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Il sindaco: ‘Alassio all’avanguardia in Italia e Europa. Depurazione biologica refluo urbano. In attesa allaccio con Borghetto S. Spirito’. 2/No al CPR ad Albenga


Il comunicato ufficiale del Comune: “Alassio all’avanguardia in Italia e in Europa nella scelta di depurazione biologica del refluo urbano: parere favorevole dalla Commissione Regionale per la Pesca. In attesa che l’auspicata implementazione dell’impianto consortile di Borghetto S. S. permetta il collettamento dei reflui fognari”.Alassio dice no  al CPR ad Albenga.

Il Direttore Generale di SCA Massimo Parodi: “L’azione di tutela ambientale di Alassio racconta di un perfetto gioco di squadra, di una sinergia che si è creata tra i Comuni di Alassio e Laigueglia, il Gestore idrico SCA, le Province di Imperia e Savona e la Regione Liguria, tutti uniti per generare un unico risultato: la tutela dell’ambiente marino”.

La Commissione Regionale per la Pesca ha espresso unanime parere favorevole alla posa in mare richiesta dal Comune di Alassio del diffusore Sea Guardian, dotato di biofiltri Muds. Questa iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Alassio ha come obiettivo primario l’ottimizzazione del trattamento dei reflui comunali, in attesa che l’auspicata implementazione dell’impianto consortile di Borghetto S. Spirito permetta il collettamento dei reflui fognari di Alassio.

All’occasione erano presenti il Sindaco di Alassio Marco Melgrati, l’Ing. Enrico Paliotto, responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Alassio, il Direttore Generale di SCA srl Massimo Parodi e il Direttore Tecnico Adriano Baldini, l’Ing. Sergio Cantini, amministratore unico MUDS srl, ovvero la società detentrice dei brevetti sui biofiltri, Pier Paolo Pratis, amministratore delegato di Sea Guardian srl, detentrice dei brevetti del superdiffusore UDOS, e alcuni membri dell’Università di Genova. Nella stessa circostanza, la Commissione Regionale ha espresso i propri complimenti al Comune di Alassio per la sua costante attenzione al problema ambientale marino e per la completezza della documentazione presentata.

Il sistema Sea Guardian è uno strumento di depurazione biologica del refluo urbano, totalmente eco-sostenibile e senza alcun impatto ambientale. Adottandolo, la città di Alassio conferma la sua storica vocazione Green, a tutto beneficio dei cittadini e dei turisti. Il valore della depurazione biologica marina è suffragato da soggetti molto autorevoli, quali l’Università di Genova e il CNR, e ha già trovato applicazione pratica nel Comune di Laigueglia, che ha installato sulla propria condotta sottomarina biofiltri Muds. In questo modo, ha sostenuto al massimo la tutela delle acque del proprio litorale, ottenendo la Bandiera Blu 2023.

“La nostra città ha sposato questa scelta – dichiara il Sindaco di Alassio Marco Melgrati – decidendo di utilizzare la stessa innovativa tecnologia già sperimentata a Laigueglia per ottenere in poco tempo ottimi risultati per la depurazione del proprio refluo urbano, prestando la massima attenzione alla tutela del suo mare e del suo territorio. Non solo, la nuova tecnologia trasforma il refluo in alimento per i pesci, favorendone la riproduzione a tutto beneficio dell’ecosistema marino. Questo sistema di depurazione è già stato legittimato in molti Paesi del nord Europa. Visto il suo valore, una volta realizzato ad Alassio, chiederemo ai nostri rappresentanti onorevoli Europei di fare pressione affinché venga riconosciuto ufficialmente anche in Italia come sistema alternativo al depuratore secondario tradizionale”.

Nel nostro Paese – sottolinea il Direttore Generale di SCA, Massimo Parodi – la cronaca riporta spesso avvenimenti spiacevoli e problematici, ma oggi avviene il contrario: l’azione di tutela ambientale di Alassio racconta di un perfetto gioco di squadra, di una sinergia che si è creata tra i Comuni di Alassio e Laigueglia, il Gestore idrico SCA, le Province di Imperia e Savona e la Regione Liguria, tutti uniti per generare un unico risultato: la tutela dell’Ambiente marino”.

Il via esecutivo al progetto avverrà dopo la definitiva autorizzazione regionale, attesa nelle prossime settimane: in questo modo Alassio potrà offrire una qualità ancora maggiore delle sue acque di balneazione, a partire dalla prossima stagione 2024.

2/Preoccupazione del Sindaco di Alassio Marco Melgrati per l’ipotesi di apertura di un CPR ad Albenga

COMUNICATO STAMPA – L’ipotesi che sta circolando in questi giorni riguardante l’apertura di un centro di permanenza e di rimpatrio per i migranti (CPR) nel Ponente ligure, più precisamente nel comprensorio albenganese – scaturita a seguito della visita del Ministro degli Interni Matteo Piantedosi, che è stato a Ventimiglia e ha presieduto a Imperia il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica – desta la preoccupazione del Sindaco di Alassio Marco Melgrati, che dichiara quanto segue:

Stiamo seguendo con molta attenzione le ipotesi che circolano in questi giorni a proposito dell’apertura di un CPR nel territorio di Albenga. Come primo cittadino di Alassio – il nostro gioiello della Riviera di Ponente che nell’industria dell’ospitalità genera da sempre un importante indotto a beneficio di tutto il territorio – e come primo cittadino che ha a cuore il benessere e la sicurezza dei residenti e dei turisti della propria città, mi sento fortemente preoccupato per questa possibilità che si va delineando. Come sappiamo, e come ha ricordato il Ministro Piantedosi nel corso della sua visita a Ventimiglia e a Imperia, nei CPR vengono trattenuti, per provvedimento convalidato dall’autorità giudiziaria, gli immigrati irregolari che hanno commesso reati o hanno manifestato condizioni di pericolosità. Se collaborano con l’identificazione possono sottrarsi alla condizione e uscire in poche ore ai fini del rimpatrio. Tuttavia, molte di queste persone, per svariate ragioni, restano poi comunque sul territorio. Tutto questo mi spaventa, soprattutto pensando alle ormai note complessità legate alla gestione dei CPR. Complessità che, innegabilmente, ricadono sul territorio in termini di ordine pubblico, di sicurezza, di impiego massiccio delle Forze dell’Ordine e – non esito ad affermare – anche di immagine, visto che la nostra città vive di turismo. Pensiamo a tutto ciò che potrebbe comportare l’apertura di un CPR in un territorio come il nostro, dove l’eccellenza turistica di Alassio ben si sposa da sempre con la vocazione produttiva di Albenga, che peraltro sta crescendo negli ultimi anni anche dal punto di vista della ricettività, grazie alla valorizzazione di un patrimonio storico e artistico eccezionale di cui, come vicini di casa, siamo orgogliosamente fieri. Il mio augurio più sentito è, dunque, che l’ipotesi ventilata in questi giorni venga al più presto accantonata, per trovare al suo posto una soluzione alternativa che eviti di mettere in ginocchio due località che, come ho già sottolineato, sono fiori all’occhiello della Liguria dal punto di vista turistico e produttivo e rappresentano un volano per la crescita dell’intera Riviera di Ponente”.

 

 


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