Savona, una città “contro”. Parliamo di traffico e di vivibilità urbana. Nella città di Savona esistono delle correnti di pensiero alquanto “oscure” ed alquanto “poco ragionevoli”. Idee poco meditate, poco scientifiche, poco “politiche”.
di Paolo Forzano
Oggi sono rispolverate queste idee del passato ed anche che idee che privilegiano i residenti del centro che che lavorano in centro. Sono anche “cittadini” quelli che abitano un po’ più in là del centro, ovvero Ranco, Bosco Delle Ninfe, Ciantagalletto, Valcada, Madonna del Monte, per non parlare di Villetta, Valloria, Legino Università, San Nazario, Marmorassi, ed insomma tutta quella fascia che è servita poco o niente dalla TPL.
Ma sono anche parte della vita cittadina chi abita al di fuori della fascia comunale e che viene in città quotidianamente per svariate motivazioni. Quando dico idee poco “politiche” è perché la politica dovrebbe acquisire tutte le esigenze di tutte le fascie della popolazione, non solo quella residente “in centro” e col lavoro “in centro”, e poi col supporto degli esperti del settore prendere delle decisioni “oculate”!
Argomenti?
- Il traffico del porto non ha mai trovato una soluzione che non fosse quella di lasciarlo scorrere liberamente in città.
- L’Aurelia bis una spesa inutile, costosissima, e che non risolve per nulla, o quasi, il problema dell’accesso in città. Savona non ha bisogno di una circonvallazione, ampiamente dimostrato dai dati del PUMT 2010.
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Aurelia bis lotto tra corso Ricci e casello Savona Vado: 4 km di galleria che nessuno ha ancora stabilito dove potrà passare. Idem come sopra: spesa inutile, costosissima, e che non risolve per nulla, o quasi, il problema dell’accesso in città. Savona non ha bisogno di una circonvallazione!!
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Sistemazione via Nizza: una strada “criminalmente” ristretta e riempita di chicanes col risultato di renderla pericolosa, e senza aver realizzato, almeno, una ciclopedonale decente. Risultato: è un ostacolo alla circolazione stradale. E’ la strada Aurelia!
- Progetto ciclopedonale verso Albissola: restrizione Aurelia a favore della ciclopedonale. Risultato: ostacolo alla circolazione stradale anche questo progetto.
- Prosecuzione via Paleocapa fino alla stazione ferroviaria. Non la si vuole più fare perché? Perché favorisce un flusso diretto e semplice?
- Parcheggio di cintura alle funivie. Una chimera! Un km da piazza del Comune. Due km dal liceo Scientifico. Ma dove lo si vuole piazzare? Oltre le parole c’è una bozza ragionevole? Sanno di che cosa parlano? In un parcheggio un’auto occupa 25 mq per 3 di altezza. 500 auto hanno bisogno di un palazzo di almeno 25 x 100 metri per 5 piani di altezza. Dove lo piazziamo? Connessioni con le destinazioni del centro? Tempi?
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Da piazza del Popolo verso Albissola…….il percorso non è propriamente diretto e fluido!
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Parcheggio di cintura agli Orti Folconi. Un’idea che ritorna. Ma da lì al centro quanto ci vuole? Quale tortuoso percorso?
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Immaginate un abitante di Valcada (è praticamente obbligato all’uso dell’auto o di una moto) deve fare 3 km in auto, parcheggia agli Orti Folconi, fa 800 metri a piedi per andare alla farmacia Saettone, torna, altri 800 metri a piedi, riprende l’auto, ecce cc.
Ma quanto ci mette? Soprattutto quanto ci avrebbe messo andando a parcheggiare in piazza Mameli? Freddo, pioggia, vento……il cittadino di Valcada sicuramente ringrazia!
Come si vede le soluzioni più o meno in campo tipo Aurelia bis sono una spesa inutile, un intervento costosissimo, e che non risolve per nulla, o quasi, il problema dell’accesso in città. Tantomeno il traffico del porto verso l’autostrada.
