Ponti di Pornassio non sarebbe il caso di riproporre, dopo due articoli di Trucioli.it, cosa significa subire l’isolamento dell’unica strada di collegamento diretto con Pieve di Teco e la statale 28. Essere costretti a raggiungere Mendatica, Cosio D’Arroscia (tra strettoie e curve), Pornassio. Il Secolo XIX e La Stampa avevano dato in anteprima notizie e lagnanze. Manca ancora la voce di Rai 3 Liguria con il suo indiscusso ‘peso’ mediatico.
Non già per ripetere, ascoltare la rabbia degli abitanti, degli operatori economici (tra cui l’unico negozio di alimentari e Tabacchi, del ristorante-bar, le due aziende agricole vitivinicole) cosa significa il semi-isolamento, ci sono pure tre ragazzi delle elementari. E ancora , perchè la Provincia ha risposto che non era possibile realizzare almeno una passerella molto utile per chi poteva lasciare l’automezzo sul versante verso Pieve. E attraverso l’azione informativa di servizio pubblico Rai chiedere conto ai vertici dell’Amministrazione provinciale per quale ragione tutti i lavori d’emergenza sulle strade di competenza sono caratterizzati da cantieri che osservano normali orari: 8-12- 13-18. Non si lavora di sabato (salvo casi isolati) o domenica, ma neppure di notte contrariamente a quanto succede negli interventi urgenti su Autostrade e alcune strade Anas. Cosa lo impedisce ? Maggiori costi? Ma ben più gravi sono in termini di disagi e di costi quelli che devono sopportare i cittadini di zone già di per se depresse da anni. Coinvolti in questo caso (SP 03 di Acquetico-Mendatica-Cosio d’Arroscia… Lavori di adeguamento delle barriere protettive e rifacimento piano viabile”); anche gli abitanti di Montegrosso P.L. e Mendatica. Cittadini rimasti a presidiare un territorio sempre più spopolato, beneficiato da immancabili annunci e stanziamenti regionali, provinciali, statali che se da un parte sono utili, dall’altra i risultati non raggiungono obiettivi di vera ripresa e concreto sviluppo, tanto ‘predicato’ e strombazzato. La svolta di un’area sempre più depressa, nonostante i politici al potere di turno suonino trombe e tromboni, accarezzati da ossequiosi giornalisti. E non solo per la già mitica e turistica Monesi. E’ una realtà che nessuno può negare, smentire con dati di fatto, statistiche Istat. Vedesi il patrimonio immobiliare sempre più abbandonato, fatiscente e di pari passo (vigneti ed oliveti esclusi) è ridotta al lumicino l’attività agricola e boschiva che non consente ad una famiglia un dignitoso sostentamento. Un futuro meno incerto, capace soprattutto di invogliare i giovani a non emigrare.
Piccola nota di cronaca da Ponti di Pornassio. Per le piccole vetture e per autisti esperti è possibile percorrere la strada comunale di San Anna, normata da apposita segnaletica che sbuca nei pressi del cimitero di Pornassio. Il Comune pare abbia richiesto al comando truppe Alpine di Bolzano l’installazione di una passerella pedonale. Vedremo! Del resto si sapeva della chiusura del ponte dai primi mesi 2022, forse la precedente amministrazione comunale, pur con i suoi poverissimi mezzi di bilancio, poteva
pensare ad una soluzione provvisoria, tipo quella che ora sta tentando il sindaco Vittorio Adolfo.
Post del sindaco Adorno – “Dopo mesi di studio e lavoro, oggi a monte della frana di Cenova, è stato realizzato il primo foro per l’inserimento dei drenaggi che dovrebbero risolvere il problema “frana”. Trovata l’acqua, si potrà incanalare evitando così nuove colate di fango.