Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Il giornalista: un raddoppio di difficoltà. Albenga e i binari a Bastia: a picco il valore di immobili


Ogni volta, e capita puntualmente, ad esempio, alla vigilia di qualche elezione, che sento parlare di raddoppio ferroviario sulla linea Finale-Andora la mia mente balza al capolavoro di Sergio Leone con l’opera sonora di Ennio Morricone, “C’era una volta il West”.

di Willy Olivero

Anche nel più bel Western della storia del cinema c’è al centro una ferrovia destinata per sempre a cambiare la storia americana, con altissimi prezzi da pagare. Per carità il raddoppio della nostra linea non ha nulla a che fare con  la grande storia, destinato per il momento a rimanere impresso per i proclami, le promesse, i ripensamenti.

Eppure qualcosa fa intuire che alla fine di una maratona di parole qualcosa di concreto si muova: ci sono progetti che fan pensare che alla fine raddoppio sarà.  Ma quel giorno ancora lontano per chi usa il treno per recarsi al lavoro cosa accadrà realmente. Forse, non fosse altro perché  gestisce il bar del Dlf da tanti anni con la moglie Lorena,  una risposta saggia arriva da Walter Casu.Non saremo io e mia moglie a salutare il taglio del nastro. Passeranno ancora anni. Qui vengono ogni mattina lavoratori in pensione che quando erano giovani sentivano parlare del raddoppio…. personalmente credo che con tutti i disagi del sistema attuale siano minori di quando la ferrovia andrà a monte”.

Marinella e Cristina sono due infermiere del S.Corona che possono usufruire del treno soltanto quando fanno il turno mattutino “ Il raddoppio sarà un problema che affronteremo a tempo debito, adesso sarebbe meglio che le Ferrovie dello Stato ampliassero i treni della notte. Ci sono lavoratori,  soprattutto in estate, che finiscono il turno alle 23 e come tornano a casa che non c’è neppure un treno bestiame a disposizione “.

Sono preoccupati anche gli immobiliaristi della zona  di Albenga con appartamenti destinati a perdere molto del loro valore: nessuno è  così sognatore che una volta sparita la ferrovia, arriverà un quartiere residenziale.  Il rischio concreto è  che la zona diventi una brutta periferia da circolarci lontano una volta tramontato il sole. Deprezzamento calcolati fino al 30% dell’attuale valore. E poi, contro il raddoppio,  si stanno muovendo diverse associazioni che prendono spunti dai danni pesantissimi sul sistema idrogeologico già così provato dalla siccità.

  Alla fine, almeno per ora, prevarrà quel detto democristiano “ che tutto cambi perché nulla cambi“.

di Willy Olivero


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Guglielmo Olivero

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