Alassio e le future due ‘torri’ sul lungomare di ponente. Un’area verde che ospita un’antica villa con giardino alberato e l’edificio di un’ex gelateria. L’assessore all’Urbanistica e Edilizia privata avv. Franca Giannotta (FdI) ha spiegato a Trucioli.it di non aver preso parte alla delibera di giunta (due ricorsi di un privato al Tar con il Comune che si è costituito in giudizio) in quanto “impegnata in Tribunale a rappresentare il Comune di Alassio in una causa civile”. Non ha risposto invece il sindaco Melgrati.
In attesa di conoscere le decisioni del Tribunale regionale amministrativo della Liguria (con probabile ordinanza alla richiesta di sospensiva) nulla pare si sia mosso tra la stessa opposizione consiliare, tra associazioni come Italia Nostra, WWF. Forse si potrà leggere qualcosa sul prossimo numero dello storico ‘Alassino‘ che non ha mai taciuto quanto ad operazioni edilizie e saccheggio. La scomparsa di gran parte delle antiche ville trasformate in palazzi e palazzine, dal mare alla collina. Alassio, del resto, fu la prima cittadina della Riviera dove il sindaco socialista Sisto Pelle (con clamore nazionale e polemiche) denunciò gli abusi di una trentina di ville in collina. Il Secolo XIX (1970) del direttore Piero Ottone diede per giorni la prima pagina con articoli del corrispondente Luciano Corrado.
Alassio che pur cementificata alla Rapallo, grazie soprattutto al richiamo della nomea nazionale ed internazionale, grazie alla sua Belle Époque e ciò che resta, continua a raccogliere i frutti del prezioso patrimonio della ‘spiaggia’ della ‘gallina delle uova d’oro’. Ha mantenuto più di altre località della Riviera savonese un tessuto alberghiero di qualità e di ristorazione-bar. Ha il patrimonio del ‘budello’ commerciale più ricco e frequentato del ponente. Ha una vivacità promozionale a cui ha dato un indiscusso impulso, secondo i giudizi di esperti del settore, l’amministrazione di Melgrati Ter.
L’edilizia, quanto ad attrattiva e mercato, corre parallela al business della spiaggia. Certo non è più Alassio dei concerti al Roof Garden del Caffè Roma e di Balzola. Alassio by night dei locali notturni, del primo Wisky a Gogo della Riviera, delle rinomate sale da ballo. Alassio ha subito anche sul fronte della dequalificazione rispetto al lontano passato, ma il ‘mattone’ da seconde case, box, continua a tirare, a fare gola, attrarre investimenti soprattutto da fuori città. E crea inevitabile consenso dei beneficiari diretti ed indiretti.
E’ appunto il caso che farebbe ‘gridare allo scandalo’ delle due ‘torri’. Ebbene per la parte residenziale, come la documentazione fotografica di Trucioli.it ha già evidenziato, è interessata la Barbagallo Costruzioni Srl di Genova, Piazza Brignole. Una solida società fondata il 12 giugno 2013 e che ha come amministratore unico Gian Luca Barbagallo, classe 1963, domiciliato a Pieve Ligure (GE), un capitale sociale di 59.800 euro. Risulta avere un dipendente.
La realizzazione dei box (un mercato ancora più attraente in una città assediata dalla ‘fame posti auto’) è invece opera della Gimar Srl costituita il 14 maggio 2019 che ha amministratori-rappresentante di impresa Giovanni Gerosa e Marco Casagrande. La società ha un capitale sociale di 10 mila euro e le quote sono suddivise tra il maggiore azionista Casagrande (35%), Gerosa (25%), Italpress srl (15%), GN Costruzioni Srl (25%). Gerosa, classe 1967, abita ad Albenga in via Isonzo, Casagrande (classe 1967), Albenga,Via Costa Reale. GN Costruzioni ha sede in largo Paganini e Italpress nella zona industriale di Cisano Sul Neva. Tutti le società hanno come attività prevalente “costruzione, ristrutturazione, manutenzione di immobili’.
