Inutile ricorrere all’archivio che pare non interessi più. Anni ’80 scattava l’allarme, a Savona, per la costante soppressione di treni merci. 400 firme di ferrovieri per ‘salvare’ i treni merci. E oggi ?
Lungo i binari della riviera ponentina transitano in media tre treni merci nelle 24 ore. Trasportano GPL, acciaio e contaniers. Quasi nulla rispetto a quando a Ventimiglia era operativo il parco Roja. Del resto sui mass media non si riportano più, se non su la stampa specializzata, i dati del trasporto merci su rotaia in Italia che nell’ultimo ventennio si è più che dimezzato.
Nel frattempo c’è stata un’esplosione di imprese private di trasporto (con il relativo business di chi vende automezzi) e dei pedaggi autostradali, stazioni di carburante. Tutto questo anzichè potenziare gli scali. Anzi, si sfruttano pure i lavoratori per recuperare la competitività. Con il ricorso sistematico allo straordinario. E alcuni dipendenti di Mercitalia Rail Srl (azienda pubblica) sono stati pure trasferiti in meridione senza preavviso. C’è chi assicura che la situazione sia molto preoccupante e le maggiori sigle sindacali fanno finta di ‘non vendere e non sentire’.
ANNI ’80 NOTIZIA IN BREVE SUL SECOLO XIX SAVONA
RACCOLTA DI FIRME MA ALLA FIN FINE TUTTO NEL DIMENTICATOIO