Dove c’era la cantina ‘Case Rosse’ di Pornassio oggi si trova La Sovversiva. “Siamo nati per fare qualcosa di differente…enologia anarchica”. Non è una cooperativa ma l’azienda bi-famigliare che produce poco più di 5 mila bottiglie a dir poco pregiate. Con alcune sorprese assai inedite. Il pigato in barrique, ricavato da 4 filari, è andato presto esaurito, con clienti top e 80 € in enoteca a bottiglia.
Per ora sono tre le linee di vini con nomi estrosi che La Sovversiva non ha più disponibilità. Dunque si attende il raccolto 2022. Il primo piedistallo tocca al Montipigat– prezzo all’origine superiore ai 50 € – che si può bere in ristoranti stellati della Riviera o in enoteca, a 80 €. Segue il ‘Frontè‘ : 50 € (enoteca o al tavolo), a seguire Medardo 30 €.
“Siamo piccolissimi”, spiega Francesco Di Marco, 47 anni, che con Monica Bergagnini sono gli artefici e i titolari della cantina. “Il primo anno di vita è capitato in piena pandemia, poi finalmente la vera partenza”. Con il botto si direbbe, grazie alle viti che si trovano tra Artallo, Caravonica, Pontedassio. Ma il ‘laboratorio’ è a Pornassio (Case Rosse) laddove era ospitata la rinomata ‘cantina Case Rosse’ (vedi trucioli.it del 4 settembre 2019 che titolava… A Pornassio chiude…..).
E nei progetti de La Sovversiva c’è la ristrutturazione in corso dei locali per creare anche una zona ‘degustazione’. “In questo modo – spiega Francesco – possiamo ampliare la clientela, non solo ristorazione ed enoteche, alberghi, anche privati acquirenti, meglio se bravi intenditori. Vogliamo infatti crescere e tutti i consigli sono ben accetti. E non avremo solo una linea diciamo a prezzi non alla portata di tutti, pensiamo ad un Vermentino con una produzione tale che tenga conto della quantità oltre che della qualità che resta la nostra stella polare. Stiamo facendo tanti esperimenti; pensiamo, ad esempio, ad un rosso- rossesse e un rosè. La nostra filosofia non è quella di puntare alla Doc, anzi la escludiamo pur avendone diritto per le nostre vigne. La gradazione dei bianchi non deve superare 12,5, escludiamo in partenza 13-14 gradi…”
Come è nata l’avventura di neo viticoltori ? Monica è la estrosa compagna di Marco Lupi, figlio di Angelo titolare della storica, apprezzata ed omonima enoteca ad Oneglia e fratello del compianto mitico Tommaso. Il marchio Lupi è stato ceduto a Peq Agri di Andora-Colle Micheri, con la cantina di Pieve di Teco e vigneti. Mentre Francesco, origine salernitana, nella vita ha fatto per anni il ristoratore. “Ci siamo conosciuti ed è nata l’idea di produrre vini, puntando decisamente sulla qualità, sulla rigorosa selezione lungo tutta la filiera produttiva anche se la quantità non guasta ai bilanci aziendali. Ciò significa una scelta rigorosa nella vigna, meno grappoli e più sani. Il migliore legno che si trova sul mercato con l’acquisto di botti. Non abbiamo neppure un enologo, bensì un ottimo mentore che ci sta ‘guidando’ al meglio visto i risultati fin qui raggiunti.”
In attesa di estendere la produzione in quel di Pornassio, le vigne della Sovversiva variano da un’altezza di 100 metri slm (Artallo) a 700 di Gazzelli a Caravonica. Le bottiglie andate presto esaurite si riferiscono ovviamente ad annate antecedenti il 2022. Tra le curiosità c’è la denominazione ‘Frontè’, in onore della vetta più alta delle Alpi Liguri, il monte Frontè con la sua statua della Madonna. Un abbinamento maestoso. “Francamente non ci saremmo aspettati un successo così lusinghiero e che dobbiamo continuare a meritarci – prosegue Francesco -. Possiamo dire di avere imbottigliato, proposto per gli assaggi, distribuito ed esaurito a chi ci ha dato fiducia non certo per farci una gentilezza. L’abbiamo meritato, senza cullarci nelle illusioni”.
Tra le bottiglie che la cantina propone c’è Aspide. Nel paese di origine di Francesco, Agropoli, vive uno zio che ha vitigni di Malvasia e così hanno deciso di commercializzare anche nel ponente ligure. “Non è questo però il nostro mercato, concentrati come siamo su Piagato e Vermentino”. All’orizzonte della Sovversiva c’è, inoltre, una piccola produzione di ‘vino rosso da tavola’, pur sempre cercando una differenziazione “non per pretendere di essere i migliori, semmai andare incontro ad un determinato potenziale di clientela”.
Un piccola passo indietro. La cantina di ‘Case Rosse’ è stata venduta, muri e macchinari, dall’ultimo titolare Angelo Cotella che ha sposato Mariella Cagna dello storico casato dei Cagna che ci riporta all’ultra centenario albergo-ristorante Beppe di Ponti di Nava. Angelo con alle spalle un’ attività dismessa di pompe funebri. I coniugi pornassini, con impegno, spirito di sacrificio ed iniziativa che accomuna molta gente delle valli montane, avevano creato quello che era diventato un gioiello nell’enoteca e nei prodotti tipici gourmet. Con una piccola proprietà di vigneti, acquistavano l’uva ricavandone soprattutto Ormeasco di Pornassio e Pigato. L’unica figlia lavora in Riviera, nel Gruppo Cozzi – Parodi, il genero a Milano. E ora quasi un ‘passaggio di testimone’. Un’altra denominazione, La Sovversiva appunto.
