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Ferrovie nel Basso Piemonte. Certe amicizie tra Pubblici Amministratori ed autonoleggiatori. Pienamente legali, ma assolutamente immorali


Nel numero di domenica 10 settembre, rispettivamente a pagina 50 ed a pagina 52, sono comparsi due articoli (L’Ancora) riguardanti il servizio di trasporto pubblico lungo la tratta Alba – Castagnole Lanze – Nizza Monferrato – Alessandria.

di Roberto Borri

Anche alla luce della ripresa del servizio ferroviario tra Alba ed Asti, seppur con sei sole coppie, con orari solo parzialmente confacenti alle esigenze dell’utenza e solo dal lunedì al venerdì, come sulla tratta Acqui Terme – Asti, il che è già, di per sé, imperdonabile per l’Amministrazione di un territorio che ambisca ad essere una zona turistica e tutelato daIl’UNESCO.

Nel primo articolo, compare un cenno alla lodevole iniziativa messa in atto a Canelli per raccogliere firme finalizzate alla ripresa del servizio ferroviario anche tra Castagnole Lanze e Nizza Monferrato, visto che la tratta è praticabile, così come quella tra Alba ed Asti, anzi, è nuovamente praticabile grazie ad un provvidenziale intervento della Fondazione FS, sapientemente diretta dal Comm. Ing. Luigi Francesco Cantamessa Armati, il quale ha, con i fatti, dimostrato l’assoluta infondatezza .delle varie voci, a diverso titolo, diffuse, in questi ultimi anni, su di un difficile e, comunque, poco conveniente dal punto di vista economico recupero della praticabilità tra Alba e Castagnole Lanze: va da sé che tali voci circolavano per instillare nella popolazione una propensione a rassegnarsi ad uno statu quo impossibile a modificarsi.

In entrambi gli articoli, si riferisce della modifica agli orari dell’autoservizio nella tratta Alba – Castagnole Lanze – Nizza Monferrato – Alessandria: se aver programmato la coincidenza con i servizi ferroviari è quanto mai approvabile, ancorché si tratti di norma universale da seguire, altrettanto non si può affermare delle dichiarazioni dell’ill.mo Sig. Assessore, né ·del gestore degli autoservizi. Infatti, se tra Alessandria (recte, Cantalupo, nello stesso Comune) e Nizza Monferrato, purtroppo, si può contare solo sul trasporto stradale, dovendosi ancora compiere importanti lavori di manutenzione alla tratta ferroviaria, tra Nizza Monferrato e Castagnole Lanze, si sarebbe potuto istituire un valido servizio ferroviario, ancora meglio se esteso all’intero percorso Acqui Terme – Nizza Monferrato – Castagnole Lanze – Alba e, volendo realizzare un cadenzamento, si sarebbe potuta inserire questa relazione a metà dell’intervallo che intercorre, da una parte, tra le corse Acqui Terme – Nizza Monferrato – Asti e, dall’altra, Alba – Castagnole Lanze – Asti, senza contare che una relazione stabile tra Acqui Terme ed Alba metterebbe in comunicazione mete turistiche di prim’ordine, non solo i due capilinea, ma anche, lungo il percorso, Canelli e Santo Stefano Belbo, con i suoi itinerari Pavesiani.

Ahimè, sono fin troppo note certe amicizie tra Pubblici Amministratori ed autonoleggiatori e le cose vanno nel modo esecrato già 44 anni prima di Cristo da Cicerone, che aveva trattato de amicitia in maniera chiara e sufficientemente esaustiva. Le direttive provenienti dalla Comunità Europea in merito a liberalizzazioni e privatizzazioni, non sono state deliberate a caso, ma, illudendo la popolazione in merito ad un presunto risparmio derivante dalla concorrenza e dal mercato, hanno legittimato, anzi, addirittura prescritto l’interesse privato in settori dai quali dovrebbe essere categoricamente escluso, come i servizi pubblici essenziali ad alta rilevanza sociale: interessi, per dirla con Kant, pienamente legali, ma assolutamente immorali. Pertanto, le ragioni della persistenza dell’autoservizio tra Nizza Monferrato e Castagnole Lanze sono quanto mai evidenti e chiunque se ne sarà già avveduto.

Roberto Borri

 


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