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Liguria e Basso Piemonte

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Noli, lezione storica ex fabbrica refrattrari. 2/Vaccarezza commemora Giuseppina Ghersi


Trucioli.it ripropone un interessante articolo-intervista all’ex sindaco Carlo Gambetta pubblicato da ‘Il Sole sulla terra del Golfo’? (periodico trimestrale del comprensorio, tiratura 5.500 copie) nell’estate 2006. Titolo:’Noli e le ceramiche Ragno’. Diciamo, ormai, da pagine di storia.

Emerge uno spaccato che ben si rispecchia ai nostri giorni e che fa riflettere, lasciando da parte ogni aspetto polemico.  Il testo esordiva con “Noli, una città che ha fame di parcheggi, con tante occasioni perdute: autosilos, riscoperta e valorizzazione dei tesori storici… bisogna invertire il circolo vizioso in corso da anni con il decadimento turistico, di strutture alberghiere e commerciali, l’artigianato.Gambetta ricostruiva la ‘storia esemplare’, da testimone diretto, della sorte toccata  alla cosiddetta fabbrica dei  refrattari, dismessa negli anni ’50, quando era proprietaria la signora Giacobazzi di Modena. La famiglia era nota in Italia e all’estero per le sue prestigiose ‘Ceramiche Ragno‘.

La zona dove è sorta la fabbrica non rientrava  nel piano particolareggiato del centro storico, mentre nel 1982 la Regione Liguria ha approvato il Piano regolatore che escludeva però il sito dell’ex fabbrica dalla disciplina urbanistica. C’era stata una manina propizia ? Non si saprà mai.

Un salto avanti (utile rileggere il testo integrale) con la giunta Gambetta, in maggioranza Fois e Niccoli,  la minoranza rappresentata dal compianto Moggio.  Si ipotizzò un accordo che consentisse ai proprietari della fabbrica di realizzare  18 mila mc. inserendo anche un piccolo insediamento ricettivo- alberghiero e chiedendo contestualmente ai Giacobazzi la conversione dell’ex cava. Si prospettò l’opportunità di realizzare in quell’area uno o due autosilos da 600-900 posti auto.

Ma accade che la volumetria dell’ex fabbrica, con l’avvento della giunta Niccoli, viene ritoccata da 18 a 26 mila mc e non si parla più di autosilos, né insediamento ricettivo alberghiero. Inizia l’iter di una maxi lottizzazione dell’area. Trovano spazio oltre un centinaio di seconde case. Si rinuncia a far costruire ai privati l’autosilos nell’ex cava, lasciando irrisolto l’impellente e grave problema della carenza di parcheggi a beneficio del turismo e della comunità.

Un cenno, nell’intervista, anche all’ex sede dell’area ferroviaria che è sempre stata vincolata dalla Soprintendenza ai beni archeologici dal momento della dismissione delle ferrovie. Ebbene, secondo Gambetta, pur ignorando la realtà dei vincoli, oltre alla consistenza ed il valore archeologico del sottosuolo, la giunta Niccoli decise  di vendere ad una società interessata a costruire box. Una avvilente storia che non si è ancora conclusa ai nostri giorni, con incredibili strascichi, non sempre portati a conoscenza dell’opinione pubblica. O forse c’è chi preferisce non vedere e non sapere. Turarsi naso e orecchie. Vale sempre quel detto anche nelle consultazioni elettorali.

Si concludeva l’intervista, firmata da Luciano Corrado, con queste righe: “Un certo passato, anche recente,  secondo Gambetta, dovrebbe servire da monito per non ripetere errori e omissioni. Il futuro di Noli ha bisogno di scelte coraggiose, oculate, oneste, trasparenti.  Non già di falso sviluppo urbanistico che procura solo enormi profitti a pochi privilegiati. …La politica di una selvaggia cementificazione della costa e di parte dell’entroterra ha distrutto, nell’intero ponente ligure e non solo, un turismo di qualità e i risultati si vedono. …Eppure su questi argomenti, vitali per la società, va di moda il silenzio, l’autocensura, l’opportunismo”. Così nell’estate 2006. Sono trascorsi 16 anni. Invano ?

IL RITORNO DI DUE TECNICI. NOLI – Sono tornati, tra i tecnici di fiducia del Comune, due professionisti con studio a Finale Ligure- come documenta il pagamento di numerose parcelle professionali -: il geom. Simone Pamparino che era stata assunto a contratto Co.Co.Co dall’Ufficio Lavori Pubblici  del Comune di Noli.  (Trucioli.it l’aveva citato ripetutamente, una citazione per tutte ‘Che bravo il geom. Pamparino‘ del 27 settembre 2018). Ora all’albo pretorio on line si possono leggere ‘liquidazione di spese’ inerenti Lavori pubblici e progettazioni “a supporto….“. Il secondo tecnico, sempre con studio associato a Finale L: è l’ing. Adriano Patitucci. Va da se che gli uffici tecnici comunali nolesi sono in grave sofferenza e da qui il ricorso esterno.  Resta da capire se il dirigente geom. Cinoglossa, nell’assegnazione di incarichi esterni, rispetta (se d’obbligo come ricordava l’allora segretario comunale dr. Morabito) il criterio dell’alternanza, oppure ci si basi essenzialmente sulla fiducia e sulla conoscenza del territorio.

NOLI: CON ANGELO VACCAREZZA SI RENDE OMAGGIO A GIUSEPPINA GHERSI

Scrive il capogruppo in regione della Lista Toti: “La mia giornata è proseguita a Noli, dove si è svolta una cerimonia in ricordo di Giuseppina Ghersi. Giuseppina, tredicenne savonese, viene prelevata da casa, insieme ai genitori, poi liberati, il 26 Aprile del 1945, da, mai identificati “partigiani savonesi” che l’accusano di collaborazionismo con i fascisti.  Non farà mai più ritorno a casa. Il 30 Aprile, dopo quattro giorni di violenze e stupri il suo corpo verrà abbandonato, con la testa rasata e

La preghiera e la benedizione del sacerdote

dipinta, su un cumulo di cadaveri davanti al cimitero di Zinola. Oggi ricordiamo una bimba vittima dell’odio che, nei confronti di una creatura così indifesa, non può avere giustificazioni”.


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