Da ImperiaNews di Stefano Michero. Lascia il lavoro al supermercato per riaprire Ostello nell’entroterra, a Carpasio. La storia di Katiuscia Vivaldi e del figlio Jacopo Siffredi.
Da cassiera del supermercato a gestore dell’Ostello di Carpasio. È la storia di Katiuscia Vivaldi che insieme al figlio Jacopo Siffredi, ha deciso di inseguire un sogno e aprire una struttura ricettiva: così ha messo da parte la lunga esperienza lavorativa maturata per cambiare vita e come un fulmine a ciel sereno le si è aperta davanti agli occhi la possibilità di riaprire l’ostello del paesino della valle Argentina.
La chiusura e poi l’affidamento- L’Ostello è la classica casa dell’entroterra, sviluppata in altezza: 3 piani, 20 posti letto, bagni separati e anche un mini appartamento privo di barriere architettoniche. La struttura era chiusa da quasi due anni. La crisi economica e le restrizioni legate al covid avevano portato all’interruzione del rapporti tra la proprietà, il Comune di Montalto Carpasio e la precedente gestione. La gara e l’affidamento si sono concretizzate in primavera. In poche settimane, Katiuscia ha fatto diversi lavori per riuscire a dare la sua impronta e aprire il prima possibile, in tempo per la stagione estiva. Un servizio atteso, se si considerano anche le numerose prenotazioni già arrivate per le prossime settimane.
Nuova vita per Katiuscia e per l’ostello- L’Ostello fino ad oggi conosciuto come ‘Cà Lavandin’ cambia nome tornando ad essere ‘Leo Anfosso’. Una scelta precisa di Katiuscia per omaggiare la memoria del famoso medico condotto della valle Argentina nonché partigiano. Aspetto quest’ultimo che per un caso porta all’avvio dell’attività proprio durante il weekend della pastasciutta antifascista, evento clou per Carpasio.
Il progetto- Katiuscia ha le idee chiare su come si dovrà sviluppare l’Ostello Leo Anfosso. Il pernottamento e l’ospitalità saranno solo due aspetti dell’attività. L’obiettivo è di svolgere anche attività parallele, come trekking e laboratori, con l’obiettivo di invogliare le persone a scoprire il territorio e volerlo vivere.
Un momento d’oro per Carpasio- La riapertura dell’Ostello è solo l’ultima. Da alcuni giorni è di nuovo in attività anche l’unico ristorante del paese, La Carpasina e già da alcune settimane è operativo anche il Museo della Lavanda. Un momento d’oro per Carpasio che così ritrova nuova vita. (Stefano Michero)