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Liguria e Basso Piemonte

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Parchi in Liguria. La giustizia della Corte Costituzionale fa chiarezza


Una grande vittoria della democrazia in Liguria!

di Franco Zunino*

Perché, va bene istituire Parchi e aree protette in genere, ma sempre rispettate andrebbero le regole democratiche e liberali della nostra Costituzione; cosa che per non pochi Parchi storici non lo fu! Ma, si sa, trascorsi gli anni, anche le illegalità commesse diventano regole: li chiamano stati di fatto! Ed è un caratteristica forse più italiana che non delle vere democrazie compiute (o quasi, visto che di veramente compiute ancora non ne esistono!). Nei giorni scorsi è uscita ed è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale una nuova sentenza della Corte Costituzionale che, grazie al ricorso presentato nel settembre scorso dalla Regione Liguria, a quelle precedenti delle Corti inferiori che avevano fatto cantare vittoria a tanti ambiental-animalisti, stabilisce che la Regione Liguria era nella sua piena e giusta legittimità nel ridurre le estensioni di alcune aree protette (Parchi dell’Antola, dell’Aveto e del Beigua) estromettendone alcune zone non ritenute idonee ad essere protette. In pratica, la sentenza stabilisce che, benché i Parchi regionali siano inseriti nella legge quadro nazionale sulle aree protette 394/1991, le Regioni sono comunque libere di stabilirne i confini, di ampliarle o ridurle, senza che si debba chiedere un parere allo Stato, in quanto, appunto, farlo è di stretta competenza regionale.

Quindi la Regione Liguria, come ha detto il Vicepresidente della Regionale con delega ai Parchi Alessandro Piana, «non si è sostituita alla potestà statale, ma ha esercitato il suo dovere di esplicare la competenza regionale di determinazione delle aree da qualificare e tutelare.» Una sentenza ineccepibile che fa il paio con le già almeno due o tre emesse in passato a stabilire che senza l’assenso formale (deliberazioni dei Consigli Comunali) lo Stato o le Regioni possono istituire aree protette sui loro territori. Una regola di democrazia e libertà che pure per tanti anni non è stata mai rispettata, e che ancora oggi molte ONG ambientaliste, per mero interesse di parte, pretenderebbero che lo Stato non facesse rispettare!

*ranco Zunino

(segretario generale AIW)


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