Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Albenga intervista/Accordo-contratto. Primo caso concreto nella storia del florivivaismo ligure. ‘Aroma di Riviera’. Promuove prodotti e produttori. Qualità, sicurezza, sostenibilità. Il dr. Minuto: si va incontro a mercati e consumatori


“Primo caso concreto nella storia del florovivaismo ligure – un Accordo-Contratto di filiera che riunisce tutti gli attori della produzione florovivaistica ingauna, dai floricoltori ai commercianti, sotto una unica vision strategica di cooperazione”.

Il dr. Giovanni Minuto direttore CeRSAA intervistato da Trucioli.it

Dopo l’articolo “Albenga, brand ‘Aroma di Riviera e la filiera agricola” scritto il 6 ottobre 2022 da Gian Luigi Taboga (Assoutentui Savona), Trucioli.it pubblica l’intervista al dr. Giovanni Minuto, Direttore Generale Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola Regione Rollo ad Albenga.

Il dr. Minuto: ” Filiera 4.0 è un progetto innovativo nato nel 2020 con lo scopo di valorizzare i prodotti agroalimentari tipici del territorio ligure e in particolare della filiera delle piante aromatiche in vaso, in termini di sostenibilità ambientale, sicurezza alimentare e tracciabilità, come richiesto dai mercati e dai consumatori.”

Quante aziende coinvolge, dove sono ubicate e se hanno beneficiato ad oggi i finanziamenti pubblici a fondo perso o meno.

Il progetto, nato dalla proposta sviluppata da Liguria Digitale (Capofila), dalla Cooperativa Ortofrutticola di Albenga (partner rappresentante del settore produttivo) e dal Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola (CeRSAA) – Azienda della Camera di Commercio Riviere di Liguria (partner scientifico), ha coinvolto direttamente nelle attività di sperimentazione in campo sei produttori di piante aromatiche in vaso.

Il progetto è stato finanziato al 100% da Regione Liguria ai tre partner sopraccitati nell’ambito della Mis. 16.02 (progetti di Cooperazione) del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020. Le aziende coinvolte nel progetto hanno prestato gratuitamente il loro impegno, alfine di sperimentare e validare le innovazioni introdotte dal progetto.

Quando è nato il ‘marchio’.

Il brand “Aroma di Riviera” è stato progettato e sviluppato nel corso del progetto ed è stato presentato alle imprese e alla associazioni di categoria il 2 dicembre 2021. Si tratta di un marchio che vuole affiancare, arricchendoli, i marchi di prodotto delle aziende florovivaistiche del terriotorio, in quanto portatore di contenuti innovativi e premianti per la qualità delle produzioni florovivaistiche dell’area ingauna.

I  principali obiettivi del progetto.

Gli obiettivi che il partenariato si è posto, alfine di arricchire di contenuti il brand “Aroma di Riviera”, hanno riguardato la sperimentazione e l’applicazione pre-competitiva di tre innovazioni:

  • tracciabilità: attraverso una piattaforma informatizzata capace di raccontare la qualità e l’impegno degli agricoltori (https://www.aromadiriviera.it/it/);
  • plastic Free: mediante la realizzazione di vasi prodotti a partire da materie prime naturali;
  • zero Residui: attraverso lo studio e l’applicazione di buone pratiche di difesa fitosanitaria e il controllo dei tempi di degradazione dei prodotti fitosanitari.
  • Le maggiori difficoltà incontrate.

La cooperazione tra i partner e la qualità dei fornitori di prodotti e servizi coinvolti nel progetto ha consentito di mitigare le previste difficoltà incontrate nel corso della sperimentazione. Purtroppo, la non prevedibile pandemia da COVID-19 ha impedito l’esecuzione di parte delle iniziative di comunicazione. Tra queste, vanno ricordati gli annullamenti di fiere-vetrina strategiche per il settore e capaci di far conoscere ai potenziali clienti le innovazioni introdotte.

Quali i risultati finora raggiunti e quelli eventualmente mancati e perchè.  

Relativamente alla Tracciabilità delle produzioni, la realizzazione di una piattaforma attraverso cui gli agricoltori possono costruire l’immagine dei loro prodotti, registrare le operazioni colturali e georeferenziarle nei loro campi, consente loro di presentare l’azienda e le produzioni, attraverso un QR Code che guida il consumatore nella conoscenza del prodotto stesso.

La sostituzione delle plastiche di sintesi per i vasi di coltivazione con manufatti a base naturale, provenienti sia da produzioni vegetali che dall’applicazione concreta degli strumenti di economia circolare, consente di traguardare ad un futuro in cui le produzioni agricole riducono sempre più la loro impronta sull’ambiente.

L’attenzione al consumatore passa anche attraverso gli elementi di base della sicurezza alimentare. Tra questi, l’uso dei prodotti fitosanitari – ancora necessario per garantire le produzioni e contrastare i numerosi patogeni e parassiti delle colture – può essere opportunamente gestito alfine di offrire al mercato alimenti che contengano quantitativi di residui pressoché pari a zero.

I benefici più significativi del progetto ‘Aroma Riviera’.

Il progetto produrrà i propri effetti nel tempo, grazie anche alla prosecuzione degli impegni avviati con esso, con vantaggi per produttori, per i consumatori e per il territorio. Il produttore guadagna con l’aumento della competitività, le innovazioni, il nuovo brand, l’aumento del valore percepito del prodotto attraverso un QR Code che racconta impegno storia e qualità contribuendo alla fidelizzazione del cliente finale. I vantaggi per il consumatore consistono in un acquisto di qualità, sicuro e sostenibile, oltre alla scelta di prodotti di facile tracciabilità e riconoscibilità. Il territorio guadagna un brand innovativo che promuove prodotti e produttori liguri, lo sviluppo economico di una filiera di eccellenza, maggior competitività su temi green promossi dall’Unione Europea, che garantiscono maggiore visibilità in Italia e all’estero.

Da ultimo va detto che questo progetto di sperimentazione si affianca al progetto “La filiera ingauna delle piante in vaso”, finanziato dalla Mis. 16.04 del PSR 2014-2020 della Regione Liguria ad un ampio partenariato di cui il CeRSAA è il capofila. Questo progetto, facendo propri i risultati di “Filiera 4.0”, ha realizzato – primo caso concreto nella storia del florovivaismo ligure – un Accordo-Contratto di filiera che riunisce tutti gli attori della produzione florovivaistica ingauna, dai floricoltori ai commercianti, sotto una unica vision strategica di cooperazione. L’accordo di filiera è destinato ad applicare i migliori risultati del progetto “Filiera 4.0” dando loro quella continuità nel tempo necessaria a diffonderne l’adozione.”  Conclute il dr.Giovanni Minuto, Direttore CeRSAA.


L.Corrado

L.Corrado

Torna in alto