Se la Poesia viene trattenuta, o peggio, distrutta, l’Editore soffre!
di Sergio Bevilacqua
Se resistesse, avrebbe il materiale e potrebbe recuperare la Poesia all’Umano, ma così… È grande sofferenza!
Per questo dico che il borghese, cioè la regola comportamentale della comunità cittadina, e l’ordinario, intriso di astuzia d’accatto, sono rovina e massacro dell’Amore e dell’Arte, e trascinano con sé addirittura l’Amicizia. Cioè il borghese e l’ordinario, intriso di astuzia d’accatto, sono le fogne dell’Umano.
Un’antico amore, mi rubò poesie giovanili: io gliele affidai, come sempre… Può la Poesia essere d’uno, o di due? Vero che la celia può salvarla dal nulla, ma il nulla è solo poco meno dell’uno o del due, e inferno, dell’Arte, CHÉ È INFINITO. Che è la Creazione, e la Genesi.
Dunque, l’Editore deve sapere DOVE sono, perché ci devono essere e QUANDO gli saranno disponibili. Perché Egli è l’Impresario del Grande Immaginario, colui che cavalca il Maestrale del Mar Immaginario, conosce la rotta per il Mar Reale e i trabocchetti del simbolico, stramba e veleggia sull’otto interno, il Canale Simbolico che fa giungere ovunque, fuori dal baratro karmico, la quintessenza dell’Umano, AAA, Arte Amore Amicizia.
Quindi ricordati Poeta di portare il materiale. E stai attento al corpo grossolano, che è piacevole e necessaria realtà, concime e tramite del corpo sottile, ma anche droga… Corpo grossolano servo di due padroni, e canale del divino, ma anche droga… Quella droga può uccidere la catarsi sublime e nascondere l’Arte all’Amore abbassando noi tutti.
L’Editore vuole la poesia e non vuole ricatti. Se sei onesto, poeta, le dai. Se ami davvero le dai. Se non sei schiavo di Satana ma di Dio, le dai.
Perché se ami davvero sai cosa è l’Arte, e sai che l’Amore (e viceversa…) la produce e che l’ordinario la uccide. Così come sai che l’Arte è Amore e lo salva dall’abbruttimento che è pornografia. Senza Arte muore l’Amore e senza di essi il discrimine della Vera Catarsi muore. Insieme alla Vera Catarsi crolla l’Amicizia e con Essa, la Civiltà e il Bene.
Chiedo davvero al poeta per rispetto dell’Uomo e di Dio, cioè dell’Arte, dell’Amore e dell’Amicizia, di salvare ciò che scrive.
Se è falso che l’abbia fatto, e che non abbia salvato la Poesia, abbia il coraggio di dirlo.
Oppure, porti tutto all’Editore.
Sergio Bevilacqua