Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Cenova di Rezzo è in sicurezza dopo alluvione. Il Comune: Si risale la china. 2/Pieve di Teco al voto. Lista unica e chi è deluso. 3/Valle Arroscia: chi si è trovato senza medico


Il post del Comune di Rezzo. Dalle promesse ai fatti. “Di solito i progetti, e i buoni propositi, finiscono in un libro bianco”. 2/Pieve di Teco al voto. Lista unica, ma ci sono i delusi delle strategie messe in pratica dal futuro sindaco, quorum permettendo. 3/Rezzo a Telecupole nel programma “Dalla Messa alla Mensa”. 4/In Valle Arroscia c’è chi è pure rimasto senza medico di famiglia.

Dott. Lionello Belmonte, geologo, in sopralluogo per la progettazione definitiva del versante.

“Il nostro quaderno, invece, lo vedete, è arancione. Arancione, il colore della gioia di vivere, dell’allegria; arancione, perché si parla di cose concrete. Il titolo di questo album potrebbe essere, a pieno diritto, “Si risale la china”. Dopo gli eventi tragici degli anni 2019-2020 possiamo dire che, finalmente, stiamo progettando il futuro! Le immagini ben descrivono il progetto dell’Ing. Virgilio Anselmo, dell’omonimo studio di Torino, e la sua messa in pratica, grazie all’impegno di tutte le ditte che stanno ancora lavorando sul territorio di Cènova: grazie alle batterie di fori drenanti, alle barriere di contenimento, ai muretti a secco che, di fatto, hanno permesso la ricostruzione del versante, e al sistema di consolidamento Erdox, oltre a tutti gli interventi dei mesi e anni scorsi, l’Amministrazione Comunale si ritiene soddisfatta dei lavori svolti. Ad maiora!”

Impianto raccolta acque dei fori drenanti. Con strutture metalliche che hanno la funzione di rafforzare i muretti a secco che ricostruiscono il versante. Le barriere di contenimento (sono più d’una) sono poste nell’alveo scavato dall’alluvione 2019-2020. E panoramica dei lavori in quota. Tombini raccolta acque dei fori drenanti. 

Scrive la consigliera regionale imperiese Chiara Cerri: “…Rezzo, che impiegherà 198.000 euro per un intervento di Rigenerazione Urbana in Piazza Oratorio nella frazione di Cenova duramente colpita dagli eventi alluvionali del 2019 e 2020. L’obiettivo è riqualificare l’area circostante all’oratorio di S.S. Giovanni Battista e Evangelista per farla tornare ad essere un luogo di aggregazione sociale. Un primo impulso alla ricostruzione e recupero di un territorio martoriato dagli eventi atmosferici sfavorevoli volto a portare nuova forza alla conoscenza della “scuola dei lapidici” di Cenova, eccellenza del territorio attualmente non visitabile, andando a ripristinare e valorizzare un vero e proprio museo e cielo aperto”.

2/ Rezzo a Telecupole nel programma “Dalla Messa alla Mensa”.

DA SANREMONEWS/ DIEGO DAVID – Con lo slogan nuovo di zecca “Sopra(t)tutto Rezzo”, il piccolo ma

Il sindaco Adorno e don Enrico Giovannini

vulcanico comune dell’Alta Valle Arroscia vola in tv. Lo fa cavalcando una delle trasmissioni più fresche, innovative e seguite dal pubblico di Telecupole, “Dalla Messa alla Mensa”, la rubrica itinerante tra fede, turismo e comunità parrocchiali della Liguria meno acclamata curata dalla giornalista e divulgatrice agro-scientifica Renata Cantamessa, nota al grande pubblico come la Fata Zucchina.

Domenica 23 aprile, dalle ore 10.30, i riflettori della storica emittente del Piemonte si accenderanno sulla Santa Messa domenicale officiata in diretta dal santuario della Madonna Bambina di Rezzo da don Enrico Giovannini, che poi si unirà al sindaco Renato Adorno, coadiuvato da Elisa Berutti Alida Ameglio della Commissione Cultura comunicale, oltre all’immancabile team della pro loco, per sorprendere gli spettatori del piccolo schermo e dei social media con la sua ricetta a tutto territorio: le “Caserecce al Brusso”.