Si leggeva in una delle due delibere della giunta comunale del 22 settembre 2022: ….Di costituire il Comune presso il Tar Liguria avverso il ricorso presentato dalla Sig.a I.C. per l’annullamento del permesso a costruire convenzionato n.116 2022 per la riqualificazione del compendio immobiliare di Via Roma comprendente la costruzione di un nuovo edificio con autorimessa rilasciato alla Soc. Gimar s.r.l. ed ogni altro atto presupposto antecedente conseguente e comunque connesso con quello impugnato ivi espressamente comprendendo delibera Giunta 220 del 9 Settembre 2021 con la quale è stata approvata la bozza di convenzione, delibera 77 del 1 aprile 2021 recante atto di indirizzo in merito al rilascio del permesso a costruire nonché la convenzione accessoria a firma notaio Biglia di Saronno 18 Gennaio 2022. Di dare mandato a rappresentare il Comune nel presente giudizio al Responsabile dell’Avvocatura Comunale Avv. Simone Contri attribuendogli ogni più ampia facoltà di agire, eccepire e dedurre a difesa degli interessi del Comune medesimo. Di dare atto il presente atto non comporta impegno di spesa in quanto verrà determinato in sede di definizione della controversia con separata determinazione
dirigenziale…”
Altra delibera di giunta: In data 6 Settembre 2022 è pervenuto al Protocollo comunale il ricorso al Tar Liguria da parte della Sig.a I.C. per l’annullamento del permesso a costruire convenzionato n.115 2022 per la riqualificazione del compendio immobiliare di Via Roma comprendente la costruzione di un nuovo edificio con autorimessa rilasciato alla Soc. Barbagallo s.r.l. ed ogni altro atto presupposto antecedente conseguente e comunque connesso con quello impugnato ivi espressamente comprendendo delibera Giunta 221 del 9 Settembre 2021 con la quale è stata approvata la bozza di convenzione, delibera 78 del 1 aprile 2021 recante atto di indirizzo in merito al rilascio del permesso a costruire ed infine la convenzione accessoria a firma notaio Biglia di Saronno 18 Gennaio 2022…..In data 6 Settembre 2022 è pervenuto al Protocollo comunale il ricorso al Tar Liguria da parte della Sig.a I.C. per l’annullamento del permesso a costruire convenzionato n.115 2022 per la riqualificazione del compendio immobiliare di Via Roma comprendente la costruzione di un nuovo edificio con autorimessa rilasciato alla Soc. Barbagallo s.r.l. ed ogni altro atto presupposto antecedente conseguente e comunque connesso con quello impugnato ivi espressamente comprendendo delibera Giunta 221 del 9 Settembre 2021 con la quale è stata approvata la bozza di convenzione, delibera 78 del 1 aprile 2021 recante atto di indirizzo in merito al rilascio del permesso a costruire ed infine la convenzione accessoria a firma notaio Biglia di Saronno 18 Gennaio 2022.”
LA POSTA DI UN LETTORE C.G.- Alassio tace e acconsente. Siamo al punto zero che vogliono i politici: raffreddare e scoraggiare il mugugno e le proteste alimentando l’indifferenza o peggio menefreghismo. Come residente mi sento quasi un soprammobile che invecchia e quando lo tocchi è talmente fragile che si rompe facilmente. Per questo ammiro Trucioli.it nella tristezza dell’ indifferenza e della paura di farsi avanti o di mettere la faccia di chi purtroppo conosce solo il mugugno . Presi singolarmente sono in tanti ma disorganizzati e soprattutto impotenti di fronte alla concentrazione dei voti preferenziali delle categorie dominanti. Un sindaco ad Alassio, per esempio, per essere votato ha bisogno di circa 1000 voti che due categorie possono convogliare senza problemi per proteggere i benefici destinati ai loro aderenti. Quindi i residenti contano poco se non fanno parte delle lobby e restano solo spettatori come i pensionati che si fermano a guardare i cantieri per vincere la noia e il tram tram di ogni giorno. Bisogna partire dal concetto di definizione: cosa è la DEMOCRAZIA. Essa, purtroppo, col tempo ha perso il suo puro valore platonico, per diventare potere dei pochi. Cioè la DEMOCRAZIA è scivolata,quasi del tutto, in OLIGARCHIA. Cioè è una mera illusione che il potere stia nelle mani del popolo. Vi sta ma per una minima percentuale. Infatti esistono le LOBBY, le OPINION MAKERS (quando non le famigerate mafie e le cosiddette ‘ndrine) che, grazie alla loro potenza (persuasiva, economica, ricattatrice) sono in grado di spostare masse sempre maggiori (e amorfe) di elettori. Se a questo si aggiunge l’effetto deleterio dei non votanti, ecco che il gioco dei CAPIBASTONE va avanti e domina. RIMEDI? Non c’è ne sono ! Siamo ignoranti in EDUCAZIONE CIVICA, e ciò da anni, da secoli. Per esempio una delle prime piaghe da estirpare sarebbe la RACCOMANDAZIONE. Ma chi si sognerebbe di estirparla dal NOSTRO CODICE ETICO? (il cittadino alassino si è firmato con la mail, ma per evitare ‘rappresaglie’ preferiamo siglare ed assumerci ogni responsabilità).
