‘Porteremo i turisti nell’entroterra. No all’esproprio dei Balneari’. E’ il titolo della prima intervista rilasciata dal neo assessore di FdI al Secolo XIX. Augusto Sartori, ligure di levante, ha anche la competenza sui ‘Trasporti’. Non ha speso una parola su un’opera molta attesa, promessa da anni e di recente, quale il tunnel Armo-Cantarana. L’ultimo progetto prevede prescrizioni a tutela dell’Ambiente, ma è stato già escluso dalle ‘grandi opere’. Risolvere l’imbuto-strettoia del Colle di Nava denunciato anche dal neo sindaco di Pornassio.
Turisti nell’entroterra, il problema non è il numero e quanti che già lo visitano soprattutto nella stagione estiva (l’autonno e l’inverno sono invece ‘tristi’ e avari) semmai c’è necessità di favorire il ritorno di investimenti nel settore alberghiero, della ristorazione ed attività commerciali, facendo già in modo che non chiudano quelli finora resilienti. I veri ‘eroi’ che resistono all’abbandono crescente e chiusura di locali, esercizi pubblici, dove spesso non arriva neppure più il giornale.
Il neo assessore dia un’accelerazione non solo alla tutela dei ‘balneari’ e alla loro gallina delle uova d’oro (con canoni demaniali da tutti ritenuti compiacenti e una maggiore equità fiscale, con una media di 15.675 euro l’anno di reddito dichiarato), ma diventi artefice di una vera sterzata alla ripartenza della ‘locomotiva’ del ponente: Monesi. La sua seggiovia che deve essere aperta tutto l’anno, come era un tempo e non solo nella stagione invernale, per tutelare il ‘gallo forcello’ nella nidificazione. Si faccia promotore, dopo tante parole (e promesse), di risolvere l’annosa questione con l’ultima proprietaria della montagna di Monesi. Dal confronto, pur serrato, ai fatti nel superiore interesse della comunità tutta che deve sempre prevalere. Ci sono gli strumenti democratici e di buon senso per trovare una soluzione senza calpestare i diritti di proprietà che però hanno un limite, ci ripetiamo, quando c’è di mezzo l’interesse pubblico. La priorità delle priorità. E in questo senso si era già impegnata la task force capeggiata dall’assessore Marco Scajola e dai sindaci del comprensorio.
OTTOBRE 2021- IL SECOLO XIX IMPERIA
3 NOVEMBRE 2022
ENTROTERRA: REGIONE LIGURIA INCONTRA I SINDACI DELLA NUOVA AREA INTERNA DELL’IMPERIESE PER ILLUSTRARE STRUMENTI E OPPORTUNITÀ IN ARRIVO
DOLCEACQUA (IM). Inizia da Dolceacqua il cammino della nuova area interna dell’imperiese, recentemente accolta dal Comitato Tecnico della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI), che comprende i comuni di Airole, Badalucco, Bajardo, Castel Vittorio, Ceriana, Dolceacqua, Isolabona, Molini di Triora, Montalto Carpasio, Olivetta San Michele, Perinaldo, Pigna, Rocchetta Nervina, San Biagio della Cima, Seborga, Soldano, Triora e Vallebona.
L’incontro, organizzato da Regione Liguria e Anci Liguria, è stato occasione per illustrare ai sindaci, alla presenza anche del vicepresidente della Provincia di Imperia Armando Biasi e del segretario generale della Camera di Commercio Riviere di Liguria Marco Casarino, le possibilità offerte dalla nuova area interna che consentirà, in vista della programmazione 2021-2027, ai comuni coinvolti di accedere a importanti risorse nazionali e comunitarie.
“Garantire la sopravvivenza e lo sviluppo delle nostre aree interne è una priorità centrale dell’azione regionale – spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti – Per combattere la marginalizzazione di questi 19 comuni dell’entroterra imperiese, lontani da servizi essenziali adeguati, abbiamo tempo fa avanzato la richiesta di costituzione di questa nuova area all’interno della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI), accolta favorevolmente dal Comitato Tecnico Aree Interne (CTAI) ad agosto scorso. Un importante traguardo, che si sposa con le molte iniziative avviate, che recepisce le esigenze di questi territori fragili, che potranno così accedere ad almeno 8 milioni di euro, di cui 4 regionali, per adeguare la qualità dei servizi essenziali. Ringrazio i nostri tecnici, grazie ai quali è stato possibile portare a termine questo lungo iter e approfitto di questo kick-off istituzionale per ribadire la volontà regionale di proseguire a fare squadra per offrire tutto il sostegno possibile per uno sviluppo concreto dei nostri territori”.
