Da un lettore riceviamo- Al vicesindaco di Andora bisogna far rimarcare quanto dichiarato dal suo sindaco alla stampa e quanto lui ha detto nell’assemblea pubblica da lui stesso indetta. Forse c’è troppo sale nell’acqua di Andora e poco nella zucca di qualcuno! Così è per dichiarazioni ascoltate da acciughe, che sotto sale ci sono finite da tempo e non hanno più forza per lamentarsi. Amen (G.T)
di Luciano Corrado
Il Tg2 nazionale di venerdì 4 novembre, delle 13, ha mandato in onda il servizio del giornalista ligure Pietro Adami che ha poi riproposto, con più spazio e tempo, nel Tg serale di Rai 3 Liguria. Con numerose interviste a cittadini, operatori turistici ed agricoltori. Nessuna esagerazione per partito preso. La fotografia in cronaca di una realtà, soprattutto per chi l’ha vissuta a proprie spese, tra danni e disagi.
Trucioli.it ha interpellato telefonicamente il geom. Pier Luigi Pesenti che è stato sindaco di Andora dal 1995 al 2004 e per un breve periodo presidente della Provincia in quota Psdi. Premette di aver letto solo il post del vice sindaco Paolo Rossi e non i commenti che ne sono seguiti. Ricorda che in passato il problema-dramma dell’acqua salata e razionamento idrico non esisteva. “Semmai appena eletto mi sono trovato alle prese con due mini alluvioni. Il Merula che esondava e qualche danno lo fece”. Osserva che Andora ha la fortuna, rispetto ad altre località del ponente, di avere realizzato negli anni “parecchie vasche di accumulo che si trovano in varie zone ad altezza tra i 60 e 100 metri sul livello del mare”. “Credo che tra i problemi insoluti e seri – aggiunge Pesenti – ci sia quello delle perdite nelle vecchie tubazioni mai sostituite, alcune le avevamo rifatte ai miei tempi, ma non ritengo che non abbiano poi avuto la priorità nelle scelte dell’amministrazione comunale. E questo compito tocca al Comune e non a Rivieracqua che ha la gestione e il compito di intervenire nei guasti e riparazioni. Qui, ripeto, siamo alle prese con una rete in buona parte obsoleta. Tutti insieme dobbiamo fare di più ed evitare comunque inutili polemiche e contrapposizioni, anche se c’è chi deve assumersi le sue responsabilità.”
Detto questo dove ha eventualmente mancato il Comune di Andora ? “Ognuno deve fare la parte che gli compete e questa estate, a mio avviso, si è fatto un errore che a catena ha comportato conseguenze molto negative. Essendo venuta a mancare l’acqua del Roia si è pensato di pompare più acqua dalle nostre falde, quelle del Merula, anche vicino al mare. Un errore bello e buono perchè si è incuneato il salino che ha ‘inquinato’, compromesso, le stesse falde ed ora non sarà facile rimediare. Ci vorrà del tempo, non breve. Ecco in quel momento si doveva assolutamente tenere conto del pericolo ed evitare pompaggi eccessivi.”
Ma in passato non ricorda altre crisi idriche ? “Non riesco ad indicare le date, gli anni precisi, posso dire che è comunque già successo, non avevamo ancora l’acqua del Roia e si era fatto ricorso alle autobotti, cosa che non si è ripetuta l’estate scorsa. Sbagliando ancora a rimediare con quattro piccoli serbatoi”.
C’è una soluzione ? “Non sono l’uomo dei miracoli, penso ci siano tecnici ed amministratori competenti e tocca a loro risolvere, evitando però di prendere iniziative, fare scelte, non opportune. Quella di aver provocato, involontariamente, l’inquinamento da cuneo salino è stato uno sbaglio madornale. Anche perchè ci vorrà tempo prima che l’acqua del mare si ‘ritiri’ e torni in pressione quella potabile, delle falde idriche. Vorrei dire che Rivieracqua deve fare molto e di più, ma il Comune, a sua volta, deve operare con maggiore attenzione, oculatezza e tempestività evitando di pompare acqua in modo irrazionale dal Merula, scongiurando che la situazione possa arrivare, come accaduto, ad un punto di non ritorno. Siamo un paese prevalentemente turistico e certe notizie diffuse a livello nazionale, notizie vere peraltro, sono una cattiva propaganda che Andora non merita nel suo complesso. Tuttavia di fronte a quanto è accaduto ed accade non si può far finta di niente. Ognuno faccia fino in fondo la sua parte, senza ricorrere al facile vittimismo di maniera”.
