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Liguria e Basso Piemonte

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Ceriale dei vecchi tempi e come è cambiata l’Italia dei furbastri. Perché i nostri figli vanno a lavorare all’estero


Il post dell’ex sindaco geom. Giovanni Cerruti ci riporta a Ceriale dei vecchi tempi e la degenerazione della società “che non ha niente di civile. E’diventata la società dei furbastri. Immaginate l’esempio per i figli. All’estero viene premiato il merito.”

Ceriale ed il suo storico ‘bastione’ in piazza

Una volta si alzavano al levar del sole,  prendevano il carro, con il mulo e tutta la famiglia andava in campagna a coltivare gli ortaggi, mangiavano in “ti casin”, “u cundigiun”, bevendo ” a vinetta” .

Ritornavano alla sera con in calar del sole, una vita di lavoro, di fatica, soldi niente, non mancava il mangiare, ci si aiutava, non era così male . Dopo la guerra il boom economico, nelle famiglie dicevano ai figli ” non vogliamo che tu fai la fatica che abbiamo fatto noi “. Abbiamo fatto studiare, con sacrifici la nostra prole  ma i politici, per mantenere i loro privilegi hanno fatto una bella pensata. Assunto nello stato  tutti quelli che potevano, perché erano voti, con falicitazioni, promozioni e diritti, senza doveri.
La massima aspirazione per un ragazzo era ” il posto fisso “, cosa vuoi fare da grande ” il pensionato “.
La scuola non bocciava più nessuno ” tutti caballeros “, molti insegnati vengono dagli esami di gruppo dei meravigliosi anni 68 , nel meridione hanno esagerato, professori che non sapevano neanche l’italiano insegnavano inglese e francese, con un leggero accento. In seguito lo stato si è accorto di aver assunto troppe persone, in pensione, nella scuola a 35 anni, nelle ferrovie a 40 anni, negli ospedali idem . Cosa cavolo facevano tutto il giorno questi  pensionati, andavano in bicicletta, giocavano a carte, a bocce, coltivavano un piccolo orto, lavoravano in nero.
Immaginate l’esempio per i figli. Naturalmente non è cambiato molto, chi lavora per lo stato lavora teoricamente 36 ore, spesso solo al mattino, cosa fanno al pomeriggio, come sopra, non si possono licenziare, rimproverare, spostare, quelli che si impegnano sono derisi. Tutto questo ha portato alla situazione attuale, la degenerazione di una società , che non ha niente di civile, ma per colpa dei politici e del popolo è la società dei furbastri.
I nostri figli vanno a lavorare all’estero perché negli altri paesi ci sono delle regole, viene premiato il merito, lavoro e orario sono uguali per tutti, privati e pubblici, le leggi sono applicate, non solo per gli amici, ma per ogni cittadino,  i magistrati sono persone serie.
In Italia sono più serie le varie mafie regionali che lo stato, il quale non paga i debiti alle imprese, non applica le leggi che ha deliberato , propone leggi retroattive, fa pagare una patrimoniale su immobili che non rendono niente, tassa i cittadini in maniera demenziale e spreca i soldi in lavori inutili e mal eseguiti.
Poveri i nostri figli che vanno all’estero  ma quelli sono i veri italiani, bravi e meritevoli, si impegnano, rispettano le leggi, guadagnano molti soldi e sono ammirati e premiati.
Dobbiamo cambiare questa rovina, chi lavora in privato non deve essere figlio di un Dio minore, deve avere uguale dignità e doveri,  il merito deve essere premiato, gli asini professori e allievi bocciati, i furbi licenziati, le leggi applicate e rispettate, allora i nostri figli ritorneranno a lavorare in questo meraviglioso paese abitato da una quantità di persone che non lo meritano.  Mi sono sfogato e stufato di sentire frignire il capo dello stato e questa massa di imbecilli che ci governano. (Giovanni Cerruti).
CERIALE CHI ERANO GLI ISCRITTI AL PDL /FORZA ITALIA NEGLI ANNI DUEMILA.
TRA GLI ISCRITTI ANTONELLO MAZZONE CHE I PRONOSTICI DANNO A FUTURO CANDIDATO SINDACO
DI UNA LISTA CIVICA SOSTENUTA DALL’EX SINDACO PIERO REVETRIA, PURE LUI DA EX DC A ISCRITTO AL POPOLO DELLE LIBERTA’ DI SILVIO BERLUSCONI. NELL’ELENCO ANCHE L’EX SINDACO COMPIANTO ENNIO FAZIO, L’EX ASSESSORE DELLA GIUNTA FAZIO MARINELLA FASANO.IL POPOLARE PASQUALINO MAMBRIN GIA’ CONSIGLIERE COMUNALE  ANNI ’80 IN QUOTA PSI. E ANDREA ALESSANDRI, A SUA VOLTA ASSSESSORE (delegato a lavori pubblici, lavori in economia, viabilità, acquedotto, protezione civile) DAL 2013 AL 2018 QUANDO HA RASSEGNATO ANTICIPATAMENTE LE DIMISSIONI.
ACCADEVA A PEAGNA- CON L’UNICO TELEFONO-  CRONACHE DEL SECOLO XIX DI GENNAIO 1970

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