Pornassio che negli ultimi anni ha visto irrompere il colosso savonese Peq Agri di Andora (amministratore Marco Fausto Luzzati) con l’acquisto delle vigne dalla storica famiglia Guglierame, i due fratelli hanno comunque mantenuto la cantina ad uso famigliare. Altri appezzamenti produttivi sono stati venduti. Restano in piena attività, con costante successo, i marchi ‘Ramò’, Fontanacota (Berta), Gianan (Antonello De Stefani).
Pornassio, con le sue frazioni, ha mantenuto in vita tre esercizi di alimentari tra Nava, San Luigi e Ponti di Pornassio, poi la farmacia, diverse attività artigianali nel settore dell’edilizia. C’è chi ha lasciato l’attività con un ottimo ricordo e chi è subentrato all’insegna delle migliori speranze.
Più difficile arrestare lo spopolamento, elemento comune ad altri paesi montani delle valli imperiesi e savonesi. “Aiutati che il ciel di aiuta” ricorda un vecchio adagio. Nelle difficoltà della vita è bene confidare a chi è in cielo, ma per risolvere i problemi è necessario darsi da fare animati da tanta buona volontà. E’ quella che non manca quasi mai. Spesso leggiamo comunicati e notizie, soprattutto della Regione Liguria, sui finanziamenti destinati alla montagna. Meglio sarebbe pensare ad un ‘zona depressa’. Non è una caratteristica di questa o delle precedenti giunte regionali. Non si va tuttavia da nessuna parte se non vengono messi a confronto i risultati raggiunti, i dati statistici, il termometro dell’economia, degli occupati, la sorte delle giovani leve, delle famiglie, l’invecchiamento della popolazione rispetto alla forza produttiva, ai servizi sociali, sanitari, scolastici, collegamenti stradali (autolinee). Certamente le aziende agricole grazie al vino, olive (e derivati) hanno ripreso vigore e rappresentano una positiva iniezione di concreta fiducia. Forse potrebbero essere gli anni di una svolta dopo tanto penare. (L.Cor.)
DAL SITO DELLA ‘Sovversiva’- La vendemmia nella cantina più alta della Liguria che ci permette di lavorare in condizioni climatiche ottimali. La cura che mettiamo nel coltivare la vigna ci obbliga a selezionare solo i grappoli migliori a discapito della quantità affinché essi crescano sani per diventare il miglior vino possibile. Oggi tutto questo è assolutamente sovversivo. La sperimentazione è sovversiva- Fare buoni vini richiede grande dedizione, esperienza e professionalità, cura e tenacia ma soprattutto nessun compromesso. A questo pensiamo noi! Vogliamo solo che i nostri amici scelgano i momenti migliori per goderseli. La passione è sovversiva. Le emozioni che si creano intorno ad una bottiglia di vino con gli amici, le storie, i sorrisi, i ricordi. Attimi eterni a cui speriamo di partecipare.
FRONTE’
- Denominazione:vino Bianco/vendemmia 2021
- Vitigni:100% Pigato
- Regione:Liguria
- Formato bottiglia:75 cl
- Affinamento:12 mesi in barrique di rovere francese di primo passaggio. Non filtrato. Prodotto da una singola barrique. 8 mesi affinamento in bottiglia.
MEDARDO
- Denominazione:vino Bianco
- Vitigni:Pigato 50% Vermentino 50%
- Regione:Liguria
- Gradazione:13%
- Formato bottiglia:75 cl
- Vinificazione:Fermentazione in acciaio
- Affinamento:8 mesi in barrique di rovere francese
- Produzione: 1425 bottiglie
ASPIDE
Denominazione:vino Bianco/vendemmia 2021
Vitigni:Malvasia e Trebbiano
Regione:Liguria
Formato bottiglia:75 cl
Affinamento: 50% affinato in acciaio 50% affinato in barrique di rovere francese di primo e secondo passaggio. 2 mesi affinamento in bottiglia
COMUNICATO STAMPA DELLA REGIONE LIGURIA
MONTAGNA, VICE PRESIDENTE PIANA:
“RICHIESTA QUOTA AGGIUNTIVA DEL FONDO PER LO SVILUPPO”
Genova. La Giunta regionale ha approvato la richiesta della quota aggiuntiva regionale del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane indicandone il contestuale impiego delle risorse tramite il piano finanziario e il cronoprogramma. Il range della ripartizione era stato effettuato con decreto del ministro per gli Affari regionali e le autonomie nel maggio di quest’anno con una quota fissa dell’80% e un 20% di premialità.
“Alla Liguria – spiega il vice presidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura e al Marketing Territoriale Alessandro Piana – sono stati assegnati in totale oltre 2,7 milioni di euro, di cui 557mila di quota aggiuntiva. Queste ultime risorse verranno impiegate su maggiori misure di prevenzione del rischio di dissesto idrogeologico e su azioni di valorizzazione ambientale dagli interventi di conservazione delle acque alla valorizzazione della Rete Escursionistica Liguria sino alla promozione delle Aree protette. Un altro passo avanti per continuare a preservare e potenziare l’ambiente e la fruizione del territorio”.
DA IL SECOLO XIX
Le aziende premiate al concorso sulle tipicità