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Liguria e Basso Piemonte

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Alassio: ha chiuso Paul & Shark, abbigliamento di lusso 2/Mezzo milione dall’Imposta di soggiorno. Il riparto.


Era l’11 dicembre 2014 quando Trucioli.it titolava: ‘Alassio perde Nello abbigliamento (dal 1956). L’ingegnere sarto che non ha mai fatto saldi ora cede a Paul & Shark’. Un colosso della moda in Italia e nel mondo. Dopo 9 anni è accaduto forse ciò che nessuno si aspettava. La chiusura definitiva a due passi dal celebre Muretto.

Ancora dall’archivio di Trucioli.it :…Chi invece ha deciso di investire ad Alassio è l’azienda, il marchio italiano, Paul & Shark  che per il 2014 prevede  di raggiungere un fatturato di 170 milioni di euro, con un export pari all’80 %. Nel negozio di Nello  la casa di moda  di Varese poteva già contare su un vasto assortimento. Dal primo febbraio 2015 subentrerà nella gestione, monomarca, versando l’affitto. Un’indiscutibile iniezione di fiducia per ‘Alassio capitale del turismo’ nel Ponente ligure. Una proiezione in positivo di mercato, tenuto conto delle strategie vincenti messe in atto dal presidente ed amministratore delegato di Paul & Shark, Andrea Dini, illustrate nei giorni scorsi dalle colonne del Sole 24 Ore. Una colosso tutto italiano, con produzione nelle fabbriche made in Italy, che ha scelto di puntare su Alassio. E forse è solo l’inizio”. Da Trucioli.it un eccesso di ottimismo ? Eppure solo pochi mesi fa dal Secolo XIX e La Stampa, si poteva leggere, a firma di Stefano Franchi: “Ad Alassio tornano i Vip….e sarà una stagione d’oro per il turismo…”. 

Le due vetrine e locali spogli e via le ‘insegne’ del negozio-boutique Paul & Shark  nel budello di Alassio 

Non è la prima volta che un umile blog senza pretese di grandeur da conto che anche la Baia del Sole è sempre più alle prese del turismo di massa e assai meno di qualità come confermano alcuni intervistati-testimoni che hanno raggiunto la terza età e vissuto la Belle Époque alassina.

E’ fuori discussione che lungo la Riviera e primo entroterra si è assistito ad una costante (neppure altalenante) massificazione turistica-immobiliare senza freni. Non è casuale se molte località sono sprovviste di un nuovo Puc atteso da anni e si procede a varianti ad hoc propedeutiche a sfruttare il ‘piano casa’ moltiplicatore di metri cubi e spazi abitanti che si moltiplicano. Non è un caso se la Liguria si trova ai primi posti per consumo di suolo. All’esplosione di seconde case e chiusure di hotel anche se Alassio può ancora contare, pur decimati, su una discreta presenza di attività alberghiere tradizionali (con un 5 stelle sul mare).

Alassio e il suo ‘cuore’ commerciale più lungo e caratteristico della Liguria, con affitti che pesano nel bilancio mensile delle attività. Due anni fa era stata chiuso nel ‘budello’, senza clamori dopo una breve presenza, un’altra monomarca prestigiosa (dal 1927) Gallo che realizza abbigliamento e calze per uomo, donna e bambino di pregiata qualità. Con prezzi non certo popolari.

Altra vetrina di Paul & Shark  che si affaccia su una piazzetta in riva al mare

Ancora un’osservazione di cui nessuno tiene più in considerazione. E’ scomparso dai comunicati stampa, dalle dichiarazioni dei ‘soliti noti’ dell’industria alberghiera, il resoconto di quanto sia la spesa media giornaliera che il turista ‘lascia’ in una città. Se si compra un quotidiano in Alto Adige si potrà leggere che a Merano il turista spende 140€… a Bolzano 120€… a Cortina 180….Chi ha un archivio del savonese potrà scoprire che una delle ultime statistiche indicava, ad esempio, per certe località su fronte di ospiti d’albergo un ‘ritorno economico’ (compreso il comparto commerciale e pubblici esercizi) di 80-90 euro al giorno. A quanto siamo ai nostri giorni? Quanto spende la massa per un giorno al mare, tenendo conto delle seconde case ed altre ricettività ? Sarà capitato a molti di noi ascoltare da un ristoratore che sono sempre più frequenti i casi di clienti che ordinano un piatto di spaghetti o un secondo, un dolce, divisi per due persone. Accade pure per la pizza. Oppure clienti di Stabilimenti balneari che varcano la soglia con alimenti, acqua minerale, Coca Cola. Insomma la clientela ricca (o se volete il turismo di qualità) ha finito per scegliere altre mete soprattutto all’estero, oppure oltre oceano. Alla ‘massa’ dunque bisogna abituarsi. E spendere soldi pubblici in nuovi parcheggi è un pozzo senza fondo, il cane che si morde la coda. Non siamo il Paese dove si privilegiano i treni, con autostrade ormai collassate nei giorni di arrivi e nei rientri. Le annose ed inconcludenti polemiche su come rimediare. Chi arriva al potere da sempre la colpa a chi l’ha preceduto. Le categorie economiche ed associative balbettano. La stampa non ‘morde’, si è addomesticata.

