DA SAVONANEWS -Giro di fatture sospette nella gestione rifiuti: il Pm richiede il rinvio a giudizio per Zunino, Raimondo e Bottino.L’udienza preliminare davanti al Gup Ceccardi si svolgerà il prossimo 15 dicembre.
Richiesta di rinvio a giudizio con l’udienza preliminare che è stata fissata per il prossimo 15 dicembre davanti al Gup Alessia Ceccardi.
Il Pubblico Ministero Massimiliano Bolla che lo scorso anno avevo firmato l’avviso di conclusioni indagini lo ha richiesto per Massimo Zunino, 66 anni, ex parlamentare del Pd e attuale presidente di Sat (vedi curriculum sul sito del Comune di Vado Ligure…), Flavio Raimondo, direttore generale di EcoSavona e amministratore di Green Up e Andrea Bottino, direttore dell’agenzia Ligurcapital. Al centro una
vicenda che vede coinvolto Claudio Busca, ex presidente di Fg Riciclaggi, che ha accusato gli stessi Raimondo e Zunino.
Dopo le indagini della guardia di finanza sarebbe stato appurato dalla Procura e dalle fiamme gialle che Zunino (indagato come rappresentante legale della Nenets Srl, società di comunicazione, indagini di mercato e marketing) avrebbe emesso fatture false per alcune operazioni inesistenti tra il 2016 e il 2020 a Ecosavona, Waste Italia e Green Up gestite da Raimondo per una cifra che si attesta sui 317mila 200 euro.
Raimondo quindi avrebbe pagato le fatture “per procurare a Zunino un ingiusto profitto” come spiegato dalla Procura e “si appropriavano delle seguenti somme: 73mila 200 euro ai danni di EcoSavona, 146mila 400 ai danni di Waste Italia e 97mila 600 ai danni di Green Up”. Il fatto sarebbe stato aggravato perché commesso con abuso di prestazione d’opera cagionando alle persone offese un danno patrimoniale di rilevante gravità.
Raimondo sarebbe indagato anche perché “nel 2016 con la minaccia di non consentire alla ditta Fg Riciclaggi di poter conferire ulteriori rifiuti alla discarica del Boscaccio aveva costretto Busca a versargli una somma di 35mila euro, di cui 10mila che venivano consegnati a Zunino“, creditore nei confronti dell’amministratore di EcoSavona.
Per quanto riguarda Bottino (vedi curriculum…..), indagato per concussione, nel luglio 2016 invece avrebbe detto “espressamente a Busca che se egli non gli avesse consegnato una somma di denaro ammontante a 20mila euro il finanziamento (che aveva richiesto la Fg Riciclaggi) non sarebbe stato concesso”. Busca avrebbe consegnato così la cifra di 17mila euro in tre occasioni, non i restanti 3mila perché era in stato di arresto.
Trucioli.it aggiunge: innocenti fino ad un eventuale terzo grado di giudizio. Non colpevoli come, a quanto pare, avrebbero sostenuto fino ad oggi da indagati. Sarà anche interessante attendere in caso di ‘rinvio a giudizio’ quale strategia difensiva adotteranno.