Forse è la prima volta che accade almeno al largo delle coste savonesi. L’avvistamento- ‘incontro’ con un capidoglio, un gigante marino. E’ quanto hanno vissuto gli occupanti dell’imbarcazione a vela ‘Luna’, 11 m., ormeggiata nel porto di Loano.
E’ successo lo scorso anno, ma solo ora si è avuta notizia dopo quanto si è letto della megattera che aveva fatto capolino, a metà aprile, tra Varigotti e Bergeggi ed è tornata a far bella mostra la scorsa settimana al largo di Savona. Con un comunicato della Guardia Costiera che ha ricordato alcune regole da rispettare per diportisti e naviganti che dovessero incrociare il cetaceo.
Ora c’è uno spettacolare filmato di capidoglio ripreso (alla distanza di una cinquantina di metri) al largo di Capo Noli e che Trucioli.it ha ricevuto.
“Eravamo a tre-quattro miglia al largo di Noli – è il racconto – quando ci siamo resi conto, increduli, della presenza del maestoso capidoglio; le 15 di pomeriggio. Ad un certo punto, dopo aver fatto bella mostra, si è inabissato in verticale, con il classico ‘colpo di coda a due ‘ali’. Abbiamo girato un filmato di poco più di tre minuti, tanto è durato l’avvistamento”. Attimi emozionanti e di stupore tra i cinque occupanti dell’imbarcazione. Una conferma, ce ne fosse bisogno, di quanto il Mar Ligure sia pieno di vita e di sorprese anche per chi lo conosce e frequenta da anni come hobby sportivo e commenta: “Ci fa riflettere su quanto debba essere il rispetto e la riconoscenza che merita il nostro mare”. Sono trascorsi parecchi mesi dallo spettacolare e sorprendente incontro rimasto riservato al gruppo di amici. Ora la decisione di far conoscere il video sull’onda dei frequenti avvistamenti di cetacei e della loro risonanza, ma questa volta con una novità davvero insolita per il ‘mare savonese’.
Navigando su Google si legge infatti di “avvistamenti avvenuti il 5, 7 e 8 ottobre 2022 al largo di Sanremo e di Bordighera, mentre un altro avvistamento è del 6 ottobre, all’altezza di Capo Mele. I ricercatori sono riusciti a incontrare un branco di 24 capodogli, con dei piccoli allattati dalle mamme”.
E dall’enciclopedia Traccani: …capodòglio (o capidòglio) s. m. [da capo d’olio, per il grasso che si ricava dalla sua testa] (pl. capodògli o capidògli). – Genere di grossi cetacei odontoceti, della famiglia fiseteridi (lat. scient. Physeter), che comprende un’unica specie (Physeter macrocephalus), presente nei mari tropicali e temperati, il cui maschio misura fino a 24 m di lunghezza, e la femmina circa la metà: si ciba di cefalopodi, ma anche di pesci e perfino di grossi pescecani. Si ricava da esso lo spermaceti, grasso molto ricercato (contenuto nel suo enorme capo, che ha all’apice il caratteristico sfiatatoio), e inoltre l’ambra grigia, sostanza cerosa, grassa, usata in profumeria.