Autostrade della Liguria e del Ponente: un disagio a pagamento.
A seguito dei continui disagi provocati dagli ingorghi, dalle interruzioni del servizio, dagli incidenti di varia natura, è aumentato a tal punto il malcontento dei cittadini residenti, degli ambienti economici, degli amministratori locali e dei turisti, da costringere il sindaco di Borghetto Santo Spirito a convocare una Assemblea Popolare per evidenziare una situazione da molti lati insostenibile. Vedi link: https://www.facebook.com/100064746126610/videos/157043293836266
L’Assemblea e i vari interventi dei convenuti sono andati in diretta televisiva domenica 5 marzo su “Primo Canale” alle ore 18 e con un successivo collegamento da Loano.
Dopo un’introduzione del sindaco Giancarlo Canepa c’è stato un susseguirsi di testimonianze che hanno dato una immagine della situazione da lasciare veramente sgomenti ed evidenziando negatività per ogni settore sociale, economico, culturale che minano la qualità della vita non solo degli utenti ma di chi abita , lavora o studia in Liguria e particolarmente nel ponente della Regione.
A seguito di una richiesta di informazioni da parte di ASSOUTENTI Savona, Gian Luigi Taboga nel corso dell’assemblea ha comunicato che, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti con sede in Torino è stata estremamente sollecita nell’informare riguardo i provvedimenti in essere, da parte dell’Autorità stessa, per una appropriata regolazione del settore, secondo le proprie competenze.
Dall’allegato A alla delibera n.59/2022 si evince infatti che “ è stata aperta una indagine conoscitiva finalizzata all’avvio di un procedimento volto a definire il contenuto minimo degli specifici diritti che gli utenti possono esigere nei confronti dei concessionari autostradali e dei gestori delle aree di servizio delle reti autostradali “. Praticamente e finalmente dovranno emergere la qualità di accesso alle aree di servizio e di sosta e di assistenza all’utenza autostradale nelle più diverse occasioni;
Saranno evidenziati i disservizi causati dalla presenza di cantieri lungo la carreggiata autostradale o per l’emergere di altri eventi, i disservizi dovuti a rallentamenti causati da incidenti e la qualità dei servizi di rifornimento. Dovranno emergere le modalità, le procedure e il trattamento da parte dei concessionari autostradali relativamente ai reclami degli utenti e dei relativi provvedimenti.
A seguito del crollo del viadotto Polcevera nell’agosto del 2018, è apparsa imprescindibile l’esigenza, fino allora rimandata, di estendere i poteri dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti consentendo a quest’ultima di incidere anche sul sistema tariffario delle concessioni vigenti, basato sul metodo del price cap e con determinazione dell’indicatore di produttività X a cadenza quinquennale.
L’Autorità ritiene opportuno approfondire aspetti specifici concernenti il livello di qualità e di servizio offerti agli utenti autostradali per orientare l’esercizio delle competenze già adottate in altri settori. L’Autorità ritiene necessario procedere , dopo i dovuti accertamenti, alla definizione del contenuto minimo degli specifici diritti , anche di natura risarcitoria , che gli utenti possono esigere nei confronti dei gestori dei servizi e delle relative infrastrutture.
Gli aspetti maggiormente rilevati dagli utenti e pervenuti all’Autorità sono infatti:
-Disservizi e attese a seguito di scioperi del personale in servizio ai caselli;
aumenti dei pedaggi ritenuti ingiustificati:
presenza di congestioni del traffico e relativi disagi;
-richieste di rimborsi o indennizzi legati a disservizi;
-manutenzione del manto autostradale ritenuta carente;
-modalità di esazione del pedaggio.
Da quanto risulta si evidenzia l’esigenza di adottare finalmente apposite misure a tutela degli utenti nei confronti dei concessionari autostradali.
Le misure potranno riguardare .
-L’informazione all’utenza autostradale;la migliore gestione delle aree di servizio per tutti gli utenti;
-la migliore assistenza all’utenza autostradale;
-la progressiva eliminazione di disservizi causati dalla presenza di cantieri o di rallentamenti causati da incidenti o altri eventi;
-l’adeguamento dei servizi di rifornimento;
-la migliore gestione e trattamento dei reclami e dei rimborsi per danni subiti.
Dopo quanto premesso la conclusione è una sola: Occorre l’elaborazione di una nuova “CARTA DI QUALITA’ DEI SERVIZI AUTOSTRADALI” che tenga conto delle reali esigenze degli utenti uniformandosi a quanto prevedono le norme esistenti per i servizi pubblici in genere e per quelli riguardanti i trasporti in particolare.
Le Associazioni dei Consumatori sono in grado e disponibili a portare il loro indispensabile contributo in un clima di collaborazione che anche i Concessionari Autostradali debbono auspicare a garanzia e per il bene di tutti . Gian Luigi Taboga ASSOUTENTI Savona.