Un omaggio “al caro amico Luciano che mi ha fatto conoscere, seppure in tarda età, l’utilità della comunicazione. Riconoscente Carlo”. 75 pagine su carta semi-patinata. I racconti di una vita trascorsa in mare, da un porto all’altro del pianeta. Dal 1956 al 1971 imbarcato sulle petroliere. Da Aspirante Capitano di Lungo Corso (patentino) a comandante della mitica ‘Naess Spirit’ da 70 mila tons.
Immagini personali, ricordi di un ‘mestiere’ in giro per il mondo e dove solitudine, lontananza dalla famiglia, dalla terra madre, mette a dura prova anche i più dotati di virtù. Certamente oggi sono lontanissimi quei giorni in cui l’uomo di mare annotava minuziosamente il suo ‘University note book’. Elencava con certosina precisione distanze tra porto e porto, date dell’arrivo e partenza. E a rileggerlo, riviverlo, si resta con il magone in gola per la testimonianza vissuta che, nero su bianco, si tramanda ora alla lettura dei figli/e, nipoti, amici più cari. Un ricordo, quasi testamentario, per le future generazioni. Chi era, chi è stato, cosa ha vissuto e ripropone il comandante Gambetta, ma anche tenace e battagliero primo cittadino. Certo non si può pretendere la fortuna per tutti di possedere una rassegna stampa e tanto meno sfogliare le pagine del suo ‘curriculum’, quasi un memorandum.
Nessuna forma di esibizionismo, nessuna smania di apparire, nessuno segreto si cela nella sua storia di mare racchiusa peraltro in poche decine di copie riservate ai famigliari e alle persone care. Il già ‘ufficiale’ Gambetta che si racconta e rivive le esperienze di mare, di solitudine, tra rischi e pericoli, professionalità messa alla prova, sangue freddo in occasioni che avrebbero potuto sfociare in tragedia. Nessuno eroismo, momenti che è impossibile cancellare. Così come non si può sradicare la corteccia dell’onestà e della coerenza, di quella fatica umana e morale che ti forgia il carattere e la risolutezza. Ti fa apparire superbo piuttosto che convenevole. Non si fa convivere con i compromessi opportunistici.
Il comandante Gambetta che ha concluso con l’ultima nave di 269 metri di lunghezza (Naess Spirit) dopo aver iniziato con la Verbania di 150 metri di lunghezza. Carlo che può dare alle stampe la foto di papà e mamma che gli fanno visita a Palermo proprio sulla nave Verbania. Il suo primo pranzo a bordo, con la moglie, indossando orgoglioso la sua divisa. Il viaggio di nozze a bordo nel 1969. Gambetta di guardia al ponte di comando. Immagini di Genova con l’amico Umberto Nobili. Sulla spiaggia di Curasao, in rada a Nagasaki. Il terribile terremoto vissuto a Nagasaki, città nel nord est del Giappone.
Grazie Carlo per questa tua mirabile testimonianza che i posteri potranno raccontare come pagine di storia di un nolese d’altri tempi. Ma anche un’eredità civica e morale da tesoro.