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Pietra Ligure. Il sindaco: ‘Code sull’Aurelia? Non ci sono più’. Carrara: ‘Le foto lo smentiscono’


Per il Sindaco De Vincenzi le code sull’Aurelia non ci sono più; ma le foto dimostrano, invece, che ci sono eccome! Non c’è peggior cieco di chi non vuole vedere. Cronaca di code sull’Aurelia e di un centro storico di Pietra Ligure che, desertificandosi, sta diventando un mortorio. Gli effetti del senso unico sul lungomare per una città che ha solo due strade carrozzabili.

 

Polo di Centrodestra per Pietra – Lista Civica dei Pietresi

Gruppo consiliare “Centrodestra”

Consigliere Mario Carrara

Una fotografia rappresenta l’immagine della realtà, fissata in un determinato momento cronologico. Nei processi in tribunale le fotografie sono la prova “principe” oggettiva che ritrae la realtà quel essa è; per questo hanno più valore delle testimonianze orali che possono essere confuse, parziali, o peggio, “distorte” perché “di parte”.

Il valore di quello che rappresenta una fotografia viene, quindi, riconosciuto in qualunque sede in cui si debba esprimere una valutazione ed un giudizio obiettivo ed imparziale. Tutto questo è vero dappertutto, meno che nel Consiglio comunale di Pietra Ligure. Meno che mai dal Sindaco Luigi De Vincenzi e dai suoi seguaci che, ancora una volta, si sono azzardati a sostenere che le code sull’Aurelia NON esistono! O meglio: Non esistono più!

Questo è successo ancora in occasione della discussione dell’ennesima nostra Mozione consiliare che, indirettamente, riguardava il problema delle code sull’Aurelia; mozione che, dopo ben 9 mesi, essendo datata 1⁰ Marzo 2023, è venuta all’esame del Consiglio comunale pietrese.

Questa Mozione mirava ad “alleggerire” il traffico nel tratto “cruciale” dietro al centro storico cittadino, evitando che le automobili provenienti dall’entroterra tramite via Crispi fossero costrette ad immettersi in via Borro e infine sull’Aurelia presso la rotonda sotto le scuole elementari. Per ottenere questo risultato proponevano il ripristino del doppio senso di circolazione nel tratto iniziale della stessa via Francesco Crispi, tra i due ponti dell’Aurelia e della ferrovia, in piazzetta Can. Morelli, oppure la semplice inversione del senso unico in quello stesso tratto esistente da “mare a monte”, nel senso da “monte” verso il “mare”, cosicché le automobili provenienti da nord si sarebbero immesse direttamente sull’Aurelia presso la rotonda del Maremola, dalla fermata della Sati, da dove è notorio che le code del traffico abbiano termine.


Quella del ripristino del doppio senso almeno in quel breve tratto di via Crispi ci pareva una soluzione semplice ma efficace, considerando che prima che anche lì fosse imposto il senso unico, vigeva da sempre il “doppio senso” di circolazione, senza che mai vi si fossero riscontrati inconvenienti o problemi di sorta anche perché la “ristrettezza” dei passaggi imponeva agli automobilisti prudenza e un’andatura moderata. Dall’altra parte del fiume, nella parallela via don Guaraglia, sovrastata anch’essa dal ponte ferroviario, c’è da sempre il doppio senso di marcia, ma problemi di circolazione non ce ne sono mai stati.

Quindi, una soluzione “a portata di mano” da attuare senza indugio.

Tuttavia, come dicevano prima, anche questa volta l’atteggiamento intransigente del Sindaco e della sua maggioranza, ha detto “No”, motivandolo con un’ulteriore negazione della realtà; secondo loro, dopo la conclusione dei lavori su via Nazario Sauro, il problema
delle code sull’Aurelia non esiste più, essendosi risolto definitivamente….. in quanto “code sull’Aurelia non ce ne sono più…“. E quelle code che eventualmente si formano…”ci sono sempre state“, anche prima che venisse imposto il senso unico di marcia sul lungomare di Pietra Ligure, che è il VERO e principale responsabile della catastrofe della circolazione automobilistica di Pietra Ligure da ormai ben tre anni (21 Gennaio 2020).

Tuttavia, checché ne dicano “lor signoriprima che questa scellerata decisione venisse fatta subire alla città, le code sull’Aurelia non si formavano ed il traffico scorreva fluente. Se, invece, continuano a sostenerlo, vuol dire che, a quanto pare, contano molto sul fatto che tra i cittadini ci sia una percentuale altissima di “smemorati”.