I parcheggi di cintura sono idee per città di grandi dimensioni e sono connessi tipicamente a metropolitane con veicoli ogni 2 minuti. Idea non trasferibile a Savona!
In passato C’era la proposta di prolungare via Paleocapa fino alla nuova stazione. Idea assolutamente condivisibile! Concetto: connettere i punti importanti dove la gente vuole andare, e dove esistono parcheggi.
“Fluidificare il traffico” e non “ostacolarlo” come invece avviene con gli interventi che vengono attuati uno alla volta. Passo passo dove andremo a finire?
Con via Paleocapa prolungata il percorso Torretta-stazione sarebbe quasi lineare con pochissime curve. Risultato: traffico più fluido, meno rallentamenti, meno accelerazioni, meno inquinamento acustico e gassoso e di polveri sottili. Fantascienza? A Savona sì! Il numero delle curve è una misura efficace degli ostacoli, e di conseguenza del disturbo alla città.
Il percorso da piazza Martiri al Monturbano, nell’area via Venezia-piazza Saffi è un’eccellente realizzazione!
I colli di bottiglia:
- Piazza Saffi è un chiaro esempio di come si “ostacola” il traffico!
Eppure piazza Saffi è il perno della viabilità centrale di Savona! Ed è volutamente un collo di bottiglia!
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Secondo collo di bottiglia: piazza Leon Pancaldo e via Gramsci
- Terzo collo di bottiglia: via Paleocapa e via Famagosta, unici passaggi tra il centro storico e l’area collinare di levante.
Questi tre colli di bottiglia sono punti delicatissimi della circolazione urbana: toccarli senza averne la giusta sensibilità si rischia di creare molti più problemi di quanti non se ne risolvano!
NOTA BENE:
La città di Savona non è “solo” per chi risiede e lavora in centro, che, viste le dimensioni della città, può tranquillamente spostarsi soltanto a piedi.
Ci sono tutti gli altri abitanti, quelli della cintura attorno al centro urbano, e poi ci sono quelli del circondario che vengono a Savona per studio, lavoro, acquisti. Quanti sono? Tanti!
2010 ANNO DI PRESENTAZIONE DEL PUMT (BOCCIATO):
La Giunta Russo a Savona sta intraprendendo una serie di iniziative sul traffico e sul parcheggio a spizzichi e bocconi: “poca” conoscenza dei problemi del traffico e della sosta?
Alcune idee sono in incubazione da decenni: parcheggi di cintura, parcheggio funivie, parcheggio Orti Folconi, via Paleocapa pedonale, estensione pedonalizzazione, soppressione parcheggi in centro.
- Come “tecnico” che ha vissuto la sua vita lavorativa al centro scientifico di calcolo di Ansaldo sono inorridito dal “metodo”, che è lontano mille miglia dal metodo scientifico.
- Decisioni rastrellate dal passato, portate avanti con la collaborazione degli istituti scolastici, e “poi”, “solo poi” si darà ad uno studio di esperti la stesura di un piano del traffico! Allibito!
Questi non sanno lavorare! E’ la prima idea che mi balza in mente!
VORREI PRECISARE: Sono il primo a riconoscere alla politica l’autorità di “scegliere”, ma per scegliere oculatamente non si fa così! Non “si fa” e poi si affida ad uno studio di esperti il compito di “confermare” quanto la politica ha già in buona parte messo in pratica! No, non si fa così! E’ una buffonata!
STRADA PIU’ CORRETTA: Gli esperti realizzano il modello della città, dei parcheggi, delle vie, dei sensi unici, ecc ecc. Le idee che la politica vuole realizzare si “provano” assieme agli esperti davanti ad un simulatore di traffico e si tocca con mano l’effetto delle varie idee….. Provare e verificare!
POI si sceglie la configurazione che dà i migliori risultati!
Solo così si fa della buona progettazione. Si può, si deve!
Altrimenti è fuffa, magari verificata (???)…….ma sempre fuffa!
Vedasi in buona parte il contenuto del PUMT 2010! Una fuffata!
Paolo Forzano