Il giorno 30 maggio 2022, alle 18, si è svolto nella chiesa di S.Andrea un concerto dell’Ottetto dei Berliner Philharmoniker , che hanno eseguito l’ottetto per fiati e archi di Franz Schubert.
di Danilo Bruno
Si è trattato di una esecuzione memorabile in un ambiente barocco, che sta conseguendo una “seconda giovinezza”. Qui vorrei sottolineare alcuni dati, che esprimono le possibilità culturali di Savona e giustificano l’impegno della Gunta Russo e soprattutto dell’assessora Nicoletta Negro.
In primo luogo bisogna sottolineare l’impegno dell’Associazione Rossini,presieduta dal Prof. Sergio Tortarolo, che,insieme all’ICIT e alla Diocesi, ha organizzato l’importante iniziativa. In secondo luogo,oltre all’impegno culturale dell’ICIT, sempre pronto a favorire le relazioni culturali fra mondo italaino e tedesco nell’ottica di una Europa Unita, che superi i confini in un nuovo concetto di cittadinanza. voglio sottolineare sia l’impegno della Fondazione De Mari a sostegno della cultura per aver finanziato l’iniziativa che quello della Diocesi di Savona-Noli, che tramite l’intervento del dott.Folco, direttore dell’Ufficio dei Beni Culturali della Diocesi, ha sottolineato la volontà di continuare a tenere concerti in S.Andrea e soprattutto svolgere una attenta opera di divulgazione culturale.
Infine vi erano circa duecento presenti ad attestare che la “fame di cultura ” a Savona è alta e tocca in primo luogo alle istituzioni pubbliche dare una risposta.
Vorrei ora spendere due parole sulla chiesa di S.Andrea, di cui spesso si parla poco e non è colta da passanti frettolosi. La chiesa fu edificata dall’ordine gesuita agli inizi del XVIII anche se passò nel 1773 ai Padri Lazzaristi con la soppressione dell’Ordine del Gesù per poi subire le traversie del periodo napoleonico ed essere restituita alla comunità savonese su decisione di Pio VII.
La chiesa presenta una particolare caratteristica esterna poichè dispone di uno dei pochi campanili con cupola a cipolla esistenti in Liguria. Essa è a pianta centrale con una sola navata e con i soffitti interamente affrescati dai pittori fiorentini Sigismondo Betti e Marco Sacconi intorno alla metà del XVIII secolo con scene della vita di S.Ignazio di Loyola.
Ai lati si aprono quattro cappelle , che sono affrescate con finte architetture “trompe d’oeil”, che si aprono a “padiglione nel giardino” mentre all’interno della chiesa si trovano opere di Paolo Gerolamo Brusco, Benedetto Angelo Rossi,Agostino Ratti, Defendente Ferrari.
A parte quest’ultimo collocabile tra la fine del XV e la prima metà del XVI secolo tutti gli altri artisti si collocano nel pieno del Barocco genovese ad attestare l’elevato livello artistico raggiunto a Savona ma più in generale in tutta la Liguria nel periodo.
Voglio ancora ricordare l’altare maggiore, datato al secolo XVII per chiudere qui il discorso su un edificio,caro comunque ai savonesi e ricco di opere d’arte, che merita sicuramente una visita,ricordando che per una volta (ad onore e merito della Diocesi) esiste un orario di apertura : tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.
Danilo Bruno