ALASSIO- Dal Ministero oltre 2mln di Euro
per Villa Fiske ma anche per la Scuola Primavera
Comunicato stampa – Alle spalle del plesso scolastico delle nuove Ollandini è un progetto dedicato ai bambini tra i 24 e i 36 mesi, che si configura come un mezzo di collegamento tra il nido e la scuola d’infanzia. Macheda: sarà un nuovo servizio per agevolare le famiglie che non trovano posto al nido. Si chiude il cerchio della riqualificazione di tutte le scuole della città-
Con nota ufficiale, il Ministero all’Istruzione ha comunicato che insieme al finanziamento del progetto per la scuola materna di Villa Fiske di 1.423.200,00 è stata finanziata anche la scuola Primavera di via Pera per ulteriori € 636.000,00; per un ammontare totale di €.2.059.200,00. “In poche righe – il primo commento di Fabio Macheda, Assessore all’Edilizia Scolastica e alle Politiche Scolastiche del Comune di Alassio – si chiude un cerchio che avevamo disegnato all’inizio del mandato ma che non speravamo di vedere finanziato nella sua completezza nell’arco del quinquennio. Al punto che sia Villa Fiske, sia la Scuola Primavera, non erano stati inseriti del piano triennale delle opere pubbliche, perché ancora ancora non finanziate, sebbene progettate. Si chiude un cerchio e si completa un percorso formativo, dai primi mesi di vita alle scuole medie, innovativo destinato ad alleggerire il nido con l’introduzione, appunto della scuola Primavera: un servizio nato come progetto sperimentale, dedicato ai bambini tra i 24 e i 36 mesi, che si configura come un mezzo di collegamento tra il nido e la scuola d’infanzia” “Si tratta – aggiunge Macheda – di uno speciale percorso educativo che è stato istituito con la legge finanziaria del 2007 e inserito nel sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino ai sei anni, che ha tra gli obbiettivi quello di assicurare ai bambini tra i due e tre anni di frequentare un contesto educativo adatto a loro, ma anche quello di agevolare le famiglie che non trovano posto al nido. Sorgerà in Via Pera, in luogo del parcheggio temporaneo allestito durante l’estate, alle spalle del plesso scolastico delle nuove Ollandini”.
“Ho perso il conto delle volte in cui, in Consiglio Comunale – prosegue – ho spiegato scelte, obbiettivi e tempistiche. Scelte che se da un lato ci hanno costretto ad attendere più del previsto per l’avvio dei lavori, dall’altro ci hanno permesso di intercettare finanziamenti importanti, che ci hanno consentito di andare a intervenire su tutti i plessi scolastici cittadini. Oggi stiamo tirando le fila di questo enorme impegno di progettazione e di attività svolta in primis dall’Assessorato ai Lavori Pubblici guidato dall’Assessore Rocco Invernizzi e dell’Ufficio Tecnico Comunale cui va il merito di aver esperito pratiche, nei tempi e nei modi richiesti e con quella dovizia di particolari che hanno visto lo Stato investire in pochi anni e solo sull’edilizia scolastica, circa 8milioni di euro. Questo ci consentirà e per la maggior parte ci ha già consentito di ridisegnare – le immagini del cantiere del nuovo plesso scolastico Ollandini parlano da sole – riqualificare e innovare le scuole della nostra città, per consegnarle alla città e al futuro delle nuove generazioni”.
Il progetto, realizzato dall’Ufficio Tecnico Comunale, è stato concepito quale opera a misura di bambino, nel senso che è stata pensata per i più piccoli con l’idea di educarli fin dall’infanzia oltre che al gioco ed alla creatività, anche al rispetto per la natura ed all’ecosostenibilità. “L’edificio – si legge nella relazione – nasce dall’incontro tra architettura, pedagogia, psicologia e antropologia, lungi dall’essere una scatola abitabile si configura infatti come luogo da fiaba; che consente al contempo un forte richiamo ai luoghi ove si interviene.
L’edificio è perfettamente integrato nel paesaggio circostante e realizzato con materiali naturali e riciclati a basso impatto ambientale. Al centro il progetto pone come tema centrale quello dello spazio dell’apprendimento, oggi al centro della didattica contemporanea, uno spazio che non contiene, non delimita, ma semplicemente struttura tutte le possibilità relazionali e percettive che vengono offerte al bambino sin dai primi anni di vita”. “Il progetto dell’asilo è dimensionato per due sezioni da dodici bambini ciascuna. Dal portico di ingresso si accede all’area dell’accoglienza, dotata anche di deposito carrozzine e passeggini, collegata allo spazio comune destinato al pranzo ubicato in posizione centrale che di fatto separa l’area di valle ove sono ubicate le due sezioni opportunamente organizzate nell’articolazione delle aree funzionali ad uso dei bambini quali quella per l’attività di gioco ed occupazioni varie, il riposo, le funzioni igieniche del cambio e l’area ove sono individuati i servizi generali (cucina, dispensa, lavanderia, servizi igienici/spogliatoi, depositi, locale tecnico)”.
