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Liguria e Basso Piemonte

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Perché il WWF Liguria tace sull’Adelasia. La replica: nel savonese seguiamo 40 vertenze


Ma il WWF Liguria non ha di meglio da fare? Mentre stanno sfasciando l’unica VERA Riserva Naturale Regionale della Liguria (in quanto si tratta di 1.200 ettari TUTTI in pubblica proprietà: un cosa che solo in America…!), il WWF tace.

di Franco Zunino

E’ troppo impegnato ad occuparsi di rifiuti abbandonati sui bordi della strade e a tutelare i platani dei viali cittadini, per non dire di altre amenità ecologiche urbane! All’Adelasia hanno tagliato alberi secolari, siti di nidificazione del raro Picchio nero tutelato anche dalle direttive europee, raso al suo interi tratti boschivi, e trasformato in strade antiche carrarecce, e il WWF che fa? Pensa ai rifiuti e ai platani! Al massimo pensa alle centrali eoliche, anche a quelle che per realizzarle non hanno arrecato alcun danno ambientale (spesso neppure paesaggistico). Forse hanno ragione i cacciatori ad opporsi tanto a quest’associazione; in fondo furono loro a fondarla in gran parte, quando la difesa della fauna rara e dei suoi habitat era lo scopo primario (a dire il vero lo è ancora, ma solo per le sedi WWF d’America e di altre nazioni: e forse è per questo che anche in Italia si lanciano continue raccolte fondi per animali e habitat esotici). Che sia perché da noi il WWF si è ormai talmente politicizzato, che raramente lo si vede prendere posizioni che diano fastidio al manovratore! Che ci siano dietro ragioni non confessabili, di cui neppure si legge a chiare lettere nei bilanci? In quanto all’Adelasia, che sia perché nella sua ormai antica storia il WWF non ha mai messo becco? Un’area protetta… reietta?

CINGHIALI E PESTE SUINA ZONA ROSSA IN LIGURIA- Siamo proprio italiani, destra o sinistra al potere, sempre inconcludenti siamo (quando non pronti ad ogni inghippo pur di fare cassa, che sia lecitamente o meno!). Nonostante il fallimento della famosa recinzione della “zona rossa” che tra Liguria e Piemonte avrebbe dovuto frenare la peste suina, e che si rivelata solo un grosso business senza alcun effetto sul contenimento dei cinghiali, visto che ormai quasi ogni giorno si trovano carcasse di zone esterne sempre più lontano dalla famigerata recinzione (ultimamente anche a Savona!), si apprende che un nuovo Commissario straordinario avrebbe proposto un’altra mega recinzione tra Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna! Ma inizieranno mai le operazioni di contenimento mediante drastiche e veloci operazioni di abbattimento come hanno fatto in Ungheria risolvendo il problema? O si vuole continuare a dare retta agli anticaccia, secondo i quali con le battute di caccia si farà sempre più propagare la malattia: tesi tutta da dimostrare! Ed anzi, probabilmente non dimostrabile, specie se gli abbattimenti iniziassero da fasce esterne verso la zona rossa e poi al suo interno.

Franco Zunino (segretario generale di AIW)

LA REPLICA DEL WWF –
Il WWF da anni si occupa in Liguria di molte questioni inerenti varie tematiche ambientali. Sul savonese sta seguendo circa 40 vertenze. Il WWF impegna il proprio tempo a disposizione per presentare contributi istruttori, segnalazioni, osservazioni, denunce ma anche attività di educazione al rispetto ed alla tutela del nostro territorio, oltre alla vigilanza ambientale, fondamentale dal punto di vista del controllo sul territorio. Il WWF Savona quindi non vuole dedicare il proprio tempo per fare polemiche sterili ed inutili o criticare l’operato di altri organismi associativi. La Riserva Naturale dell’Adelasia è certamente un’area di importante rilevanza ma visto che se ne stava già occupando l’AIW, e viste le numerose segnalazioni che giornalmente il WWF riceve sul territorio savonese, ha ritenuto di occuparsi di altre vertenze ambientali o di tutela della fauna e che rivestono anch’esse importanza dal punto di vista Sociale, Ambientale e Paesaggistico. Comunque se l’AIW vuole collaborare non ci sono problemi da parte della scrivente Associazione. Siamo a disposizione. Marco Piombo


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