L’ultimo giorno di apertura sabato 22 ottobre. Ha chiuso la parafamarcia del dr. Pier Giorgio Giraldi, aperta da 7 anni, sulla via Aurelia di levante a Borghetto S. Spirito. Con il figlio neo farmacista hanno rilevato quote nella società della Farmacia N.S. del Soccorso di Pietra Ligure che è attiva da oltre 30 anni.
“Ho lasciato Borghetto con rammarico – ricorda a Truci.it il dr. Giraldi senior -, ho ricevuto molti attestati di stima che mi hanno emotivamente coinvolto. Soprattutto da persone anziane di ambo i sessi, non voglio banalizzare e fare pietismo ma alcuni avevano le lacrime agli occhi; una commerciante della zona mi ha riferito che non le era mai capitato di vedere gente piangere perchè chiude un’attività. Certo che mi inorgoglisce, ha sempre cercato di dare agli altri del mio meglio. Ecco me ne sono andato da Borghetto con un buon ricordo. E sarei rimasto per altri anni se non fosse capita l’opportunità di dare un’avvenire al figlio “.
La farmacia di Pietra chiuderà per inventario dal 2 al 5 novembre quando subentreranno i nuovi soci, ovvero i Giraldi. E il papà, dopo essere stato sindaco di Arnasco, farmacista ad Albenga, ha ora intrapreso una nuova esperienza lavorativa.
Prima ha lasciato come capogruppo di opposizione, mantenendo peraltro quanto aveva promesso nella sua intervista a Trucioli.it: “Se perdo lascio ad altri il ruolo di fare la minoranza, io non sono tagliato per questo compito che comporta comunque impegno, tempo e coerenza”. Già, non c’è rimasto male per il fatto che proprio i ‘suoi candidati’ si siano già spaccati, formando due gruppi separati ? Giraldi “Per me è come fossero già trascorsi anni luce, una settimana dopo le elezioni non ho più seguito gli eventi della vita amministrativa borghettina e del resto con le dimissioni irrevocabili non c’era più titolo per coinvolgermi. Alcuni hanno tenuto qualche contatto, prospettandomi le interrogazioni che si accingevano a fare. Ma sono persone vaccinate, si suole dire, e non hanno bisogno di aiutini per fare il compito; sanno camminare bene con le proprie gambe.”
Ma ha condiviso il ‘divorzio’? “Di certo, politicamente, la spaccatura non è stata la migliore mossa, non conosco tuttavia le ragioni vere. Forse, con senno del poi, se fossi rimasto avrei fatto di tutto per scongiurare lo strappo. Che dire: avranno avuto i loro buoni motivi. Se c’erano divergenze abissali sul modo di fare minoranza, opposizione. Per me restano persone serie e che stimo”.
Da una parte Maria Grazia Oliva e il giovane laureando Alessio Reale, dall’altra Giorgia Rocco vice comandante della Polizia locale a Pietra Ligure e Gianfranco Sarpero pensionato e già coordinatore responsabile della protezione civile a Borghetto.
Utile aggiungere che le prime reazioni di quella che si può definire opinione pubblica, almeno per quanto si raccoglie in strada, non sono state delle migliori. Tante critiche ed un certo stupore: “…ma come sono appena arrivati e già litigano….”.
Ovvero la scelta di dividersi, andare per strade diverse, a pochi mesi dal voto, dalla richiesta di fiducia dei cittadini. Non molti, del resto, pare abbiamo informazioni precise sui motivi dello scontro. Al di là delle dichiarazioni ufficiali. C’è chi intravvede una faida fomentata da qualche manina esterna, di chi avrebbe voluto scendere in pista e candidarsi sindaco senza però riuscirci.
Le lacerazioni, anzichè il confronto e l’unità, non sono peraltro un patrimonio della classe politica italiana degli ultimi decenni, soprattutto a sinistra, con le sue ali estreme. Su questo fronte la destra ha dimostrato più sintonia, va da se il detto che uniti si vince, divisi si perde e non c’è futuro. A Borghetto però le divisioni non pare proprio siano di ordine ideologico o scontro di potere, divisione di un’improbabile torta. Qui si sono dati la zappa sui piedi eccome. Senza voler mettere tutti sullo stesso piano i litiganti i quattro litiganti. Qualcuno avrà pure deciso di lasciare il gruppo nel quale aveva ottenuto un attestato di fiducia degli elettori.