Giovedì 21 aprile all’insolito orario delle 14, su iniziativa del Sindaco, convocato in via straordinaria il Consiglio Comunale di Savona. Ordine del giorno: “Progettualità in atto relativa al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per la redazione dei sistemi di gestione e controllo da parte delle Amministrazioni titolari di interventi del PNRR, sulla base del Programma Next Generation EU (NGEU)”
di Franco Astengo
E’ necessario far rilevare come , dopo moltissimi anni, il Consiglio Comunale torni a discutere utilizzando per l’avvio del proprio dibattito il termine ormai desueto di “Progettualità”.
“Progettualità”, “Pianificazione” termini la cui declinazione ci riporta a un lontano passato quando la struttura istituzionale era molto diversa dall’attuale e, nella nostra Città come altrove, il Consiglio Comunale risultava soggetto centrale del dibattito pubblico. Era nella sede del Consiglio Comunale infatti che si elaborava una visione del futuro e non si trattava soltanto dell’ordinaria amministrazione.
A Savona questa capacità di visione del futuro accadde, tanto per richiamarci all’esempio più importante della storia recente, nell’occasione del Piano Regolatore Intercomunale (PRIS).
Il PRIS fu avviato negli anni’60 come elemento regolatore dell’uso del territorio in un momento nel quale era già cominciata la fase “difensiva” dell’industria. La dismissione di quel tipo di pianificazione avvenuta trent’anni dopo aprì la strada ad una deregulation speculativa i cui esiti pesano ancora adesso sulle prospettive economiche e sociali dell’intero comprensorio. Da allora il livello decisionale si è spostato di sede e le assemblee elettive sono risultate marginali rispetto all’elaborazione di una prospettiva di ampio respiro.
In questa fase la ripresa di una discussione di quel livello dovrà verificarsi, limitandoci ad analizzare l’oggetto del PNRR, avendo presente due dati essenziali:
1) Nella drammatica situazione internazionale che stiamo vivendo gli intendimenti espressi in partenza con l’elaborazione del PNRR si troveranno sicuramente modificati rispetto al punto di partenza che aveva come riferimento l’emergenza sanitaria: siamo di fronte ad uno scostamento al ribasso sulle prospettive di crescita; ci sarà un dirottamento di risorse verso il settore militare (ipotesi deprecabile, da osteggiare: ma realistica);
2) La necessità che la discussione affronti i termini concreti delle priorità che si sono determinate nella nostra situazione locale poste in rapporto con il quadro complessivo a livello regionale e nazionale. Priorità da misurare sia in relazione a elementi di visione di carattere generale come quelli della comprensorialità e del decentramento; sia al riguardo di questioni specifiche di assoluta rilevanza come quelle relative alle infrastrutture, al rovesciamento territoriale delle strutture sanitarie, al recupero dei contenitori storici, alla digitalizzazione, allo sviluppo culturale, tanto per sviluppare degli esempi parziali su temi che hanno occupato la campagna elettorale.
E’ il caso comunque di valorizzare questo passaggio istituzionale del 21 aprile pur avendo piena consapevolezza delle difficoltà emergenti e della necessità di una adeguata maturazione temporale dei progetti che potranno essere discussi ed elaborati .
L’auspicio è quello che l’occasione di questo dibattito possa rappresentare un punto dal quale far rimarcare, prima di tutto, una fase di avvio per un recupero di ruolo e di status per un organismo elettivo le cui funzioni nel tempo si sono ridotte soprattutto per il modificarsi delle condizioni generali di rapporto istituzionale tra Sindaco, Esecutivo, Consiglio.
Nello stesso tempo è urgente che si verifichi una crescita nella qualità politico/progettuale di un dibattito pubblico capace di attraversare tutta la Città dimostrandosi fattore indispensabile di vita democratica.
Franco Astengo