E’ proseguita in questi giorni la collaborazione attiva già da quattro anni tra l’Istituto di Istruzione Superiore “Boselli-Alberti” e la Sezione Sabazia dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri (IISL), volta a documentare con rilievi topografici di precisione l’area archeologica dell’antica cattedrale di Savona, dove è in corso una nuova campagna di scavi archeologici dell’IISL, su concessione del Ministero dei Beni Culturali.
Questa settimana gli studenti e i docenti dell’Istituto “Boselli-Alberti”, con la collaborazione tecnica del geom. Massimiliano Goso e i suoi collaboratori dello “Studio Goso”, si sono impegnati nel rilievo di un’altra parte delle murature e delle tombe dell’antica cattedrale, nella Piazza della Cittadella, all’interno della Fortezza: sono state applicate le più moderne tecniche di rilevamento, con laser-scanner e sistemi di posizionamento satellitare GNSS .
Le nuova campagna di rilevamento topografico di precisione è stata eseguita dagli studenti della classe Quarta B dell’Istituto “Boselli-Alberti”, nell’ambito delle attività di PCTO (alternanza scuola/lavoro) del corso di “TOPOGRAFIA ” del prof. ing. Claudio Romanel e della prof.ssa arch.Tatiana Del Bono: per gli studenti si è trattato di un’applicazione pratica della teoria appresa nell’ambito del corso scolastico, che sarà senz’altro molto utile per la loro futura attività professionale di geometra e per l’orientamento nella scelta del corso universitario di studi.
La collaborazione dell’Istituto “Boselli-Alberti” con l’Istituto di Studi Liguri prosegue: alla fine dei lavori sarà possibile avere molti dettagli sullo sviluppo e sulle dimensioni dell’antica cattedrale di Savona, distrutta nel 1595 nell’ambito di lavori di ristrutturazione della Fortezza genovese.
Da sottolineare l’importanza di far conoscere agli alunni il patrimonio storico, culturale e artistico della città di Savona, spesso trascurato a favore di altre realtà che, forse, sanno sfruttare al meglio ciò che possiedono. Pochi a Savona conoscono a fondo la storia della fortezza del Priamar, con le trasformazioni e, purtroppo distruzioni succedutesi nel corso dei secoli.