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Waterfront di Savona, via Nizza “il grande ‘progetto’ di Di Tullio”: c’è chi si sveglia solo ora


Waterfront di Savona di via Nizza “il grande “progetto” di Di Tullio”: la gente si sveglia ora che lo vede!

di Paolo Forzano

Livio Di Tullio già vice sindaco

DUBBI E QUESITI SONO STATI ESPRESSI DA MOLTI, MA SONO STATI “SOPPRESSI”! SIA DA DI TULLIO; SIA DA ARECCO! POI PER ANNI IL SILENZIO, ED ADESSO CHE SI COMINCIA A “VEDERE” L’OPERA C’E’ CHI SI SVEGLIA E GRIDA ALLO SCANDALO!

Massimo Arecco, ex assessore

Ora è un dato di fatto: i cittadini sono contrai, nella stragrande maggioranza, man mano che vedono la realizzazione pratica.

Come è nato questo malsano progetto? “Idea” inserita nel PUC nel 2009 e “fornita” come base al concorso di idee: lanciato dal vicesindaco Di Tullio in estate, poi e’ stato scelto e presentato il progetto vincitore. Fatto compiuto. Un blitz arrogante ed impositivo.

Sarebbe stato più “democratico” “civile” “onesto” esporre pubblicamente tutti i progetti “prima” della scelta, che avrebbe dovuto essere votata dalla popolazione. Niente di tutto questo, anzi! Era stata prevista una mostra in Comune dei progetti classificati dopo il vincitore, ma non e’ mai stata fatta.

Le persone, quando ancora si poteva fare qualcosa, non sono state volutamente informate, e dalla situazione presentata hanno sottovalutato i problemi, accettato passivamente il progetto vincitore. Si poteva fare qualcosa? Certo! Il progetto vincitore poteva essere rifiutato e si poteva indire un nuovo concorso, con specifiche migliorate. Da ricordare che il progetto non era ancora stato finanziato!

Questa amministrazione in carica, 2020, ormai, può solo fare molto poco. Di Tullio già noto come “piastrello” per sue idee passate, nel 2014 si era lanciato in una forte campagna di “cementizzazione“. Nuovo ospedale provincale, ampia cementizzazione in via Nizza, che doveva essere declassata a strada di quartiere (senza che l’Aurelia avesse in progetto una seria alternativa!).

La realta’ e’ che questo progetto era funzionale ai vari interventi edilizi previsti. La “passeggiata” di via Nizza era indubbiamente funzionale a questo scopo, anche se il progetto era estremamente scadente e misero, ed i risultati, per chi non capiva i progetti, si possono cominciare a vedere adesso. Ci siano stati molti dubbi e molti quesiti. Negli incontri pubblici le persone ne hanno sollevato eccome, solo che non sono state consultate se non quando era gia’ tutto deciso e non si poteva modificare nulla.

IO FECI MOLTE OSSERVAZIONI:

– corsie troppo strette 3,5 metri: ne consegue viabilità mezzi di soccorso difficoltosa e congestione, moto in coda agli altri veicoli

– pericolose chicanes di cui è costellato tutto l’intervento

– se passa un mezzo di soccorso non sai dove buttarti per lasciargli strada

– mancanza piazzole bus: se sei dietro alla corriera devi farti le fermate assieme a lei

– parcheggi pressoché inesistenti in un’area che vorrebbe essere turistica

– ridicoli marciapiedi da un metro, con pali luce in mezzo

– aiuole enormi, a scapito di parcheggi, viabilità e marciapiedi

– aiuole che diventeranno un bel problema di manutenzione del verde

– una pista ciclabile sulla carta ma nella realtà a tratti interrotta con probabile pericolo e poco utilizzo dai bikers

– passeggiata a raso sulla spiaggia che non supererà i 3/5 anni di vita, dopodiché le mareggiate faranno il loro corso

– pericolosi spigoli vivi dei marciapiedi

– pericolosi angoli a 90 gradi delle aiuole

NESSUNA PRESA IN CONSIDERAZIONE!

NOTA sulla risposta di Di Tullio a chi ha criticato la sua passeggiata: 17 marzo 2015.

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Di Tullio con molto fair play dichiara: “chi critica il progetto della passeggiata non ha capito”!

Fair play = etica comportamentale improntata al rispetto delle regole, al riconoscimento e al rispetto dell’altro, nei rapporti umani intrattenuti nei vari campi dell’agire umano (sociale, politico, sportivo, ecc.)! Molto fair play! Molto! Più avanti nella sua risposta Di Tullio dice che al progetto non c’è stato “alcun ritocco”! Ed altro che ritocco! Infatti poco avanti dice ancora: “la decisione di CANCELLARE il passaggio sulla spiaggia è arrivata anche accogliendo le perplessità dei balneari che in Sala Rossa avevano sottolineato i rischi legati alle mareggiate”!

In effetti CANCELLARE non è un ritocco, è MOLTO di più! Il primo a non capire è il mare: lui non “capisce”, non è interessato a capire, agisce. La “bellissima” parte della passeggiata delle fornaci in legno a livello spiaggia, realizzata qualche anno fa, è stata da subito fagocitata dal mare. Sparita! Proprio qualche giorno fa sui giornali c’era la foto di un mezzo meccanico in azione a demolire i resti di quanto è rimasto di quella passeggiata. Soldi buttati. Il mare fa la sua strada.

Di Tullio questo lo “capisce”? Di Tullio ci spiega che cosa è “adesso” il progetto della passeggiata, e che cosa potrebbe essere domani questa passeggiata: perchè con le cancellazioni fatte e le “nuove proposte sostitutive ignote” è tutto un rebus!

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Adesso, giugno 2020, questo pessimo progetto è in conclusione (si spera fine anno). Ce lo dovremo tenere così come è, forse qualche piccolo ritocco.

NON LASCIAMO CHE IL COMUNE DI SAVONA SI LANCI IN NUOVE ECCELSE IMPRESE!

MA: OCCHIO AI PROGETTI IN CORSO! PROSSIMAMENTE CI SARANNO ” OPERAZIONI CRITICHE:

CI VORRA’ MOLTA ATTENZIONE………

Paolo Forzano


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P. Forzano

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