I sindaci bocciano il Piano Sanitario regionale. “Le innovazioni proposte sono fumo negli occhi dei pazienti”. Per la Telecardiologia il dr. Renato Giusto da Savona: “Perchè sono molto preoccupato….”.2/Tempi d’attesa nella Sanità pubblica imperiese, la protesta scende in piazza.
di Gianfranco Barcella
Ci è stata proposta un’idea ambiziosa di salute oggi precocemente tramontata. Non si doveva più parlare solo di cura delle patologie, di ricupero delle funzioni danneggiate; ci avevano fatto balenare l’illusione di poter prevenire almeno in parte le varie patologie e soprattutto di poter potenziare le nostre funzioni vitali e le capacità di performance. Scordiamocelo, almeno in Liguria!
I sindaci di Savona, Albenga, Cairo, Finale Ligure e Pietra Ligure si sono uniti nelle critiche al documento della Regione, in merito al Piano Sanitario e chiedono di avere voce in capitolo nella gestione della Sanità pubblica. Per la prima volta i gravissimi problemi che attanagliano la politica sanitaria hanno permesso di unire molti amministratori locali per esprimere in una voce sola il loro dissenso. “Emerge una grande preoccupazione per le criticità oggettive che gravitano sulla sanità ligure, nonostante la professionalità e l’impegno degli operatori sanitari” – spiega il savonese avv. Marco Russo a nome dei colleghi – Ed ancora aggiunge: “ Questo è l’inizio di un percorso che auspichiamo sia sempre di condivisione!”.
La carrellata delle criticità inizia dalla necessità di recuperare le liste d’attesa, potenziare l’offerta di cura sul territorio, garantendo per esempio un medico di famiglia nei vari borghi dell’entroterra ma anche di rafforzare gli organici degli ospedali limitando le fughe fuori regione.
Occorre rafforzare i poli sanitari di Santa Corona di Pietra Ligure e del San Paolo di Savona che devono lavorare sempre più in sinergia. Ma anche i nosocomi di Cairo Montenotte ed Albenga vanno integrati a supporto del Piano Sanitario regionale. E poi ci sono le deroghe richieste e lo spostamento dei punti del 118 e la possibile riduzione dei posti di Rianimazione. L’albenganese necessita improrogabilmente dei Ppi e la Val Bormida non ha ancora ben chiaro il futuro delle sue Sale Operatorie.
Noi ci permettiamo il aggiungere che il progetto dell’Infermiere di Famiglia e di Comunità è stato approvato. all’unanimità in Consiglio Regionale nel 2018. Ed ancora stenta a decollare ! L’Asl4 in Liguria sta incrementando i percorsi di Telemedicina, dedicati ai detenuti della Casa di reclusione di Chiavari , ma siamo molto in ritardo rispetto ad altre regioni (vedi la Puglia), nella quale era già operativa al tempo del Covid con grande sollievo soprattutto per i malati anziani e soli.
Si è sbandierata per contro la possibilità dal 3 Luglio di accedere ai nuovi servizi di Telecardiologia nelle farmacie abilitate. Si potranno effettuare l’elettrocardiogramma.l’holter cardiaco e pressorio. Il presidente Toti ha affermato con orgoglio:”La Liguria è la prima Regione d’Italia ad offrire questa opportunità ai pazienti”.
Tale progetto prevede la realizzazione in farmacia di tutta una serie di servizi, finanziati da un’apposito fondo nazionale, volto a dare sempre più rilievo alle farmacie come presidi sanitari territoriali. La maggior parte del fondo è stato destinato di comune intesa tra farmacie e Regione Liguria, alle prestazioni di Telecardiologia, con l’obiettivo di ridurre anche in questo campo, le liste di attesa. Si tratta di oltre 24.000 esami da usufruirsi fino ad esaurimento delle risorse disponibili, con l’obiettivo di rendere questo servizio “convenzionato”, non solo presso le strutture pubbliche o i centri accreditati, ma anche in farmacia. Le farmacie coinvolte su tutto il territorio regionale, complessivamente sono 269, garantendo una copertura completa del territorio; di queste 258 forniranno il servizio di Ecg, 227 l’holter pressorio e 223 l’holter cardiaco. Si vuole arrivare alla Farmacia dei Servizi!
Occorre precisare però che l’Holter ECG (elettrocardiogramma dinamico secondo Holter) è un’esame diagnostico che permette di registrare l’attività cardiaca del cuore (in pratica un elettrocardiogramma) con una diversa posizione degli elettroni continuativamente per un periodo di 24 o anche 48 ore. Ha bisogno di un cardiologo esperto per essere refertato. Ammesso e non concesso che in farmacia si trovino delle persone preparate ad effettuare questi esami, se poi, per un accertamento diagnosico si devono aspettare dai 30 ai 50 giorni che giova recarsi nelle farmacie abilitate pagando magari un ticket superiore alla spesa sostenuto in un ambulatorio privato che offre l’esame elettrocariografico refertato, nell’arco di due giorni, massimo. E’ come tamponare la falla del piroscafo della sanità pubblica che affonda, con una picaggia!
In proposito, il dott. Renato Giusto, Presidente Emerito Sindacato Nazionale Medici Italiani così si esprime in proposito: “ Sono molto preoccupato per le novità che stanno per partire. Tanto per cominciare, quelle enunciate non sono novità perché circa trenta anni fa la telecardiologia fu già sperimentata e fu un fallimento. Non è facile fare il cardiologo, i farmacisti devono fare i farmacisti. Sono altri i mezzi da impiegare. L’ECG Holter cardiaco e pressorio devono essere ben eseguiti, studiati ed interpretati e per fare diagnosi ci vuole il Medico Ma dove si credono di poter andare a finire? Attenzione! Attenzione ! Attenzione!”
Ma tutti servizi pubblici in Italia rischiano il naufragio se seguiranno solo la rotta dei tagli. Nelle Forze dell’Ordine mancano 28 mila unità, la Scuola Pubblica è priva di 210.000 insegnanti e di 36.000 appartenenti al personale ATA., e nell’impiego pubblico c’è una carenza di 900.000 persone. Nella Sanità pubblica continuano i provvedimenti tampone per gettare fumo negli occhi dei pazienti, per di più dirottando su altre categorie professionali doveri specifici degli operatori sanitari. Ed i bilanci dello Stato continuano ad essere fallimentari nonostante il livello di tassazione dei soliti noti sia tra il più alto dei Paesi Europei ed i salari medi lordi annuali in Italia siano di otto mila euro inferiori, rispetto alla media delle retribuzioni nell’Eurozona. Quali sono le cause di questo insuccesso? Ai posteri l’ardua sentenza sulla nostra classe politica troppo spesso inadeguata ai compiti che deve svolgere!
Gianfranco Barcella
IMPERIA LA PROTESTA IN PIAZZA. SANITA’: TEMPI DI ATTESA INACETTABILI
ARTICOLO DEL SECOLO XIX E LA STAMPA IMPERIA DEL 11 LUGLIO 2023