Riportiamo alcuni stralci dal libro “Loano Isola del Ponente. Storia, racconti e curiosità” di Paolo Geraci. Nei due tomi di oltre mille pagine Loano è quasi un pretesto per esplorare una miniera di informazioni storiche (e curiosità) non soltanto relative al luogo, ma anche al territorio del Ponente Ligure, a Genova, all’Italia e all’Europa dei secoli passati.
Un libro quasi enciclopedico, ma di facile lettura o consultazione, che non dovrebbe mancare nelle biblioteche di chi vive o frequenta la Liguria. Ma neppure negli istituti scolastici. Disponibile nelle librerie di Loano, Albenga e acquistabile direttamente dalla casa editrice.
Tante le curiosità non solo culturali. Loano che era un’estensione di agrumi, arance e mandarini. Dalla piccola stazione partivano in inverno vagoni di carciofi e di verdure. In estate quelli di pesche e di albicocche. Erano diretti a Milano e, da lì, all’estero in Europa.
Ormai non serve recriminare. Semmai prendere coscienza, da parte delle giovani generazioni e di chi viene eletto ad amministrare la res pubblica che si è consumato purtroppo uno scempio edilizio. Quel che il prof. Antonio Arecco il ‘principe’ della storia e cultura loanese ha definito ‘furore edilizio’. E il notaio Matteo Lavagna, nel dicembre 2018, partecipando all’incontro ‘Libri sotto l’Albero’ e ‘Barchezandu in te Loa’, fa un accorato e caloroso appello ai loanesi per l’istituzione di una Fondazione per il patrimonio storico e culturale del prof. Arecco (vedi Trucioli.it…).
E il dr.Geraci commenta (in una pagina dei due volumi) a proposito del furioso sviluppo edilizio ” Solo il silenzio si addice a quello che abbiamo tuttora sotto gli occhi. Il silenzio degli innocenti vale più di qualunque grido di ribellione e dolore.
Senza per questo voler fare di ogni erba un fascio.