Ma le code sulla via Aurelia, come dimostrano le fotografie del 7 Novembre, ci sono ancora, esistono e sono reali. Allora perché il Sindaco De Vincenzi ed i suoi compagni si ostinano a dire che…..: “Le code non ci sono più” se è dimostrato che pressoché tutti i giorni, in determinate fasce orarie, si formano regolarmente? Qui vale il detto che non c’è peggior cieco di colui che non vuole vedere. Anche perché se non si ostinasse a continuare a negare l’evidenza della realtà, il Sindaco De Vincenzi dovrebbe ammettere che il provvedimento, specialmente voluto da lui, del senso unico sul lungomare ha provocato uno sconvolgimento della viabilità con conseguenze catastrofiche sulla “mobilità” automobilistica; conseguenze che, ormai da tre anni, stanno rendendo la vita difficile agli automobilisti che devono percorrere la via Aurelia, rendendoli quasi dei “sequestrati” in auto, condannati a tempi indefiniti per percorrenze di pochi chilometri.

Ma non sono solo le nefaste conseguenze sulla viabilità che dal 2020 devono essere subite.

Infatti, durante quel Consiglio comunale, abbiamo ascoltato anche un altro azzardo spudorato. Al nostro rilievo che il senso unico sul lungomare, oltre che danni alla viabilità per le code sull’Aurelia, stia provocando il declino, la vera e propria decadenza del centro storico, soprattutto sotto il profilo commerciale, perché la gente non lo frequenta più o evita di frequentarlo, ci è stato risposto che commercialmente parlando il centro storico è, invece, vivissimo e pieno di vitalità…. Quindi, che, circa lo “stato” del centro storico le cose vanno benissimo.

Quello che abbiamo sentito ha lasciato “sbigottiti”. Infatti, a dimostrare le effettive condizioni del centro storico pietrese stanno le serrande abbassate ed i negozi già chiusi, che continuano a chiudere e chiuderanno ancora e le vie percorse per lo più da sparute persone, per lo più anziani o residenti nello stesso centro storico. D’altronde perché la gente dovrebbe ancora venire in centro a Pietra? Le sbarre del passaggio a livello ferroviario a volte stanno abbassate immotivatamente anche per delle mezz’ore e senza la possibilità di poter invertire la marcia si resta bloccati senza potersi muovere.

Anche quest’eventualità certo non incoraggia i cittadini ad imboccare il viale a mare per venire in centro. Il gran numero di parcheggi sempre vuoti su via don Giovanni Bado stanno lì a testimoniare quanto affermiamo. E i parcheggi non sono vuoti solo adesso a Novembre: lo erano anche in piena Estate.

In centro a Pietra, ormai, ci si viene solo per andare in chiesa, in farmacia, in comune, in banca o in qualche studio professionale superstite. E basta.

A lungo andare questo provvedimento del senso unico del lungomare non ha avuto, quindi, solo effetti tragici sulla viabilità, ma anche sulla stessa vivibilità e sull’economia di Pietra Ligure: senz’altro di quella del centro storico. Che, ben differentemente da quanto avviene nelle altre cittadine, non c’è alcun dubbio si stia impoverendo progressivamente. La sua decadenza è sotto gli occhi di tutti, basta percorrere le sue vie, ad ogni ora del giorno.

I soli sabato e domenica mattina, quando arrivano i turisti del weekend, NON BASTANO a “raddrizzare” una situazione che appare sempre più simile ad un “mortorio“, perché poi ci sono anche gli altri giorni della settimana …da vivere. Guardare alla vitalità di centri storici vicini come Loano, Finale o Alassio, con la frequentazione dei loro ” budelli”, è fare un paragone impietoso nei confronti di quello di Pietra Ligure che va progressivamente desertificandosi.

Ma questa è la cruda, amara realtà, al di là della propaganda del Sindaco.

Che fare per porvi rimedio, vista la cocciuta ostinazione da parte di quest’ultimo e della sua consorteria nel non
voler vedere
, nel non voler
prendere atto degli effetti nefasti di questo provvedimento fallimentare?

Per tornare “a sperare“, si potrebbero attivare le procedure per indire il referendum sulla revoca del senso unico tra i cittadini pietresi, che comporta la raccolta di circa 800 firme di residenti, per obbligare il Sindaco a convocarlo. Le firme le raccoglieremmo agevolmente, visto che questo è un tema molto sensibile in città, ma nelle more della sua convocazione ci ritroveremmo proprio sotto le elezioni comunali della prossima Primavera.

E allora questa questione così profondamente “divisiva” e oggi apparentemente “irrisolvibile”, vista la pervicace ostinazione di chi l’ha creata nel sostenerla e nel considerarla “immodificabile” in quanto ritenuta apportatrice di grandi benefici e vantaggi per la città, anziché dei danni, delle “sofferenze”, delle problematiche che sta provocando e sono sotto gli occhi di tutti, la potranno risolvere direttamente i cittadini residenti di Pietra Ligure: a Maggio.

Mario Carrara, consigliere comunale

9 Novembre 2023

La proposta sulla modifica del senso unico della viabilità in via Francesco Crispi, che era contenuta nella nostra Mozione respinta nell’ultimo Consiglio comunale.



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Carrara

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