Luciano Corrado
COMMENTI SOCIAL – Eugenio Fossati – Caro Paolo, non si poteva pensare che un fatto così sconcertante rimanesse segreto.
Loredana del Gatto- Perché..bisogna nascondere ciò che stiamo vivendo?qualcuno ne dovrà rispondere?
Simona Di Ciaula – Paolo, come ho già scritto ieri, la pazienza non è infinita. Io comprendo che l attuale amministrazione si è trovata una bomba tra le mani e sta cercando di risolvere (spero) ma pensare che tutto si stia zitti e buoni no.
Michela Guardone- Premesso che non ho sentito l’intervista in tv, quindi non posso giudicare… Purtroppo il problema dell’acqua è grosso e dura da troppo tempo. Quello che forse tanti cittadini hanno più da ridire (e in parte li capisco) è che il comune per molto tempo non ha espresso nulla pubblicamente quando sono state fatte lamentele e domande in proposito. Mentre ci siamo trovati (e ci stiamo trovando) a pagare bollette salate in tutti i sensi per un servizio che non è quello che dovrebbe essere. Ovvio che l’amministrazione civica non ha potere sulla pioggia, ma avrebbe potuto esporsi prima in tutela di tutti i cittadini.
Stefano Robaldo- Mi pare che alla cattiva pubblicità ci abbiano pensato Rivieracqua e amministrazione negli ultimi 5 mesi… Si parla di iter burocratici lunghi come scuse. E’ possibile che le botti di acqua dolce siano state installate solo a settembre in concomitanza con il concerto dei Litfiba?ma l’acqua salata era da luglio che scorreva nelle nostre tubazioni. Prima non era possibile averle??? Penso che un comune debba prendersi in carico i problemi di un paese e cercare di risolverli o quantomeno venire incontro ai cittadini invece di fare scena muta e aspettare… Quindi i responsabili della cattiva pubblicità siete voi e le amministrazioni precedenti che non hanno mosso un dito in questi anni per risolvere le problematiche dell’acquedotto…come le tubazioni vecchie e rovinate che mano a mano stanno esplodendo in ogni zona … e non i cittadini stufi di vivere da troppo tempo in queste condizioni.
ANDORA IL COMUNE SI SOSTITUISCE A RIVIERACQUA
E CONSEGNA L’ACQUA A CASA AGLI ANZIANI
Comunicato stampa – Demichelis: “Il servizio realizzato dalla Protezione civile utilizzerà l’acqua nei boccioni sul territorio, si rivolge anziani residenti o non residenti che abbiano deciso di trascorrere l’inverno nelle seconde case e che abbiano i parenti lontani”. Il Comune si sostituisce a Rivieracqua e attiva la consegna a domicilio dell’acqua dei boccioni agli anziani. Il servizio sarà effettuato dai volontari del Gruppo comunale di Protezione Civile che ritireranno a casa i contenitori e li riporteranno pieni.
“I servizi sociali del comune di Andora sono in contatto e aiutano quotidianamente una grande quantità di anziani residenti anche per la fornitura d’acqua, attraverso i servizi a domicilio forniti – spiega il sindaco Mauro Demichelis – Vogliamo aiutare anche gli anziani non residenti che hanno comunque deciso di trascorrere l’inverno nelle seconde case di Andora e che abbiano difficoltà a trasportare l’acqua in casa, perché i parenti non possono aiutarli risiedendo lontano“.
Basterà contattare il numero d’emergenza della Protezione Civile 335/8446564, dalle 9.00 alle 13.00 e i volontari, raccolto un numero congruo di richieste, faranno il giro, ritireranno le taniche e bottiglie e le riempiranno dai boccioni collocati sul territorio. “Ringrazio il responsabile Alberto Petrucco e i volontari del Gruppo Comunale di Protezione Civile che si sono organizzati velocemente per poter garantire questo servizio vista l’inerzia di Rivieracqua” conclude il sindaco.
