Si legge un post Facebook di Cristina S. “Vorrei un dottore a Pieve di Teco, una guardia medica per la Valle Arroscia, un marciapiede libero dalle auto parcheggiate in via Eula, un vigile fisso e tante telecamere di sorveglianza. Non chiedo miracoli”.
Mentre si ha notizie che il neo sindaco si starebbe impegnando a discutere in consiglio comunale un ‘piano parcheggi’. Una priorità peraltro attesa da decenni e che penalizza la realtà commerciale pievese finora impotente.
Scriveva Trucioli.it, a firma di Luciano Corrado, il 7 giugno 2018:... Sappiamo di un problema che non c’è commerciante, esercente, artigiano, professionista, massaia di Pieve di Teco, turista- visitatore che non conosca. Un paese da centralità economica di una valle, assetato di parcheggi, non da oggi, anni e anni di attesa. Come si può immaginare di attrarre turisti e creare un volano turistico, non solo mordi e fuggi, se non diamo la possibilità di trovare un posto auto alle manifestazioni, sagre, mercato dell’antiquariato ogni domenica di fine mese, eventi, Expo. persino ogni fine settimana. Non è un incentivo all’accoglienza, non è certo una soluzione dover parcheggiare ovunque c’è un buco, assistere a volte ad inevitabili litigi e disagi tra residenti e turisti, visitatori. Si pensi agli stranieri abituati, anche per cultura alla legalità, nei loro paesi di provenienza, a rispettare i divieti pena sanzione certa e salata. Si pensi che proprio la corrente straniera rappresenta uno forte richiamo nel turismo locale. Pieve che ha tutte le caratteristiche, le potenzialità per crescere economicamente e nel benessere. Un freno al diffuso spopolamento dell’entroterra.
Abbiamo letto i programmi – che per esperienza possono restare in buona parte inattuati, sulla carta-. Una paginetta di 22 punti quello di Alessandri, ben 4 pagine articolate della lista Brunengo. Certamente la prossima giunta, qualunque uscirà vincitrice, se non vuole dare un altro schiaffo alla ripresa economica, se vuole incoraggiare i giovani a restare, investire, migliorare, mettersi sul mercato della concorrenza, creare una struttura commerciale di qualità che fa sempre la differenza, dovrà risolvere alla radice il tema parcheggi.
Oggi siamo nel 2023 e vale la pena riproporre il tema rinfrescando la memoria, nella speranza che il neo sindaco dr. Enrico Pira possa finalmente raggiungere l’obiettivo mancato sia con l’Amministrazione Brunengo e dal tre volte primo cittadino Alessandri.
Ai tempi di Brunengo il ‘piano parcheggi’ prevedeva un’area privata (di proprietà eredi Borelli) a Nord del paese, nella zona della Munster. Sta di fatto che il terreno è stato poi acquistato da un cittadino di Rezzo. Durante il terzo mandato Alessandri un progetto costato qualche migliaia di € prevedeva di trasferire il gioco del pallone elastico nel campo di calcio di regione Tovalli che viene pure utilizzato per atterraggio elicotteri anche in notturna con illuminazione. Quanto verrebbe a costare il ‘trasloco’? Siamo sul milione di € come qualcuno ipotizza? Tornando ancora più indietro nel tempo, a Pieve c’è chi ricorda che sempre durante il ‘governo Brunengo‘ l’Università di Genova aveva ideato un ponte artistico in legno nella zona centrale con attraversamento del torrente e ciò avrebbe consentito di ricavare parcheggi in quell’area oltre al corso d’acqua. O ancora, si era parlato di un parcheggio nella zona dell’ex ospedale. Proposta interessante per la collocazione.
Va da se ripetere che Piene di Teco se ha conosciuto negli ultimi 15 anni un immobilismo anche sul fronte parcheggi, la speranza è che con l’Amministrazione Pira si ponga fine alle litanie delle promesse mancate e si passi alla realizzazione. Il paese non può più attendere. non può essere sempre penalizzato dall’incapacità di chi l’amministra.
Qualcuno dirà ma in giunta c’è Rosanna Zunino della frazione Nirasca vice sindaca, riconfermata, dai tempi di Alessandri; il secondo assessore è Paolo Barbera della frazione Moano. Il capoluogo è rappresentato dal capo della giunta e di una maggioranza che quanto a consiglieri del borgo non hanno brillato in preferenze. Non è più il tempo di recriminazioni presenti o passate. Non sappiamo quale situazione abbia trovato il dr. Pira nei bilanci e nelle casse comunali, quale sia il clima che si respira negli uffici e se siano ancora ‘presidiati’ da frequenti visite del predecessore geom. Alessandri.