PIEVE DI TECO AL VOTO. C’E’ LA LISTA UNICA, MA ANCHE DELUSIONE PER LE STRATEGIE DELL’UNICO CANDIDATO SINDACO PROF. ENRICO PIRA

Trucioli.it è stato il primo, tra i mass media locali, a dare notizia e’tifare’ per la scelta della ‘lista unica’ dopo molti anni di deleterie divisioni, polemiche, tra maggioranza e minoranza’ consiliare. Con tre mandati di Alessandro Alessandri. Con la nostra aperta condivisione per il candidato sindaco il dr. Enrico Pira, pievese con attività professionale a Torino, ‘capace di unire anzichè dividere’ avevamo scritto.

Gli avvenimenti che si sono succeduti prima della presentazione della lista hanno invece lasciato l’amaro in bocca e delusione di non pochi cittadini e possibili candidati. Bastava leggere l’ultimo comunicato del gruppo consiliare uscente ‘Pieve Bene Comune‘ e che trucioli.it ha riportato. Ora non resta che attendere il responso elettorale per capire quanti non hanno condiviso la ‘sorprendente’ e ‘inattesa’ strategia messa in pratica dal prof. Pira. Sono poco meno di 1.100 gli elettori (comprende anche i residenti -Aire – all’estero). L’ultima riforma elettorale prevede (per la proclamazione degli eletti) un quorum del 40%  di aventi diritto al voto e del 50% dei voti validi che si applica solo nel caso di ‘lista unica’ come a Pieve.

Non ci è dato a sapere come sia scaturita la scelta dei nomi presenti in lista, con quali criteri di competenza e merito, trasparenza. C’è chi sostiene che sia stato soprattutto penalizzato il gruppo dell’ex sindaco Renzo Brunengo e siano stati favoriti i sostenitori del primo cittadino uscente Alessandri. Da cosa emerge ? Volti nuovi ? Quasi tutti i prescelti (vedi oltre i nomi) sono stati consiglieri comunali nel penultimo ‘parlamentino locale’ e l’unico giovanissimo è un cittadino marocchino. Due i rappresentanti delle frazioni.

Per quale ragione si sarebbe finito per deludere quelle che erano le benvenute premesse fino a pochi giorni della vigilia?  Ovvero fuori dalla lista Brunengo e Alessandri, ma ognuno poteva contare su due esponenti nella formazione unitaria. Gli altri sei scelti, liberamente, dallo stesso Pira.

A cose fatte si può parlare di ‘tradimento’ degli impegni resi pubblici? Oppure col tempo emergerà che Pira si è rivelato previdente con buone ragioni ? La malcelata ‘alleanza’, lo zampino, si direbbe, con gli ‘alessandriani‘ è stata una mossa oculata e corretta ? E chi si sente tradito forse dovrà ricredersi e farsene una ragione?

Certamente, lo dicono i fatti e i comunicati stampa pubblicati, addio alla tanto auspicata coesione. Anzi, siamo tornati molto indietro. Non era certamente dei nostri modesti auspici di liberi informatori. E di questo il prof. Pira potrà farsi carico già con il responso delle urne. L’epilogo elettorale ci dirà come è andata a finire. La realtà attuale, comunque vada, resta il fatto che si è perso l’occasione di unire le varie componenti della laboriosa comunità pievese, a partire dal buon esempio del futuro primo cittadino. Eppure ci resta l’auspicio che il tempo possa guarire la nuova ferita di cui non si sentiva il bisogno. Oppure, da decani giornalisti e montanari, siamo rimasti una piccola minoranza a ‘sognare’ che l’unione fa la forza? E il Dīvĭdĕ et ĭmpĕrā, anche a Pieve, non è finito alle ortiche e darà frutti migliori. Ecco, non facciamo parte di questa tifoseria.  (L.Cor.)

