Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Santa Corona eccellenza addio. 1988 intervista a Tortarolo. Il primo spreco? Mancato rapporto organizzativo tra medico di base e ospedale. Poi serve una struttura meno condizionata dai politici


Un’intervista da incorniciare e manco a dirlo dimenticata. Era il 1° luglio 1988 e dopo 35 anni Nicolò Tortarolo, laurea in Scienze politiche, lasciava per la pensione il vertice amministrativo del Santa Corona che per Pietra Ligure significava  1800 dipendenti (1100 posti letto) oltre all’indotto trascinato dalle eccellenze dell’ospedale. Oggi più di ieri pare utile rileggere una testimonianza di dati, constatazioni e riflessioni, consigli. All’epoca forse nessuno immaginava come sarebbe finita quell’eredità poi in gran parte dissipata.

Già allora si dibatteva della china disastrosa ligure e nazionale,  primi campanelli d’allarme, per lo stesso ospedale pietrese. Stava iniziando a perdere smalto ed efficienza ? Nel 1987 aveva un bilancio 110 miliardi di lire.  Tortarolo che è stato anche sindaco Dc  dal 1975 -’80. Apprezzato e stimato, non praticava e non amava esibirsi nel politichese, giri di parole e giustificazioni, tesseva soprattutto concretezza e coerenza, massima trasparenza.  Altro discorso meritava il tema delle assunzioni in cui le voci in capitolo erano le più diverse, sindacato incluso.

“Nel disastro generale – rispondeva a una domanda – il S. Corona, non a torto, viene considerato un ospedale tra i più funzionali. Forse il malato ha meno attenzioni di un tempo ma succede ovunque. Se dovessi indicare una causa generale direi che la gestione politica non sempre è stata appropriata con scelte sbagliate”.

E oggi, nel terzo secolo ? Truciol.it lo scorso numero ha ripreso quanto ha scritto Massimo Vecchietti (già Direttore Dipartimento di Emergenza della ASL2 Savonese e Dir. Anestesia e Rianimazione H. S.Paolo di Savona, ex commissario della Croce Rossa a Loano e Ventimiglia)” …I costi di gestione di un ospedale come il S Corona nel 2022 non sono compatibili con una buona gestione dei soldi pubblici ! Le parole DEA di 2° livello devono corrispondere alle strutture previste dalla legge, in caso contrario e solo fuffa! I medici non sono scappati nel privato, sono andati nel privato convenzionato perché li esiste meritocrazia ed incentivi a lavorare, non come nelle strutture pubbliche dove lo scopo principale è risparmiare, così alla fine dell’anno i direttori generali incassano laute prebende !”

Il dr. Tortarolo a domanda rispondeva in tema di ‘politica ospedaliera’ intesa in senso lato: “Alcune specialità si sono dimostrate  particolarmente indovinate. Cito l’endoprotesi, la vascolare, chirurgia plastica, reumatologia che sono diventate polo d’attrazione….L’unico vero sperpero sta nel mancato rapporto organizzativo tra medico di base e ospedale. I tempi sono cambiati e i pazienti vengono ricoverati anche solo per semplici esami…”.

E in tema di personale ? Tortarolo: “Mancano soprattutto infermieri professionali”. E il progetto di creare un’unica Usl (ora Asl) con l’Albenganese e Finalese ? “…I grandi carrozzoni  servono solo ai politici, ma non ai cittadini.  Non si può pretendere che  un abitante dell’entroterra di Albenga e oltre, debba venire a Pietra Ligure e viceversa uno da Magliolo ad Albenga. …Vedrei piuttosto lo scorporo delle amministrazioni ospedaliere  dal resto della sanità.  E da ultimo una Sanità pubblica meno vincolata ai condizionamenti”.

Che dire, quale conclusione se pensiamo alla lottizzazione dei primari, alle interferenze nei concorsi per il primariato, al ruolo di fratelli e fratellanze massoniche forse più forti anche se meno appariscenti di certa politica al potere di turno. Pensiamo all’esperienza fino ai nostri giorni dei direttori generali delle Asl, alle scelte dell’assessore regionale. Ieri di centro sinistra, ora di centro destra. Erano migliori i tempi (e chi l’ha vissuti con nostalgia) dell’ex coordinatore amministrativo e galantuomo Nicolò Tortarolo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA TESTIMONIANZA DI UN MEDICO DI FAMIGLIA

La Sanità di un tempo era molto meglio: più organizzata, più diffusa sul territorio: esistevano presso i Pronto Soccorso di ogni Ospedale gli ambulatori dei Codici Bianchi e gli Ospedali di Cairo Montenotte e di Albenga erano molto più efficienti ed utili. Santa Corona era un Ospedale specializzato a livello nazionale e internazionale per L’Ortopedia col Prof Spotorno e per la Gastroenterologia con Il Prof Marenco. L’Ospedale di Savona con il centro Regionale per la chirurgia della Mano con il Prof Mantero era arrivato ad avere una valenza Universitaria.Poi con la volontà gravissima del risparmio considerando gli Ospedali come fabbriche di bulloni è iniziato il decadimento e nel tempo è diventato un rotolamento verso la distruzione della medicina pubblica a favore di una medicina privata basata sul concetto di guadagno da parte delle associazioni private, spesso in arrivo dalla Lombardia. Pertanto avendo vissuto l’ambiente sanitario dai tempi in cui a Cairo Montenotte esisteva la Clinica La Maddalena del Prof Vassallo , che aveva un Pronto Soccorso anche notturna dov’è ho lavorato anche io e certifico che di notte ne succedevano di tutti i colori e che senza un punto di primo Soccorso molti sarebbero stati molto male.
Meglio una volta che ora. Panta rei (tutto scorre) purtroppo, diceva Eraclito ed aveva ragione!!

Renato Giusto medico e consigliere comunale a Savona

 

 

 


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