Un ordine del giorno proposto dal capogruppo della Lista Toti, Angelo Vaccarezza, approvato all’unanimità. Si chiede, tra l’altro, al presidente e alla giunta regionale, di far si che i vertici aziendali Gedi (proprietari delle testate La Stampa e Il Secolo XIX) invertano la rotta nel progetto unificazione delle edizioni ponentine delle due testate (Savona e Imperia-Sanremo). Da dicembre dovrebbe scattare il ‘giornale fotocopia’, stessi articoli, sui due giornali. Anche il capogruppo della Lega Stefano Mai ha firmato una nota stampa. Andora: mozione in favore della tutela della pluralità della stampa e dei diritti dei
giornalisti. Oltre che da Alassio, Albenga, BorghettoS.S.e Ceriale.
COMUNICATO STAMPA- È stato appena approvato dall’Assemblea del Consiglio Regionale Ligure un ordine del giorno a prima firma di Angelo Vaccarezza, sottoscritto da tutti i Gruppi Consiliari, avente ad oggetto il processo che porterà all’unificazione dell’edizione ponentina di due delle testate giornalistiche più conosciute della Liguria, La Stampa e Il Secolo XIX. Nel documento viene fatta richiesta alla Giunta Toti di fare il possibile affinchè i vertici aziendali GEDI (proprietari delle testate) invertano la rotta per quello che riguarda l’unificazione.
PREMESSO CHE- Il diritto all’informazione è considerato come uno dei diritti fondamentali della società moderna, oggi codificato e tutelato da tutti i moderni ordinamenti giuridici. Seppur non espressamente menzionato nella carta costituzionale repubblicana, è strettamente legato alla libertà di manifestazione del pensiero, definita dall’articolo 21 della Costituzione italiana. Nell’ordinamento italiano si ha una sua definizione con la sentenza n. 420 del 7 dicembre 1994 della Corte costituzionale della Repubblica Italiana, che dichiarò che è necessario “garantire il massimo di pluralismo esterno, al fine di soddisfare, attraverso una pluralità di voci concorrenti, il diritto del cittadino all’informazione”. E’ quindi più che legittimo considerare il diritto all’informazione del cittadino un tassello importante del sistema democratico.
PRESO ATTO CHE – Il settore dell’informazione, e in particolare quello della carta stampata, sta attraversa una forte crisi generale, che inevitabilmente investe l’intero settore fino a mettere a rischio la pluralità di voci concorrenti che rispondono al corretto diritto d’informazione del cittadino.
CONSIDERATO CHE- Come accade per altre regioni italiane, oltre ai prodotti giornalistici forniti dai grandi editori nazionali, la Liguria può contare su diverse piccole aziende locali inserite nel campo dell’imprenditoria editoriale dell’informazione. Tali attività giornalistiche rispondono puntualmente al servizio d’informazione locale, dando notevole risalto e grande diffusione a notizie riguardanti il nostro territorio, accadimenti spesso considerati irrilevanti a livello nazionale e che rimarrebbero quindi sconosciuti se la Regione non potesse contare su tali attente e competenti piccole attività di stampa locale.
Le piccole imprese di editoria dell’informazione locale sono a tutti gli effetti da considerare quale importante componente del patrimonio culturale ligure, in qualità di strumento della diffusione delle conoscenze territoriali.
SI RITIENE CHE- Sia necessario intervenire mettendo in campo un sostegno all’editoria locale e quindi al lavoro di professionisti, pubblicisti, tecnici e operatori del settore che quotidianamente lavorano per garantire ai cittadini liguri il diritto a essere informati con la pluralità di voci concorrenti che solo la presenza di numerose e diversificate aziende più garantire.
Tutto quanto sopra premesso e ritenuto
IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE- A farsi parte attiva perché Regione Liguria, attraverso i canali considerati idonei, rinnovi e preveda nuovi interventi a sostegno della stampa di informazione periodica locale, in tutte le sue forme (carta stampata, testate online, tv, radio e agenzie di stampa). F.to Alessandro Bozzano
DA STEFANO MAI (CAPOGRUPPO LEGA IN CONSIGLIO REGIONALE)-