PERFORMANCE ARTISTICA DI GIOVANNI TRIMANI E MARIANGELA ARTESE
ALLA GALLERIA ARTENDER DI ALASSIO
COMUNICATO STAMPA – “The world is in our hands”, performance artistica che avrà luogo alle ore 18.30 di sabato 12 novembre alla Galleria Artender di passeggiata Cadorna 53 ad Alassio: sulle note live di Davide Geddo, gli artisti Giovanni Trimani, che ora sta esponendo ad Artender, e Mariangela Artese, ora in mostra a #Basecogallery, trasformeranno materiale di riciclo in opere d’arte. Ancora una volta il binomio Arte & Ambiente caratterizza gli eventi organizzati da Baseco s.r.l., la piattaforma ambientale di Villanova d’Albenga specializzata nella gestione e nel recupero dei rifiuti, nonché di servizi dedicati al mondo dell’ambiente e dell’ecologia, dal collettivo culturale Zerovolume, e dalla galleria d’arte Artender.
Giovanni Trimani vive e opera a Roma, città nella quale ha svolto la sua formazione sotto la guida di Franco Giacchieri. Nella capitale ha aperto lo spazio “R.C.A. Real Contemporary Art – Giovanni Trimani” che definisce così: “non è una mostra, non è una galleria nè un museo. E’ un luogo di Arte, un “nido”, un punto di accumulazione per il pensiero e l’Arte”. Le sue opere sono state esposte in Italia (Roma, Napoli, Bologna, Venezia…) e all’estero (Monaco, Marsiglia, Coimbra). Dal 2007 ha intensificato la sua attività artistica e visuale, approfondendo nel corso del tempo nuovi percorsi comunicazionali attraverso un approccio che leghi arte contemporanea e vissuto quotidiano. Mariangela Artese, artista originaria di San Salvo, che oggi porta avanti la sua ricerca artistica dal suo atelier di Bilbao in Spagna, è nata nel 1981 a Vasto, un paese sulla costa adriatica dell’Abruzzo. Finiti gli studi di Sociologia, decide di dedicarsi interamente a quelle che sono sempre state le sue passioni: l’arte e il design. Nel 2010 frequenta un Master di Disegno di Moda nella facoltà di Belle Arti dell’Università dei Paesi Baschi in Spagna dove produce “La Magia del Subconsciente” ovvero la sua prima collezione di abiti e accessori con le sue illustrazioni stampate su stoffa. Finito il Master si specializza nel disegno grafico nel Centro di Arte Plástica e Disegno di Bilbao, dove passerà dal collage manuale al collage digitale. Nel 2016 crea la collezione “Insectmy” una serie di collages digitali ispirati al mondo degli insetti e delle geometrie. Nel 2017 nasce “Giocando con gli insetti” una serie legata ai giochi dell’infanzia e nel 2019 “Save the Planet” opere che invitano a prendersi cura della nostra terra.
DANILO BRUNO PRESENTA IL LIBRO
“I DOVERI DELL’UOMO DI GIUSEPPE MAZZINI”
Alassio. Sabato 12 novembre alle ore 16 nella galleria Artender di Passeggiata Cadorna 53, con il patrocinio del Comune di Alassio, si terrà la presentazione del libro “I Doveri dell’Uomo di Giuseppe Mazzini. Un commento di Danilo Bruno” pubblicato da Porto Seguro Editore. Ne discuterà con l’autore il prof. Bruno Schivo. Lia Giribone ne leggerà alcuni estratti.
“I Doveri dell’Uomo”, il testo più importante e significativo di Giuseppe Mazzini, è oggi di assoluta attualità in quanto delinea la necessità di una Italia nuova in cui tutte le persone prendano coscienza delle proprie responsabilità verso la Nazione. Nato a Imperia nel 1958 e residente a Savona, Danilo Bruno ha curato o pubblicato oltre duecento articoli, testi scientifici e interventi a convegni. Si è occupato di storia del movimento operaio mazziniano, antropologia storica e storia dei beni culturali. Ha diretto per tutta la sua esistenza il Laboratorio di Antropologia Storica e Sociale delle Alpi Marittime – Biblioteca della Montagna “Francesco Biamonti”. Ha scritto su numerose riviste, tra le quali si segnalano: Beidana, Pensiero Mazziniano, Atti e memorie della Società Savonese di Storia Patria, Nuova Museologia. È socio di ICOM (International Council of Museums) Italia, di Inge Genova (associazione per la valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale), dell’Associazione Mazziniana, della Domus Mazziniana di Pisa e vicepresidente della Sezione Sabazia dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri.