Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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L’Espresso: Concessioni balneari. Lo Stato incassa 43 milioni. La Galleria di Milano paga di più


L’Espresso n.15 del 16 aprile 2023 titola: “Quell’enorme buco sulla spiaggia. Dalla concessioni balneari lo Stato ha incassato, nel 2022, 43 milioni- La Galleria  di milano paga di più. Stretto tra le pressioni della Ue e della lobby. Il governo ha poco tempo per decidere”.

Molti comuni scendono sul piede di guerra. E potrebbero  fare ricorso contro la proroga in nome delle regole europee. E Bruxelles considera la materia decisiva per il Pnrr.

ULTIMA ORA – LA CORTE UE ha deciso. Le concessioni balneari italiane  non possono essere rinnovate automaticamente ma devono essere oggetto di una procedura di selezione imparziale e trasparente.  Il ricorso riguardava l’Autorità garnte della concorrenza contro il Comune di Ginosa (Taranto).  Il governo ha due mesi di tempo per adeguarsi se non vuole incorrere in pesanti sanzioni.

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO

Domani Giovedì 20 aprile è il giorno della sentenza della Commissione di Giustizia Europea sulle questioni sollevate dal Tar di Lecce nella causa intrapresa dall’Antitrust circa la validità della direttiva Bolkestein e la sua applicazione alle concessioni balneari.
Il Sindacato Italiano Balneari della Regione Liguria si riunisce subito dopo, alle 14,00, presso la Sala Convegni Loano Due Village per commentare a caldo la decisione. L’assemblea sarà aperta con un collegamento in diretta da Bruxelles con il Presidente Nazionale Avv. Tonino Capacchione affiancato dalla legale Avv. Stefania Frandi per i primi commenti sulla sentenza e sulle conseguenze che ne deriveranno. Il dibattito proseguirà alla presenza del Vicepresidente Nazionale del SIB, Enrico Schiappapietra, dell’Assessore Regionale all’Urbanistica, Edilizia e Demanio Marittimo Marco Scajola ed è previsto un collegamento con il Presidente  del FLAG GAC Savonese Paolo Ripamonti. 
In considerazione dell’importanza della sentenza è prevista una massiccia presenza e un team di legali sarà a disposizione per rispondere ai quesiti che i gestori degli stabilimenti balneari vorranno sottoporre ed intervenire al dibattito che ne seguirà. Pubblichiamo di seguito la lettera che il Presidente ha inviato a tutti gli associati.
GLI “ULTIMATUM” DELLA COMMISSIONE EUROPEA 
DELUSIONE PER GLI ARTEFICI DALLA CAMPAGNA DI CRIMINALIZZAZIONE DEI BALNEARI
Cari amici e colleghi, in questi giorni alcuni organi di stampa e alcuni politici avevano preannunciato che oggi vi sarebbe stato un “parere motivato” nella procedura di infrazione aperta sulla questione balneare.
E questo ipotetico “parere” era stato con enfasi definito: “ultimatum” ( sic!).
Vi giro il comunicato della Commissione europea sul “pacchetto infrazioni” deciso oggi.
Per quanto riguarda l’Italia sono state avviate due altre procedure di infrazioni (sulla normativa antiriciclaggio e per i diversamente abili) e sono state inviate due ” pareri motivati” in procedure già pendenti ( sul lavoro stagionale e per la pianificazione dello spazio marittimo).
Queste si aggiungono alle 83 procedure di infrazioni già pendenti a carico del nostro Paese (la più vecchia risale al 2003!) fra i quali ci sono venti “pareri motivati” (il più vecchio risale al 2013!).
Questa è la realtà e la verità.
Poi c’è la costante e insistente campagna di criminalizzazione dei balneari italiani intrisa da falsità e menzogne.
Non siamo così stupidi dal “gridare vittoria”.
Sappiamo che i balneari italiani hanno tanti nemici: soprattutto qui nel nostro Paese.
E conosciamo perfettamente e da sempre la difficoltà di trovare una soluzione giusta e solida al problema balneare che riguarda gli operatori attualmente operanti ma anche e soprattutto il nostro Paese che rischia di perdere un settore strategico dell’economia efficiente e di successo.
Domani saremo con i colleghi Stefania Frandi e Bartolo Ravenna a Lussemburgo per partecipare all’udienza nella quale sarà pronunciata la sentenza della Corte di giustizia sui quesiti sollevati dal Tar di Lecce.
Vi sarà data tempestiva notizia e valutazione.
Siamo fiduciosi anche se siamo consapevoli che la questione balneare non potrà trovare una soluzione nelle aule giudiziarie ma in quella legislativa.
Buon pomeriggio a tutti . Tonino Capacchione

