omissis, ma vediamo l’altra argomentazione: le liste di attesa. Il Pd parla di 50milioni ai privati e di spot elettorali, ma non specifica che lo stanziamento riguarderà prestazioni differibili come interventi chirurgici a bassa intensità, protesi all’anca e al ginocchio, cataratta, colecisti, esami gastroenterologiche e urologiche e diagnostica per immagini, concentrati sulle prestazioni che attualmente vedono una maggiore necessità di intervento. Inoltre, il relativo bando sarà suddiviso per lotti tra area metropolitana, levante e ponente e potranno partecipare tutte le strutture accreditate per quel genere di attività, non solo quelle che già lavorano in convenzione. Si tratterà di un provvedimento destinato a intervenire drasticamente sul tema delle liste d’attesa e che segue a quanto fatto per recuperare le problematiche del periodo legato al Covid.

Non poteva mancare il parere illuminato del Consigliere Sanna sulla medicina territoriale. E qui si ignora perfino la lettera della Direzione Generale del Ministero che evidenzia, tra gli aspetti positivi, anche la “governance pubblica” sulle “case della comunità dove i grandi ospedali si rivelano sempre più specializzati e dedicati a patologie complesse, mentre gli ospedali e le case di comunità (previste dal Pnrr), si integrano nel territorio divenendo punto di riferimento per ricoveri a bassa intensità di cura e cronicità, per garantire prestazioni ambulatoriali e continuità assistenziale, cure domiciliari, servizi sociali.

Insomma, un attacco debole seppur urlato che non tiene conto nemmeno della positiva valutazione sul Piano Sociosanitario ligure da parte della direzione generale della Programmazione sanitaria del Ministero. E cosa dobbiamo fare? Di certo non ci arrenderemo, non ne siamo capaci. Si sta così provvedendo alla realizzazione di uno schemino, pensando le parole dell’Assessore Gratarola e le note esplicative siano per loro difficili da comprendere, nel primo caso, e leggere, nel secondo. Sarà dovuto ad un deficit dell’attenzione? Magari con una mappa cognitiva da tenere sulla scrivania eviteranno di incorrere nei consueti “errori” di valutazione e di cercare consenso spaventando i cittadini che comunque, ahi loro, hanno capito la solfa. Tanto per cambiare…

                          


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G.F. Barcella

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