L’ultimo numero de l’Espresso riserva 2 pagine a Amedo Matacena “Estradizione impossibile. Il latitante. L’esilio dorato. L’ex deputato forzista, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, è da 9 anni negli Emirati Arabi. Ha scontato solo 45 giorni. In una prigione-resort”. Il coimputato Claudio Scajola, arrestato e condannato, a gennaio 2020, a 2 anni senza il riconoscimento dell’aggravante mafiosa (reato prescritto), annuncia che in appello presenterà “nuove prove” a sostegno della sua innocenza.
Si legge, tra l’altro, nell’articolo di Gianfranco Turano: “La richiesta di estradizione di Matacena trasmessa all’Interpol è fondata sia suo 3 anni di condanna passata in giudicato, sia su un’ordinanza di custodia cautelare per intestazione fittizia di bene nel processo Breakfast della Dda di Reggio Calabria. Questa accusa riguarda il rapporto patrimoniale fra Matacena e l’ex moglie Claudia Rizzo, arrestata l’11 maggio 2014. Tre giorni prima, la stessa sorte era toccata a Claudio Scajola, pluriministro forzista poi condannato in primo grado a due anni…contro questa sentenza la Procura ha presentato ricorso… Se l’aspetto dei tecnicismi giudiziari è intricato il secondo pilastro della latitanza record si appoggia su protezioni politiche ‘very discret’ , secondo la terminologia della vecchia Fininvest, che vanno molto indietro nel tempo. L’intervento più noto è quello di Scajola, L’attuale sindaco di Imperia lo ha definito così in una lettera di precisazioni a l’Espresso: “Io non ho agevolato la fuga di Amedeo Matacena ma mi sono informato, quando questi era già agli arresti a Dubai per conto della Procura di Reggio Calabria, sulla possibilità di ottenere asilo politico in Libano”.
Ancora L’Espresso: “Al tempo il fondatore di Forza Italia aveva mostrato una memoria poco brillante ‘Questo signor Matacena io non lo ricordo’ aveva dichiarato l’ex premier Berlusconi alla testata Mediaset Tgcom 24 nel 2014 dopo l’arresto di Scajola….Un pò più freddi sono rimasti i rapporti con Scajola, che ha pure incassato una condanna non definitiva a rischio prescrizione (anzi prescritta ndr). Alle elezioni comunali 2018 l’ex coordinatore nazionale di Forza italia ha battuto, alla testa di una lista civica, un avversario appoggiato da Fi, FdI e Lega”.
Ora Il Secolo XIX-Imperia del 3 agosto 2022, pubblica che il 27 settembre ci sarà il processo d’appello per Scajola, con le ultime novità.
DA L’ESPRESSO DEL 31 LUGLIO 2022
DAL SECOLO XIX IMPERIA- 8- 11- 2020
DAL IL SECOLO IMPERIA – GENNAIO 2021