LE REAZIONI SUI SOCIAL –Diversi commenti al post di Simona Alaimo dicono che non c’è stato ricambio perchè nessuno si è proposto, ma non è assolutamente vero. C’è la risposta piccata di Borelli Marina e Merlo Giuliana. Pira ha dichiarato pubblicamente sui social e giornali di voler costruire una lista condivisa tra gruppo di maggioranza e opposizione così come chiedeva tutta la popolazione, ma, alla fine ha tradito le aspettative di tutti ed ha messo in lista per Pieve solo quelli della vecchia amministrazione, aggiungendo due nominativi nuovi delle frazioni.

 

13 APRILE – ENRICO PIRA-

Comunicato stampa del candidato sindaco a Pieve di TecoEnrico Pira.

“Riscontro le considerazioni pubblicate nel comunicato del gruppo “Pieve Bene Comune e ne prendo atto. Le mie richieste riguardo alla accettazione della candidatura a sindaco, che mi è stata richiesta da più parti, sono note da tempo e hanno avuto una risposta nella serata di lunedì, con la rinuncia formale da parte di Renzo Brunengo e Alessandro Alessandro. Da quel momento ho iniziato a considerare i nominativi da comprendere nella lista unica seguendo uno schema (anche questo reso pubblico da giorni) che garantisse, da un lato, il mantenimento della esperienza di chi ha collaborato alla amministrazione del Paese negli ultimi anni (sia in maggioranza sia in minoranza) e l’apporto di chi potesse offrire competenza ed entusiasmo per un ruolo di amministratore. Sotto il profilo pratico avevo così deciso di includere 2 nominativi espressi dall’attuale maggioranza e altri 2 espressi dalla attuale minoranza, riservandomi, come prerogativa del candidato sindaco, la scelta degli altri 6 componenti della lista. In questi giorni ho avuto modo di discutere questo modello con diverse persone, fra cui un componente della attuale minoranza cui, in particolare, ho chiesto di aiutarmi ad identificare i 2 nominativi da assegnare al suo gruppo. Avremmo dovuto risentirci a seguito del suo incontro con altri colleghi di minoranza e il capogruppo ma mi ha comunicato che non è stato possibile addivenire ad alcuna scelta e che, pertanto, si sarebbe dissociato dagli altri, fondando un nuovo gruppo. Rimarco, quindi, che mi sto adoperando per formare un lista che ritengo equilibrata, basata su competenze e rappresentanza delle frazioni e delle associazioni di categoria.

Riguardo alla organizzazione di un tavolo tecnico sono assolutamente convinto che si tratti di una istanza meritevole di attenzione ma il protrarsi del tempo dedicato alle decisioni sulla rinuncia al ruolo hanno ristretto fortemente i margini di tempo. Sono comunque disponibile per un eventuale incontro da fissare in data 14 aprile 2023 alle ore 22.30 presso il Municipio.

In merito ai programmi anticipo i due elementi generali per l’idea di mandato, aperto a quelle che possono essere idee e contributi utili:

  • attuazione del nuovo modello di assistenza sanitaria territoriale basato sulle Case della Comunità. Penso che sia a tutti noto che Pieve è stata destinataria di uno di questi presidi (pochi) assegnati alla Liguria di Ponente. Il progetto nazionale dovrebbe garantire una nuova modalità di accesso alle cure concentrando in un unico luogo diverse competenze professionali (medici di base, pediatri di libera scelta, infermieri di comunità…) al fine di garantire una assistenza capillare non gravando, al contempo, sugli ospedali di riferimento territoriale. È un progetto ambizioso, con qualche criticità, prima fra tutte il reclutamento dei professionisti per il funzionamento ottimale delle Case. A questo riguardo la mia lunga esperienza nel settore è una chiara idea su come implementare il servizio ai cittadini potrebbero essere di aiuto nella interazione fra Comune e ASL;
  • formazione nel settore agroalimentare. Da tempo sto lavorando ad un progetto formativo per localizzare in Pieve corsi di livello universitario che vedano la partecipazione di Atenei nazionali e stranieri. Lo scopo è quello di connotare i nostri prodotti, definendo le biodiversità e le unicità del territorio e puntando su sistemi innovativi di coltivazione che possano mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici;
  • potenziamento della offerta turistica incentrata sull’outdoor che consenta di integrare la pratica sportiva con le bellezze e le unicità del territorio;
  • definizione delle priorità nell’avvio o nel completamento di progetti già in essere valutando ogni possibilità che consenta di accedere a fondi Europei di finanziamento.

