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Savona Priamàr Sotterraneo. Ultima visita estiva. Per 45 anni accessi murati e interrati


Venerdì 8 settembre. Priamàr Sotterraneo”. Ultima visita estiva. Alla scoperta dei segreti e delle segrete della Fortezza di Savona con il Gruppo Speleologico Savonese DLF.

Ricorre quest’anno il quarantesimo anniversario del “Priamàr Sotterraneo”, le escursioni guidate che dall’ormai lontano 1983 il Gruppo Speleologico Savonese (GSS), col patrocinio del Comune di Savona, organizza “Alla scoperta dei segreti e delle segrete della Fortezza di Savona”, sul Priamàr.

Per questa occasione, nella serata di venerdì 8 settembre,  il GSS organizza l’ultima visita guidata estiva dei sotterranei, articolata in tre turni, con ritrovo rispettivamente alle ore 20,40 e 21,10, sotto alle mura occidentali della Fortezza (Bastione di S. Caterina), nel piazzale-posteggio libero compreso tra corso Mazzini e i giardini pubblici di viale Dante Alighieri.

Per ogni turno sarà ammesso un numero massimo di 30 visitatori; è obbligatoria la prenotazione (telefonando al numero 338.4951.405, anche con messaggi whattsapp). Solo chi avrà prenotato sarà ammesso alla visita. I partecipanti dovranno essere dotati di calzature adeguate e di una torcia elettrica o frontalino.

Nell’arco di due ore si percorreranno oltre 500 metri di cunicoli e gallerie, dalle vaste sale seicentesche della “Falsabraga occidentale di S. Caterina” alle grandi gallerie-rifugio antiaereo della seconda guerra mondiale, fino alla comunicazione settecentesca dal Fossato della Cittadella al Bastione di S. Francesco e poi la seicentesca “Sortita della Ss. Concezione”, fino a percorrere anche la galleria del più antico accesso diretto al Maschio della Fortezza, eretta quasi cinquecento anni or sono (tra il 1542 e il 1543).

Era l’estate del 1983 quando il Gruppo Speleologico Savonese, col patrocinio del Comune di Savona, organizzò la prima visita guidata al “Priamàr Sotterraneo”: vi parteciparono allora ben 450 persone, alcune delle quali (percorrendo le lunghe gallerie-rifugio antiaereo, mentre fuori si era scatenato un violento temporale con tuoni e fulmini) rivissero le emozioni (e le paure) subite durante i bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale.

In questi quarant’anni il Gruppo Speleologico Savonese non si è limitato a organizzare visite guidate nei sotterranei, ma (in accordo col Comune di Savona) ha condotto studi, ricerche, rilievi topografici di precisione ed esplorazioni in tutti gli ipogei del Priamàr (non solo nel perimetro dell’attuale Fortezza, ma anche nelle aree circostanti un tempo occupate dalle fortificazioni periferiche).

In particolare negli ultimi anni è stato esplorato e documentato un tratto di oltre 300 metri delle “gallerie di contromina”, la rete di cunicoli che si sviluppava tutto attorno alla Fortezza, allo scopo di intercettare e neutralizzare le “gallerie di mina” che in caso d’assedio un esercito nemico avrebbe scavato per arrivare a minare e far crollare le mura della Fortezza.

Da diversi anni sul “Priamàr Sotterraneo” il Gruppo Speleologico Savonese DLF sta preparando anche un documentario audiovisivo e una pubblicazione (in avanzata fase di redazione, riccamente illustrata con fotografie e accurati rilievi topografici), che consentiranno a chiunque di approfondire la conoscenza dei sotterranei della Fortezza.

Quest’anno, poi, la collaborazione attiva da anni tra il Gruppo Speleologico Savonese e il Comune di Savona si è ulteriormente rafforzata, con il patto di collaborazione che proprio per i sotterranei del Priamàr è stato concordato e approvato dalla Giunta comunale nell’ambito dei “Beni Comuni”, il patto di collaborazione con cittadini ed associazioni deciso e fortemente voluto dall’Amministrazione comunale “per la cura, la rigenerazione, la valorizzazione  e la gestione condivisa” di alcune proprietà comunali.

Non a caso il patto “Beni Comuni” firmato il 10 agosto scorso dal Comune di Savona col Gruppo Speleologico riguarda le  suggestive sale ipogee del semi-bastione di S. Caterina raggiunte ed esplorate già nel 1969 dal Gruppo Speleologico Savonese scendendo un profondo pozzo con le attrezzature speleologiche (allora non era infatti possibile accedervi in altro modo).

Cinquantaquattro anni fa anni or sono (nel 1970) vi fu quindi la prima esplorazione (da parte del Gruppo Speleologico Savonese), nel corso della quale fu scoperta un’epigrafe tardo-quattrocentesca del cardinale Giuliano della Rovere (il futuro Papa Giulio II), riutilizzata come lastra di copertura di una cannoniera seicentesca, visibile solo strisciando per qualche metro lungo uno stretto e basso cunicolo. L’antico prezioso cimelio si trova tuttora lì.

A iniziare dal mese di ottobre, poi, nei suggestivi saloni ipogei di S. Caterina; il Gruppo Speleologico Savonese DLF promuoverà anche momenti di incontri culturali, pure musicali, chiamando a condividere queste esperienze parecchie altre associazioni culturali savonesi, sempre in stretta collaborazione con l’Amministrazione comunale di Savona.

Dalle immagini la prima esplorazione dei saloni ipogei del semi-bastione di S. Caterina condotta nel 1969, dopo che per 45 anni gli accessi a quei locali erano rimasti murati e interrati. 

Gli speleologi, da sinistra a destra: Sandro Zucchiatti, Paolo Sartori, Luigi Lanuzza e Marco Ghersi.
Da sinistra a destra: Paolo Sartori, Sandro Zucchiatti, Rinaldo Massucco e Luigi Lanuzza.

 


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