Serve insomma una decisa e ferma svolta affinchè l’emergenza parcheggi trovi in tempi rapidi una soluzione ottimale e mettendo a confronto le diverse opzioni. Sommessamente pare che il parcheggio in un’area a nord del paese sia la più consona e strategica in una visione che non sia quella del domani ma del futuro. Pieve di Teco, ci ripetiamo, ha la fortuna di essere un centro vitale della Valle Arroscia e la ‘fame parcheggi’ è la dimostrazione di un fattore commerciale che attrae molti visitatori ai quali non si offrono adeguati e comodi parcheggi rispetto alle esigenze di posti auto. A questo si aggiunga la conseguenza di una diffusa ‘sosta selvaggia’ sui marciapiedi lungo la statale, con la presenza di molti ‘passai carrai’ (e cartelli di divieto). Non è solo un poco invitante biglietto da visita, è un vero e proprio disagio per chi lo subisce, sia i pievesi, sia i turisti. Non è più possibile tergiversare per una soluzione definitiva. Non si può affidare la soluzione alla Polizia locale che dovrebbe staccare centinaia di ‘verbali’. O tollerare l’impunità diffusa.
DA RIVIERA 24.IT DI DASY PARODI- A PIEVE DI TECO UNA COOPERATIVA DI COMUNITA’
Pieve di Teco. Sette produttori insieme per rilanciare il territorio e i prodotti locali dell’Alta Valle Arroscia. Dall’aglio di Vessalico, all’olio fino al miele, nasce Ava, che ha inaugurato il suo punto vendita in corso Mario Ponzoni a Pieve di Teco. Ava, Alta Valle Arroscia, è una cooperativa di produttori agricoli composta da sette soci, la prima cooperativa di comunità nata in provincia di Imperia, nell’ottobre 2020, grazie al finanziamento di Fondosviluppo. I soci sono produttori di olio, olive, aglio di Vessalico, zafferano, vino, conserve di verdure e miele.
«C’è da far capire tutte le potenzialità che sono in questa Valle- spiega il sindaco Enrico Pira– e una delle bellezze di questa Valle è la varietà nel settore agroalimentare con prodotti di nicchia, già noti a livello internazionale come l’aglio di Vessalico. Un bellissimo messaggio per il futuro anche dato dai giovani che rientrano per lavorare nelle aziende del territorio e questa cooperativa porta insieme queste eccellenze offrendole ai cittadini e turisti».
«Importante per il tessuto sociale e produttivo del territorio- ha dichiarato il vicepresidente della Regione Alessandro Piana– che sarà anche un altro porta bandiera di quelle che sono i prodotti tipici del nostro territorio. La Valle Arroscia è stretta tra le montagne ma si sente anche il respiro del mare quindi le caratteristiche dei nostri prodotti godono di questa biodiversità straordinaria che caratterizza la regione liguria. La cooperativa è un ulteriore punto di riferimento ed è fondamentale nei nostri borghi , soprattutto nei borghi millenari come Pieve di Teco, portare avanti queste tradizioni».
«La cooperativa nasce nel 2020 e siamo un gruppo ben assortito di persone dell’Alta Valle Arroscia- spiega Alberto Ferrari presidente di Ava- ci sono aziende già consolidate sul territorio ma anche giovani che sono ritornati in Valle o appassionati come me e quello che ci unisce è la volontà di valorizzare il territorio e i suoi prodotti».
L’inaugurazione è stata anche l’occasione per presentare le collaborazioni a cui Ava ha dato vita in valle, e che intende incrementare , coinvolgendo via via altri soggetti, a partire da quella con l’azienda agricola Casa del Fauno: una delle caratteristiche essenziali delle cooperative di comunità infatti è quella di incontrare tutte le realtà che hanno come obiettivo la valorizzazione del territorio sotto diversi punti di vista: dalla produzione di eccellenze enogastronomiche alla promozione turistica, all’accoglienza, per elaborare strategie di valorizzazione di un territorio che custodisce ricchezze ancora in parte sconosciute: prodotti ed opportunità che sanno sorprendere i turisti più attenti, quelli alla ricerca dell’autenticità e della qualità del territorio in cui soggiornano. Le sette aziende produttrici sono Giallo Giulia, Colle sereno, Interra, Federico Ceriati, Alberto Ferrari, che è presidente della cooperativa, Osvaldo Maffone, Bartolomeo Matis.
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