Mi fermo qui, vorrei fare molte cose e vorrei farle in un ambiente sereno”.

L’ULTIMO COMUNICATO DI ‘PIEVE BENE COMUNE’-

Si da atto che il candidato Sindaco Pira “ci fa sapere tramite i social, dopo non essersi fatto sentire e trovare per tutta la settimana, che volendo ci potevamo vedere alle 22,30 del 14 (le liste andavano presentate entro le 12 del giorno dopo)”..

IL TESTO – Abbiamo capito che la volontà  di una lista unitaria è solo un pretesto. Ne dà la conferma  l’informazione avuta, tramite i social, di convocare all’ultimo momento l’unica riunione. Il candidato sindaco non si è fatto trovare alle numerose chiamate  da parte del capogruppo di Pieve Bene comune nonostante le insistenti richieste. L’unica cosa capita è il passo indietro del capogruppo, ma  è stato tralasciato tutto quello che porta  il Gruppo in termini di proposte e di operatività,  dopo un periodo di divisioni che lasciamo alla storia giudicare e che oggi avremmo voluto superare.

Se l’obiettivo era quello di escludere una parte del paese  dalla possibilità di dare un contributo (non  è stato possibile nemmeno parlarsi) e confrontarsi su un programma,  è stato  pienamente raggiunto. Non si capisce pertanto come si può costruire condivisione e unità senza confronto e sintesi. Nè è serio pensare che ciò si possa realizzare nell’unica riunione proposta alle 22,30 dell’ultimo giorno, a poche ore dalla scadenza della presentazione delle liste.

Se avviene questo oggi in fase di partenza chissà domani. Non possiamo aderire a una lista che è nata in questo modo né possiamo dare appoggio a un metodo non accettabile, che acuisce le divisioni e  le moltiplica. Questa è la fotocopia dell’agire della vecchia amministrazione. Pertanto chi entra deve sapere che questa lista non  ha niente di unitario e condiviso.

Pieve di Teco 14 Aprile 2023 – Gruppo Consiliare “Pieve Bene Comune”

VALLE ARROSCIA: LA PROTESTA CORRE SUI SOCIAL

C’E’ CHI DALLA SERA ALLA MATTINA SI E’ TROVATO SENZA ‘MEDICO DI FAMIGLIA’

Patrizia Alessandri – Secondo voi vi sembra giusto questo orario del dottore per il Comune di Ranzo, un giorno solo a settimana con persone anziane.

Erica Guido – Noi neanche un giorno. A Vessalico è veramente vergognoso che poi basterebbero 2 ore anche solo un giorno a settimana.

Rosanna Marras- Se dovesse fare tutti gli studi medici come aveva prima il dottore Revello mi sa che ci giochiamo anche lui.

Erica Guido – Ma inseriscano un altro dottore, così si dividono gli studi e i pazienti. Ora invece c’è gente che è rimasta senza dottore e deve prenderne uno a Imperia o Sanremo, ma stiamo veramente scherzando!

Chiara Cacciò – Può essere colpa della sanità, ma è colpa anche di qualcuno che ha fatto di tutto per mandarlo via, (Revello ndr) ecco perché ora molta gente dell’alta valle è senza dottore, ringraziate questo personaggio!

VALCONA SOPRANA DI MENDATICA –

DAL COMUNE DI MENDATICA – Dopo la sospensione per i mesi invernali, sono ripresi i lavori di realizzazione del nuovo punto ristoro a Valcona Soprana. L’opera è stata finanziata dalla Regione Liguria nell’ambito del Programma di Rigenerazione Urbana. I lavori sono eseguiti dall’impresa FERRARI Fabio di Mendatica.

 

 

 

 


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