3/DELIBERA DI GIUNTA DEL 19 – 10 – 2023  (VEDI RIPARTIZIONE IMPOSTA SOGGIORNO) – Approvazione aggiornamento riparto imposta di soggiorno anno 2023. Indirizzi conseguenti…..CONSIDERATO che:
– la previsione di introito dell’imposta di soggiorno iscritta nel bilancio 2023 è pari ad €. 490.000,00 e, tenuto conto del periodo temporale di applicazione dell’imposta dal 1° aprile al 31 ottobre è possibile che detta cifra sarà integralmente introitata e superata da ulteriori introiti;
– in seguito alle elezioni amministrative del mese di Maggio 2023, è stato necessario nominare nuovamente i componenti del Comitato Locale per il Turismo con Decreto Sindacale nr. 13 del 01/08/2023 al fine di adempiere a quanto previsto dall’art. 2 comma 2 del Regolamento comunale per l’applicazione dell’imposta di soggiorno relativamente alla gestione dell’intero gettito dell’imposta;
DATO ATTO che il Comitato Locale per il Turismo, riunitosi in data 8 agosto 2023, ha approvato l’aggiornamento del riparto dell’imposta di soggiorno 2023 come da schema riassuntivo elencato nella Deliberazione di Giunta Comunale n. 220 del 08/09/2023;
VISTO il verbale della riunione del CLT del giorno 7 settembre 2023 in occasione della quale veniva esaminato lo schema aggiornato della destinazione dei fondi previsti dal gettito dell’imposta di soggiorno per l’anno 2023, dal quale si evince che le risorse previsionali disponibili, al netto del 15% di spettanza del coordinamento provinciale del turismo presso la Camera di Commercio di Savona, ammontano a € 87.257,90;
CONSIDERATO che nella medesima seduta veniva presentato dal competente Assessore al Turismo il progetto denominato “Christmas in Riviera” che prevede nel periodo delle festività natalizie l’illuminazione attraverso un sistema di video proiezioni di alcune delle aree cittadine di maggior pregio;
TENUTO CONTO che per l’iniziativa di cui trattasi è stata presentata domanda per ottenere un finanziamento pari al 50% dell’importo complessivo del progetto, attraverso il bando “F.U.N.T.” della Regione Liguria;
DATO ATTO che il CLT si è espresso favorevolmente al finanziamento della parte restante del progetto per un importo previsionale pari a € 66.000,00, che verranno imputate per l’importo di € 33.000,00 sull’anno 2023 e i restanti 33.000,00 € sull’anno 2024;
RITENUTO quindi di dover aggiornare il riparto di destinazione del gettito dell’imposta di soggiorno anche al fine di consentire di assumere da parte degli uffici competenti i relativi impegni di spesa;……

4/CONVENZIONE URBANISTICO-EDILIZIA- Demolizione, ricostruzione in sito con incremento volumetrico, cambio di destinazione d’uso ai sensi dell’art. 7 della L.R. n° 49/09 e ss.mm.ii., e realizzazione di posto auto privato con relativa sistemazione area esterna, immobile e terreno sito in Frazione Solva Via M.M. Ollandini individuati con il Foglio n° 15 Mapp. 910, 927  (vedi Solva Bozza convenzione) Vedi anche (vedi delibera di giunta)

5/Alassio i sorbetti “Fico di Moglio” e “Begonia”, e il gelato “Fiordibegonia” iscritti nel registro comunale De.Co.

Il marchio di prodotti a Denominazione Comunale (De.Co.), garanzia di eccellenza e custode di antiche ricette inimitabili tramandate nel tempo, va a certificare tre nuovi prodotti della ricca tradizione gastronomica alassina: i sorbetti “Fico di Moglio” e “Begonia”, e il gelato “Fior di Begonia”. Tutti e tre i prodotti, con delibera di Giunta Comunale su relazione e proposta dell’Assessore al Commercio del Comune di Alassio, Franca Giannotta, sono stati iscritti nel registro comunale De.Co.

“Per quanto riguarda il sorbetto “Fico di Moglio” – spiega l’Assessore Franca Giannotta – l’importante certificazione ha potuto essere ottenuta a partire dal legame fortemente identitario del prodotto con il territorio comunale, e nello specifico le terre della frazione panoramica Moglio. Il sorbetto “Begonia” e il gelato “Fiordibegonia” trovano invece la loro collocazione nel registro comunale De.Co. tenendo conto della coltivazione della begonia nei meravigliosi Giardini di Villa Pergola e nei giardini comunali di Alassio, dello storico utilizzo alimentare della stessa, nonché della tradizione di produzione artigianale del gelato diffusasi nella città con lo sviluppo del turismo. E’ una bella soddisfazione l’inserimento di questi prodotti nell’elenco delle eccellenze della gastronomia alassina, anche tenendo conto del legame delle ricette alla begonia con il Festival della Cucina dei Fiori che si tiene in primavera ad Alassio e che, con una serie di eventi e iniziative davvero coinvolgenti, insegna tra le altre cose a riconoscere i numerosi fiori spontanei che crescono sulle colline di Alassio e a utilizzarli in cucina”.

I prodotti sono stati posti all’attenzione dell’Assessorato al Commercio dal gelatiere di Alassio Aldo De Michelis di “Perlecò”.


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