Sindacato Italiano Balneari Savona

IL SERVIZIO GIORNALISTICO PUBBLICATO DA L’ESPRESSO

ELEZIONI E POLITICA: DALL’ARCHIVIO DI TRUCIOLI.IT

DA UFFICIO STAMPA REGIONE LIGURIA – DEMANIO MARITTIMO: APPROVATE LINEE GUIDA PER UTILIZZO OPERE ARTIFICIALI O ALTRE A MARE PER POSA ATTREZZATURE AMOVIBILI. ASSESSORE SCAJOLA: ”OPPORTUNITÀ PER I TERRITORI IN OTTICA TURISTICA”

GENOVA. Via libera da parte della Giunta regionale alle linee guida indispensabili all’applicazione della norma (modifica della legge regionale 13/1999) che consente ai Comuni, anche per periodi limitati di tempo, di utilizzare, previe obbligatorie verifiche di sicurezza, scogliere artificiali ed altre opere a mare per attività connesse alla balneazione, con la posa di attrezzature purché amovibili.
“Grazie a questo documento – precisa l’assessore regionale al Demanio marittimo Marco Scajola – sarà possibile applicare la norma già dalla prossima stagione estiva. È bene ricordare che non si tratta di nuove concessioni e non verrà sottratto spazio alle attuali spiagge libere, ma dell’utilizzo di aree già in concessione. In questo modo vogliamo andare incontro alle richieste del territorio, soprattutto degli operatori del turismo che ci hanno chiesto maggiori spazi per le loro attività, nel pieno rispetto dell’ambiente e delle norme di sicurezza. Si tratta di una sperimentazione, le attrezzature utilizzate dovranno essere completamente rimovibili. Se funzionerà, nel 2024 i Comuni dovranno modificare i loro Piani di utilizzo demaniale”. I balneari interessati a estendersi sulle scogliere artificiali dovranno presentare una richiesta al Comune. L’ultima parola spetterà comunque alle singole amministrazioni che dovranno confermare la sicurezza delle aree con perizie tecniche.
Nel documento con le linee guida si specifica che per ‘attività connesse alla balneazione’ si intende, a titolo esemplificativo, l’utilizzo in sicurezza delle opere di difesa costiera per essere adibite, anche solo in parte, a solarium o altre attività di erogazione di servizi legati alla balneazione e alla valorizzazione turistico ricettiva del litorale, purché compatibili con le destinazioni d’uso previste dal Piano regionale di utilizzo delle aree demaniali marittime. È consentita, ad esempio, l’installazione di tavolati, paiolati facilmente rimobibili e fissati in modo da non comportare modifiche strutturali permanenti o danneggiamenti alle scogliere e alle opere di difesa a mare. Non potranno quindi essere cementati gli spazi tra gli scogli o modificate le caratteristiche costruttive delle opere soggette ad utilizzo.
È consentito l’utilizzo di attrezzature quali lettini, sdraio, sedie, ombrelloni.
Opere e manufatti non devono comunque comportare la creazione di volumetria, così come definita dalle norme urbanistiche vigenti e possono essere mantenuti per il periodo della stagione balneare con l’obbligo, in ogni caso, di rimozione preventiva in caso di allerta meteo marina di qualsiasi grado, divieto di balneazione per avverse condizioni meteo segnalato con la bandiera rossa, condizioni di vento incompatibili con la stabilità delle attrezzature. Il concessionario deve garantire alcuni servizi minimi: sicurezza, pulizia, sorveglianza, salvataggio e primo soccorso. Ogni valutazione e decisone spetterà’ al Comune di competenza, le linee guida segnano il percorso da seguire, da parte delle Amministrazioni locali, per rilasciare le autorizzazioni.

 


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