Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Albenga, il pastore transumante che non può pascolare più le capre a causa divieto da vincolo nel Parco Naturale Alpi Marittime


Aldo Lomanto (all’anagrafe del Comune di Albenga è  trascritto per errore come Lo Manto) risponde solitamente, con garbo, al cellulare. Questa volta è piuttosto nervoso preso da un incontro con il direttore della Coldiretti, dalle difficoltà a trovare ‘operai-aiutanti’, dai rincari imposti dai comuni per garantirsi l’alpeggio e dalla sorpresa del divieto di pascolo alle capre nell’area del Parco Naturale Alpi Marittime.

La tipica posa scherzosa del pastore Aldo Lomanto che possiete il gregge più numeroso della Liguria, 1200 capi tra pecore e capre. Da pochi giorni ha venduto tutte le 26 mucche.

Aldo personaggio popolare non solo perchè è da anni il pastore ligure con il maggiore numero di capi, seppure per la seconda volta abbia deciso di vendere tutte le 26 mucche e non tenga più cavalli e asini: il suo ‘patrimonio’ è composto da pecore brigasche e capre, 1200 in tutto. La sua  Azienda Agricola “I Formaggi del Boschetto” si trova a Bastia d’Albenga, produce formaggi tra i quali la ‘quagliata’ e soprattutto la “Toma di pecora Brigasca” presidio Slow Food.

Il pastore ha dovuto rinunciare finora, come trucioli.it ha già descritto, a trasferirsi ad Ortovero. Il Comune si oppone alla trasformazione e ampliamento edilizio (di un piccolo edificio e vecchie serre) su un’area di circa 5 mila mq dove Aldo, origine siciliana, albenganese da bambino, vorrebbe trasferire l’abitazione e realizzare un piccolo laboratorio artigianale di latticini. La sua ‘bancarella’ è presente alle fiere, sagre, manifestazioni enogastronomiche più importanti della Liguria e Basso Piemonte.

Tra pochi giorni inizierà il tradizionale percorso della transumanza, dal mare alle alpi, e quest’anno si ripromette un tempo massimo di due giorni. La destinazione sono le famose ed incantevoli Navette e i suoi pregiati prati. L’area è protetta dal Parco Naturale Alpi Marittime che ha la sua sede amministrativa a Valdieri e comprende i comuni di AisoneEntracqueValdieriRoaschiaVernante.

“Ho comprato, come ogni anno, il diritto di pascolo in terreni di proprietà dei Comuni di Mendatica e Pornassio – spiega Lomanto -; la prima sorpresa è stata che il ‘lotto’ di Mendatica è passato  da 7 mila a 12 mila euro perchè allo stesso ‘bando’ ha partecipato, per la prima volta, anche un pastore di Garessio che ha offerto di più. Così ho dovuto rilanciare e poi avevo il ‘diritto di prelazione’.. Ma la vera sorpresa è apprendere che, in quell’area, il Parco Alpi Marittime ha posto il divieto di pascolo per le capre, incredibile visto che sono liberi caprioli, daini, camosci. I nostri caprini invece non possono più pascolare. ”

Aldo ha una pagina facebook con 2580 ‘amici’ ma non è uso ricorrere all’arma del web per farsi le sue ragioni. Non vorrebbe neppure rilasciare dichiarazioni all’anziano amico cronista “perché finisco per farmi solo nemici e non risolvere nulla e c’è pure chi non dimentica al momento giusto“. In realtà Aldo, nonostante ciò che rappresenta nel suo mondo, non è di casa sui media liguri. La stessa Rai Liguria non ha mai ritenuto di ascoltare la sua testimonianza di vita, bisogni e difficoltà. Aldo però non sgomita, non ‘bussa’ ai politici al potere.

“Non ho protettori e sponsor – dice ora sorridendo – anzi qualche vocina sussurra che qualcuno, da regista, mi voglia allontanare dai pascoli delle Alpi Liguri e piemontesi che frequento nella transumanza da quando, ragazzotto, aiutavo il compianto papà”.

Aldo che non è stato risparmiato neppure dai danni causati dai lupi. Conosce il collega Enrico Spalla di Chiusavecchia che ha di recente subito (vedi articolo in basso) l’assalto a tre puledri di razza autoctona (bardigiano) che prende il nome dal paese di Bardi situato sull’Appennino tosco-emiliano-ligure. La razza è ben adattata alla vita in aree montane, costituzione e temperamento docile, frugale e resistente. Spalla, oltre a una trentina di cavalli, alleva mucche.

A proposito di lupi, Lomanto rivela per la prima volta che hanno assalito alcuni suoi ovini persino nella quasi marinara azienda di Bastia d’Albenga e non solo quando pascola in alta montagna. “L’unica mia difesa è che dopo aver sperimentato cani maremmani, mi affido a 12 cani asiatici (Asia centrale) molto adatti a difendere il gregge dai lupi; resta pur sempre una scommessa perchè accade che una capra o una pecora si allontani e rimanga isolata; il problema lupi è sempre più assillante e non si risolve con le belle parole che non mancano mai quando si ascoltano certi discorsi e promesse. Forse ci vorrebbe qualche giornalista e politico pastore per dare conto della nostra vitaccia, del pericolo incombente e dei danni conseguenti alla presenza di lupi affamati. Ma alla fin fine fa più notizia l’allarme cani di guardia alle nostre mandrie”.

Serena estate caro Aldo che tutti i giorni, con la sua jeep,  percorre il tragitto da Bastia d’Albenga alle Navette per il trasporto del latte. E anche quest’anno deve far fronte alla carenza di operai. “Nessuno vuole più fare la nostra vita, prima avevo nordafricani, tunisini, romeni, albanesi, ora sono davvero rari, ovviamente pur messi in regola, ma l’aiuto malgaro è  un mestiere in estinzione, anche se non si legge e non si ascolta mai la verità.” (L.Cor.)


L.Corrado

L.Corrado

Torna in alto