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Scultura di Luigi Francesco Canepa in una mostra nel nome di Sant’Agostino


Lo scultore Luigi Francesco Canepa, attivo ad Albisola dai primi anni Novanta, é presente con una propria opera, su invito, con altri quarantadue artisti, italiani e stranieri, a Pavia, dal 7 settembre e per tutto il mese, nella importante iniziativa d’arte “La profondità nascosta.

di Federico Marzinot

Luigi Francesco Canepa con Giosuè Allegrini (vedi didascalia a fondo pagina 1)

Lo sguardo oltre l’immagine. Confessioni d’artista in mostra a mille metri  dall’arca di S. Agostino”, in atto nell’ambito delle celebrazioni per il XIII centenario  della traslazione  da Cagliari a Pavia, nel 723, del corpo del Santo, morto nel 430 , a Ippona (l’attuale Annaba, in Algeria) durante l’invasione del Nord Africa da parte dei Vandali; le sue spoglie erano state poi portate in Sardegna da esuli e venerate a Cagliari; verranno poi fatte trasportare a Pavia dal re longobardo Liutprando; da allora esse sono custodite e venerate nella basilica di San Pietro in Ciel d’Oro. La mostra, “momento di riflessione e di creatività”, é stata promossa ed attuata dal “Collegio Fratelli Cairoli”, di Pavia, con la collaborazone di ”Amici della Galleria Marco Fraccaro”, la Fondazione “Frate Sole” e il  “Collegio Castiglioni Brugnatelli”. Ne sono curatori Gabriele Albanesi, direttore artistico della Civica scuola di arte visiva del Comune di Pavia, Carlo Pellini, presidente dell’Associazione “Amici della Galleria Marco Fraccaro”; con loro hanno collaborato alla selezione degli artisti ed alla raccolta delle opere tutti i membri della “Associazione” ed  il c.ammiraglio e critico d’arte Giosuè Allegrini, coordinatore scientifico e documentale del Settore storico, culturale e artistico di Edisu Pavia-Ente per il diritto allo studio universitario. La Fondazione “Frate Sole”, come proposta di dialogo nella mostra  con altre  espressioni d’arte contemporanea, ha proposto un’opera significativas dell’arte del bresciano Costantino Ruggeri (1925-2007), monaco francescano,  pittore, scultore, progettista di edifici religiosi nel nostro ed in altri Paesi.

A ciascuno dei quarantatrè artisti, protagonisti della mostra, era stato chiesto di proporre un’opera   legata alla figura e al pensiero di Sant’Agostino, accompagnata da una propria breve riflessione, una “Confessione”, sulla spiritualità, presente accanto all’opera, che – in ideale coerenza con la tendenza alla introspezione, al cercare dentro di sé la verità, con i sofferti ripensamenti propri del Santo –  facesse avvertire al visitatore la possibilità di andare “oltre” l’immagine che gli veniva proposta. Le opere in mostra, espressioni di tecniche e poetiche diverse, sono collocate, in una logica di percorso diffuso, in tre diversi contesti, di grande valore artistico ed evocativo: la “Galleria Marco Fraccaro”, spazio espositivo dai primi anni ’70; la Cappella del “Collegio Cairoli”, ralizzata nel 1782 su disegno di Leopoldo Pollack; la Cappella del “Collegio Castiglioni Brugnatelli”, affrescata nella seconda metà del XV secolo da un gruppo di pittori lombardi, guidati da Vincenzo Foppa e Bernardo Bembo. In quest’ultimo ambiente, dedicato alla esposizione delle sculture, Luigi Francesco Canepa propone la sua opera intitolata “Il percorso”, di notevole dimensione, serratamente composta d’un elemento in ardesia, svettante verso l’alto, verso il divino, e d’uno in marmo rosa, al suo fianco,’altra parte della riuscita proposta dell’artista, maturata con profonda sensibilità e proposta con sapiente tecnica. “Ho scelto il grigio colore dell’ardesia”  spiega Canepa  “per meglio rappresentare la prima parte della vita del Santo, nato da padre pagano e da madre cristiana, caratterizzata da un periodo il cui percorso religioso  é stato irto di difficoltà e sofferti ripensamenti, rappresentati nell’opera dai segni irregolari lasciati  intenzionalmente sulla superficie del blocco di ardesia su cui ho lavorato, composto da numerose lastre unite in modo disordinato, come fossero mattoni di una costruzione, e lasciate in vista ad avvalorare ancor meglio il “percorso” di Agostino verso la religione cristiana, che avviane con l’inserimento laterale  di un elemento, un cerchio a metà, in marmo rosa, quasi trasparente, che rappresenta la sua conversione, l’illuminazione verso il divino”.

Così si esprime poi Canepa nel testo, la “Confessione”, proposta in mostra accanto alla sua opera: La spiritualità per me, non credente, talora inconscia  si rivela in noi attraverso la ricerca, spesso sofferta, del senso della propria vicenda individuale e del suo esistere  nel proprio tempo, d’una speranza. Una delle espressioni di tale ricerca é  l’arte. Per me ricerca del bello, la creatività. Il pennello, lo scalpello, la mano che foggia  l’argilla sono, a loro volta, strumento rivelatore di tale mio invisibile sentire e del mio desiderio di esprimerlo, di comunicarlo”.

Accanto a “Il percorso” Canepa propone  la scultura “Evocazione”, ricavata da un uuico pezzo di legno di castagno; qui sono presenti “due forme rivolte verso il cielo, verso l’alto, come ad un rituale, per richiamare ed invocare la presenza di una divinità a cui rivolgere l’invito a manifestarsi”. 

Federico Marzinot 

Foto 1: Pavia, Cappella del “Collegio Castiglioni Brugnatelli”, mostra “La profondità nascosta”, da sinistra, il critico d’arte Giosuè Allegrini e lo scultore Luigi Francesco Canepa accanto alla sue opere “Il percorso”, e,, in primo piano, “Evocazione”. Giosuè Allegrini, contrammiraglio della Marina militare italiana, collaboratore per la realizzazzione della mostra di Pavia, aveva curato, assieme a Claudia Ghirardello, la mostra “La Marina Militare fra arte, storia e tecnologia”, svoltasi a Genova, al “Galata Museo del Mare”, dal 26 novembre scorso al 9 gennaio di quest’anno, vi erano presenti quattro sculture e due grandi ceramiche di Canepa. Sempre a cura di Giosuè Allegrini é in corso a La Spezia, promossa dal Comune, dal 31 marzo sino al 14 gennaio prossimo, al CAMeC – Centro Arte Moderna e Contemporanea,  la mostra “SARENCO-La Platea dell’Umanità”, dedicata al cinquantennale percorso nell’arte di di Sarenco, al secolo Isaia Mabellini (Vobarno 1945-Salò).

Pavia, Cappella del “Collegio Castiglioni Brugnatelli”, mostra “La profondità nascosta”, le sculture di Luigi Francesco Canepa “Evocazione” e, dietro, “Il percorso”.

L’opera “Il percorso”, di Luigi Francesco Canepa, é il soggetto d’una delle carte da gioco con  raffiguranti le opere della mostra “La profondità nascosta. Lo sguardo oltre l’immagine” proposte al suo visitatore.

Pavia, Cappella del “Collegio Castiglioni Brugnatelli”, particolare degli affreschi del XV secolo.

Locandina della mostra “La profondità nascosta. Lo sguardo oltre l’immagine. Confessioni di artisti in mostra a mille metri dall’arca di S. Agostino”, in atto in Settembre a Pavia.

 

 


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