Per la candidatura a Savona, Capitale Italiana della Cultura 2023, il sindaco Marco Russo ha iniziato, opportunamente, un cammino di ricerca delle strade migliori da tracciare.
di Gianfranco Barcella
Io mi permetto di suggerire anche un ciclo di conferenze con relatori di prestigio nazionale, per dare visibilità e notorietà e Savona, culla d’Italia e d’Europa, scacciando l’aura di tristezza culturale che la ammanta.
Ciclo di conferenze-dibattito su Giuseppe Mazzini, del quale è appena trascorso il 150° anniversario della morte, ideatore della Giovane Italia e della Giovane Europa, proprio quando fu prigioniero in una cella della Fortezza del Priamar a Savona
1)Incontro: “Giuseppe Mazzini entra alla Fortezza del Priamar di Savona, da prigioniero”. RELATORE: Giuseppe Mazzini. “Fummo condotti a Savona (Riviera Occidentale) in Fortezza e tosto disgiunti . Giungevamo inaspettati, e la mia celletta non era pronta. In un andito semibuio dove mi posero, ebbi la visita del governatore, un De Mari, settuagenario, il quale motteggiandomi stolidamente sulle notte perdute in convegni colpevoli e sulla tranquillità salutare ch’io troverei in Fortezza- poi rispondendomi sul mio chiedere un sigaro- ch’egli avrebbe scritto a S.E. Il governatore di Genova per vedere se poteva concedersi- mi fece piangere, quand’ei fu partito, le prime lagrime dall’imprigionamento in poi. Erano lagrime d’ira nel sentirmi così compiutamente sotto il dominio d’uomini ch’io sprezzava”.
2)Incontro: Giuseppe Mazzini, prigioniero a Savona, pensa alla Giovane Italia: RELATORE:
La Giovine Italia o Giovane Italia fu un’associazione politica insurrezionale, fondata a
Marsiglia nel luglio 1831 da Giuseppe Mazzini, il cui programma venne pubblicato su un periodico al quale fu dato lo stesso nome. L’obiettivo di questa organizzazione era quello di trasformare l’Italia in una repubblica democratica unitaria secondo i principi di libertà, indipendenza ed unità, destituendo i governi dei precedenti stati preunitari. La Giovane Italia costituì uno dei8 momenti fondamentali del Risorgimento Italiano. Savona deve ancor più esaltare il significativo legame con la personalità dell’uomo politico, Mazzini,, la cui idea di Giovane Italia per una Nazione libera, indipendente e repubblicana conobbe una decisiva fase di elaborazione proprio nei mesi-dal novembre 1830 al gennaio 1831- trascorsi nella prigione della Fortezza del Priamar.
3) Incontro: Giuseppe Mazzini e l’idea della Giovane Europa.
RELATORE:Le idee e gli ideali di Mazzini, compreso il progetto di una Giovane Europa hanno attinto forza anche dallo stesso quadrato di azzurro di cielo e mare che lo proiettava verso l’infinito, dall’angusto perimetro della sua cella nella fortezza del Priamar ed è stato per il prigioniero, anche fonte di speranza per un futuro migliore, una volta spenta la candela della sera. “La Giovane Europa” è una delle prime organizzazioni, se non la prima, a porsi la <federazione repubblicana> del continente come obiettivo politico esplicito e raggiungibile ed il cui fine è quello di promuovere l’indipendenza e l’emancipazione dei popoli dalla sudditanza ai regimi assoluti
4) Incontro: Giuseppe Mazzini e l’Italia Libera, Indipendente e Repubblicana… E Paese d’Europa
RELATORE: Per comprendere il pensiero di Mazzini bisogna soffermarsi innanzitutto sul fenomeno storico del Risorgimento che porterà all’unità dello Stato Italiano, all’Indipendenza e all’Unità Nazionale. Giuseppe Mazzini si colloca tra gli intellettuali della cosiddetta <sinistra risorgimentale>. Secondo Mazzini, la via per raggiungere l’unità e l’indipendenza era l’insurrezione di popolo, senza distinzione di classe, ma educazione ed insurrezione non devono essere fini a se stessi, ma sono l’una condizione dell’altra. L’Italia paese fondatore dell’Unione Europea, sin dal lontano 1951 insieme al Belgio, Francia, Germania Lussemburgo e i Paesi Bassi.
5) Incontro: L’Attualità del pensiero di Giuseppe Mazzini.
RELATORE: Il pensiero politico di Giuseppe Mazzini non ha goduto di un’attenzione paragonabile a quella che hanno avuto altri classici dell’Ottocento, come ad esempio Marx, ma anche Tocqueville o Stuart Mill. Eppure contiene elementi di grande interesse e originalità, oltre che di evidente attualità. Nello scritto:”Dei doveri dell’uomo”, dedicato “agli operai italiani, il passo decisivo è questo: “Quando dico, che la conoscenza dei loro diritti non basta agli uomini per operare un miglioramento importante e durevole, non chiedo che rinunziate a questi diritti; dico soltanto che non sono se non una conseguenza di doveri adempiti e che bisogna cominciare da questi per cominciare da quelli”. 6)Incontro: “L’Italia, paese a sovranità tutelata, dopo l’ingresso in Europa. Quale futuro per l’Italia?”
RELATORE: Con sovranità tutelata o vincolata si fa riferimento ad un vincolo di contenuto delle legge nazionali. Il possibile passaggio della legge da atto libero nel fine ad atto contenuto vincolato o parzialmente vincolato, al di fuori dei limiti posti dalla Costituzione è un problema giuridico ed anche politico che si pone con la nostra appartenenza all’Europa. E’ opportuno accettare l’intervento della comunità europea nella nostra politica interna. E se sì, entro quali limiti. C’è chi afferma che il motto: “La nostra nazione prima di tutto!”, sia un proposito illusorio e pericoloso. E poi regna sovrana la crisi energetica ed il potere dei mercati finanziari…
Gianfranco Barcella