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Liguria e Basso Piemonte

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Piemonte: dove gli ambientalisti comprano terreni


In Piemonte, almeno per quanto noto, si rivela l’unica (?) Regione italiana in cui gli ambientalisti portano avanti impegni di salvaguardia sulla linea liberal-democratica, ovvero non solo con vincoli d’imperio ai proprietari di suoli, boschi e montagne, ma acquisendo i terreni.

di Franco Zunino

E’ successo ancora di recente nel Parco del Po, dove la Pro Natura Torino comunica che l’ente parco ha comprato un tratto ripariale di antichi scavi ghiaiosi e boschi al centro del quale c’è anche un grande albero monumentale di quercia. Peccato che sia poi stato evidenziato non tanto questo aspetto politico, quanto il fatto che ora saranno spesi milioni di euro per la piantumazioni varie di alberi; cosa certamente utile, ma non tanto necessaria quanto l’acquisto  dei terreni privati. Ma meglio così di niente.

Siamo ancora lontani dal metodo americano con cui si conservano gli ambienti naturali appartenenti ai privati. Infatti, sempre Pro Natura comunica di alcuni alberi monumentali “vincolati” dalla Ministero delle Politiche Agricole e Forestali semplicemente imponendo ai proprietari il vincolo di non taglio. Ovviamente senza concedere nulla ai privati proprietari, i quali non sempre sono lieti di subire il vincolo, specie se non indennizzati del danno economico che comunque subiscono per un bene sociale. Ma tant’è, siamo sempre in Italia e non negli USA. A da venì “baffone” si diceva una volta, ma forse è già da tempo che è arrivato!

Franco Zunino (Segretario generale Aiw


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