LA VISITA DI VITTORIO SGARBI A BORGO CASTELLO
“CONSIGLIO DI GEMELLARE IL PARAXO CON LE FONDAZIONI D’ARTE DELLA COSTA AZZURRA”
COMUNICATO STAMPA – Sgarbi: “Borgo Castello potrebbe essere il primo presidio d’arte in continuità con le realtà francesi che sono riuscite a legare con successo la bellezza dei luoghi all’arte.Andora.-
Visita notturna di Vittorio Sgarbi nel Paraxo di Andora. Dopo un viaggio rocambolesco, nella tarda serata di venerdì, il critico d’arte è giunto a Borgo Castello accolto dal sindaco Mauro Demichelis a cui ha confermato il suo impegno nell’ambito del progetto di rigenerazione “Ricordare il passato per costruire il futuro” con cui l’Amministrazione ha ottenuto fondi PNRR per 20 milioni di euro.
Il critico ha rivelato al pubblico presente che quando ha deciso di dare il suo sostegno ad Andora, non conosceva l’entità del contributo del Ministero della Cultura. “L’ho compreso un mese dopo l’assegnazione ufficiale – ha detto ai presenti, annunciando la disponibilità di opere anche di importanti antiquari italiani insieme a quelle della Fondazione Cavallini Sgarbi – Sono felice che il progetto debba essere realizzato entro il 2026 perché ci dà la dimensione di qualcosa che potremo davvero vedere. Un’altra cosa che mi ha persuaso a sostenere Andora, oltre al valore del luogo, è il fatto che si trova al confine con la Francia dove da giovane mi recavo per vedere le opere dei grandi del 900 – ha spiegato il critico – Poco fuori dalla bella Liguria, in costa Azzurra, ci sono molte realtà, come la Fondazione Maeght o la Fondazione Chagall: sono luoghi legati ai grandi artisti francesi, come Chagall, Miró, Matisse, molto frequentati e vicini ad Andora. Vi invito a gemellarvi con loro perché Borgo Castello potrebbe essere lanciato come primo presidio d’arte in continuità con la Francia che è riuscita a legare la bellezza dei luoghi all’arte.”
Sgarbi non si è detto contrario alla realtà aumentata che sarà una delle caratteristiche del borgo e che considera un aspetto ludico, ma ha fatto precise raccomandazioni sui modi e le parole da utilizzare per comunicare il progetto.“Evitiamo di descrivere questo luogo come una location – ha continuato Sgarbi – Questo è un paraxo, un castello, sarà un contenitore di meraviglia. Sono felice della fortuna avuta dal progetto che indica la mia Fondazione come un motore di attività di mostre e di proposte, come quelle che faccio in tutta Italia come presidente di molti musei, come a Rovereto e Ferrara. Avere uno spazio in più in cui portare le opere della mia fondazione mi sembra un’ottima opportunità. Mi ritengo fortunato, ringrazio il sindaco Demichelis, l’onorevole Ilaria Cavo che so volermi bene. Credo sia stata fatta la scelta giusta, il posto è ricco di meraviglia e non mi sembra difficile metterlo in ordine. Sono curioso di vedere il progetto di recupero e ritengo che la macchina meravigliosa che sarà Castello avrà molto successo perché immagino quanto di bello potrà essere offerto ai visitatori che qui troveranno arte, un borgo rinnovato, l’accoglienza di ristoranti e locali”.
Accompagnato dal sindaco Mauro Demichelis, dall’assessore alla Cultura, Maria Teresa Nasi, dall’assessore Monica Risso, dal consigliere Ilario Simonetta, dal Dirigente Architetto Paolo Ghione e dal Segretario Generale Mariacristina Torre, Sgarbi ha visitato il borgo, la chiesa dei SS Giacomo e Filippo e tutte le stanze del Paraxo.
“Siamo grati a Vittorio Sgarbi per i preziosi consigli che certamente seguiremo: siamo felici di poter contare sulla sua guida per le scelte che faremo per la valorizzazione degli spazi espositivi – ha dichiarato il sindaco di Andora Mauro Demichelis – Già nelle prossime settimane presenteremo il progetto alle fondazioni francesi, per farlo conoscere e iniziare un percorso che tragga ispirazione dalla loro esperienza che ha molto da insegnarci sui modi per promuovere il territorio fra gli appassionati d’arte che ci prepariamo ad accogliere nel migliore dei modi. Sgarbi ci ha regalato una straordinaria lezione di generosità e amore per l’arte: ha scelto Andora, comprendendone le potenzialità e ci ha dato fiducia ancor prima di sapere l’entità dei fondi a disposizione”.