Si ricorda che la Strategia Nazionale Aree Interne è improntata alla combinazione di azioni che possano garantire lo sviluppo locale e il rafforzamento di servizi essenziali di cittadinanza – quali la sanità, i trasporti e l’istruzione – attraverso risorse ordinarie e a valere sui fondi Fesr, Fse, Feasr e Feamp.
“Abbiamo registrato una grande soddisfazione dalle aree interne – aggiunge il vice presidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura, ai Parchi e al Marketing Territoriale Alessandro Piana – su alcune misure del Programma di Sviluppo Rurale. Penso agli oltre 14,7 milioni di euro delle misure 8 per il settore forestale e il riassetto del territorio oppure agli oltre 17 milioni delle misure 7 per migliorare la qualità di vita, i servizi e l’attrattività delle aree rurali. Un altro settore particolarmente dinamico e attrattivo è il Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri, che svolge anche la funzione di laboratorio e di riferimento per i turisti. Si stanno realizzando infatti le Maison dell’Outdoor (in Val Nervia e in Valle Argentina) e la Stanza del Volo in Valle Arroscia, vere e proprie experience capaci di dare un punto di vista inedito sul territorio. L’Ente Parco ha fortemente lavorato sul valore fondamentale della comunità, per continuare a preservare patrimoni di conoscenze, di valori e di biodiversità: sono “Comunità custodi” da valorizzare.
Ad ottobre è stato siglato il primo patto di comunità tra la Regione Liguria, l’Ente Parco e il Comune e la Comunità di Mendatica. Si sta lavorando anche con le altre Valli alla formalizzazione di altre Comunità Custodi. Rivitalizzare le aree interne significa insistere su due piani: quello dell’innovazione e il mantenimento delle caratteristiche tradizionali che le ha preservate sino ad oggi”.
“Un confronto produttivo per ascoltare i bisogni del territorio e formulare una strategia per l’Area Interna dell’imperiese, con l’obiettivo di adeguare quantità e qualità dei servizi e di promuovere progetti di sviluppo che valorizzino il patrimonio e le filiere locali, riducendo in un’ultima istanza la marginalità di tali territori.” Afferma l’assessore regionale alla Formazione Marco Scajola, che prosegue: “Regione Liguria coordina un progetto di straordinaria rilevanza, abbiamo già stanziato 1 milione di euro, una cifra importante, che potrà essere modificata sulla base delle esigenze espresse dagli amministratori locali. Fondamentale il confronto e l’ascolto costante con il territorio, abbiamo una grande opportunità che si chiama FSE (Fondo Sociale Europeo), risorse significative per il lavoro e l’occupazione. Creare inclusione sociale e occupazione con un occhio particolare verso i giovani. Valorizzare il patrimonio e le filiere locali, rendendo meno isolati i territori delle aree interne. Facilitare l’accesso ai servizi, considerando le persone più fragili e maggiormente in difficoltà. Abbiamo avviato con ANCI un rapporto importante di collaborazione, che a breve verrà formalizzato, procedendo così insieme alla rilevazione dei fabbisogni per ambiti territoriali su cui pianificare interventi”.
“Il nostro ruolo – commenta il direttore di Anci Liguria Pierluigi Vinai – sarà quello di accompagnare questi territori all’idea e al comportamento propri di un’unica comunità. Dal confronto odierno è emerso anche il tema degli Smart Villages, quale strumento interessante di rilancio dei territori alpini che stiamo già approfondendo con Regione Liguria all’interno della macroregione di Eusalp”.
Durante l’incontro è stato nominato per acclamazione il sindaco di Dolceacqua Fulvio Gazzola quale referente dell’area interna dell’imperiese.
IL SIGNIFICATIVO (e improntato ad una sottile ironia) POST DI COSIO D’ARROSCIA A PROPOSITO DEI RINTOCCHI NOTTURNI DELLE CAMPANE CHE HANNO VISTO IL CONSIGLIO COMUNALE DI MENDATICA ESSERE CHIAMATO A VOTARE UNA SOLUZIONE SOFT CHE DA UNA PARTE NON SPENGA IL SUONO, DALL’ALTRA MANTENGA UNA TRADIZIONE SECOLARE E DI FEDE.